Di açai ormai negli ultimi anni se n’è iniziato a parlare spesso… ma hai mai assaggiato l’açai na tigela? Si tratta di una ricetta tipica Brasiliana, molto energetica, realizzata frullando la polpa dell’açai con altra frutta (in genere banana). È dolcificata con sciroppo di guaranà e servita in una scodella guarnita con granola e banana.
Per me è una delle bowl di frutta più buone che io possa prepararmi, ma il mio primo incontro con l’açai, in realtà, non è stato poi così folgorante.
Era il 2003, più o meno in questo periodo. Mi trovavo in Brasile per trascorrere qualche settimana durante il carnaval. E mentre eravamo in mezzo alla natura selvaggia della Mata Atlantica, in una riserva vicino a Maresias, ho assaggiato un frullato di açai.
Io l’açai non sapevo nemmeno cosa fosse, ma Pati e le altre mie amiche brasiliane me lo descrivevano come un frutto prodigioso. Per cui… tanto valeva provare! Il bicchiere era enorme, e pieno di un liquido melmoso che aveva lo stesso colore del fango. E anche lo stesso sapore! Terroso e amaro. Potevano forse avere gusti così terribili? O forse c’era stato qualche errore?
Sta di fatto che qualche giorno dopo a Sao Paulo ci ho riprovato, con un açai na tigela che già all’apparenza era molto più invitante di quel succo melmoso. E quanto era buono! Il modo giusto e goloso per godere della bontà dell’açai.
Açai: proprietà e benefici
L’açai è la bacca di un albero che cresce in Amazzonia. Si tratta di una palma piuttosto grande, da cui si raccolgono dei frutti simili all’uva e al mirtillo che a maturazione raggiungono i 2 centimetri di diametro, colorandosi di viola.
Dal grosso seme all’interno delle bacche si ricava un olio molto ricco di polifenoli e acidi grassi. La polpa – che come avrai capito non è per nulla dolce – viene lavorata per produrne succhi o polveri.
Come potrai intuire dal loro colore, le bacche di açai sono ricchissime di antocianine (gli antiossidanti presenti nella frutta di colore rosso e viola), di vitamine, proteine, acidi grassi, fibre, e minerali.
Il loro contenuto di polifenoli è altissimo – una bacca possiede dieci volte la quantità di antiossidanti che ha l’uva, tre volte quella dei mirtilli.
Le bacche hanno un bassissimo indice glicemico e possono essere assunte anche dai diabetici. L’alta presenza di acidi grassi favorisce l’abbassamento del colesterolo e la protezione dei vasi sanguigni, prevenendo malattie cardiovascolari.
Grazie agli steroli presenti al loro interno, le bacche di acai hanno anche un grande potere antinfiammatorio.
L’insieme di queste sostanze:
– abbassa il colesterolo cattivo, aiutando a prevenire le malattie cardiache
– rifornisce di antiossidanti migliorando la salute cellulare e contrastando gli effetti negativi dei radicali liberi
– rafforza il sistema immunitario
– aiuta il sistema digestivo e il transito intestinale grazie alla presenza di fibre.
Se invece hai sentito parlare di açai come frutto miracoloso per dimagrire, beh non è propriamente corretto. Sicuramente – grazie all’alto contenuto di fibre – l’açai aiuta a sentire il senso di sazietà e migliora il lavoro dell’intestino, ma non farà dimagrire se non all’interno di una dieta ipocalorica.
L’açai è un superfrutto adatto anche ai bambini sopra i tre anni: non contiene principi eccitanti e il suo alto contenuto di antiossidanti ne fa un ottimo integratore anche per i più piccoli.
Come e dove si acquista l’açai
Le bacche di açai sono altamente deperibili, e questo rende praticamente impossibile l’esportazione delle bacche fresche.
L’açai si può trovare solitamente in tre forme principali: essiccato e ridotto in polvere, da aggiungere comodamente a yogurt e frullati; trasformato in succo e venduto come bevanda nei negozi specializzati come supermercati bio ed erboristerie e ovviamente negli shop online, oppure in polpa surgelata.
Io naturalmente prediligo la polpa surgelata. Quella che sto provando al momento è la polpa di açai puro biologico Petruz, un’azienda brasiliana che trasforma e commercializza polpa congelata di açai e di frutta esotica.
La storia di Petruz inizia nel 1982, quando la famiglia Silva Santos si trasferisce nello stato brasiliano di Parà e inizia a vendere açai. Gradualmente, ampliando il proprio commercio, arriva ad installare il primo impianto di lavorazione dell’açai nel 2005. Oggi rifornisce più di 30 paesi, ed ha una multinazionale con basi in Brasile, USA e Italia.
La selezione di prodotti è vasta. Naturalmente il core business di Petruz è l’açai puro, di ottima qualità anche grazie all’esperienza trentennale della famiglia Silva Santos in questo campo.
Sul sito di Petruz puoi visualizzare un breve video che ti spiega le fasi di lavorazione delle bacche di açai.
Açai na tigela: la ricetta originale
In Brasile l’açai na tigela è un sostituto di un pasto oppure una colazione o merenda sostanziosa ed energetica. È uno smoothie cremoso, servito freddo in una ciotola e completato con frutta fresca e granola.
In genere l’açai viene dolcificato con guaranà, adattogeno vegetale dalle proprietà stimolanti. Noi l’abbiamo sostituito con un cucchiaino di sciroppo d’agave scuro, ma puoi anche non dolcificare per nulla, e sfruttare la dolcezza naturale della frutta utilizzata!
Non ho mai visto un açai na tigela senza granola, che gli dà quella nota croccante – e ci sta davvero benissimo! Noi abbiamo usato la nostra granola al cocco, ma puoi scegliere la combinazione che preferisci, ti consiglio senza abbondare con le spezie e aggiungendo magari un tocco di cacao o cioccolato in gocce.
Açai na tigela
Equipment
- Frullatore
Ingredienti
- 100 g polpa di açai surgelata Petruz
- 1 + 1/2 banana matura surgelata, a fettine
- 1 cucchiaino sciroppo d’agave scuro (opzionale)
topping
- 1/2 banana tagliata a fettine
- frutti di bosco
- 1 cucchiaio granola
Istruzioni
- Versa nel boccale del mixer la polpa di açai surgelata, le fettine di banana surgelate e aggiungi a piacere lo sciroppo d’agave. Frulla ad alta velocità, fino a formare una crema omogenea. Se necessario, puoi aggiungere uno o due cucchiai di acqua.
- Trasferisci il frullato di açai in una ciotola, e completa con le fettine di banana, i frutti di bosco e la granola
