Tra le tante persone che ho conosciuto grazie ai social c’è Laura, una splendida ragazza (e splendida neo-mamma) che abita a Padova, appassionata di corsa e di alimentazione naturale. Con Laura ho da subito sentito una certa affinità, scoprendo presto che dietro all’iniziale simpatia c’è la condivisione di certi valori, e di uno stile di vita green.
L’anno scorso, durante una piccola sosta a Padova, sono finalmente riuscita ad abbracciarla dal vivo, proprio nel suo negozio: La Bottega Sfusa. E oggi voglio parlarti di quell’incontro in un modo un po’ particolare, attraverso una intervista a cui Laura si è resa disponibile e che racconta un po’ del suo percorso e del modello di consumo che La Bottega Sfusa si impegna a diffondere.
Cara Laura, rompiamo un po’ il ghiaccio: ci racconti da cosa è nata l’idea della Bottega Sfusa? Qual è stato il pensiero che ti ha ispirato?
Partiamo da lontano, dal 2014: avevo un Blog di Alimentazione Naturale e Sport. Era una fuga per me, era un modo di esprimere attraverso i miei piatti e le mie corse tutto il trambusto e il cambiamento che stavo vivendo dentro di me. Allora lavoravo in ambito culturale per una nota Fondazione e l’impegno lavorativo era molto grande. Non avevo tempo per me, non avevo tempo per il mio compagno e la mia famiglia. Iniziavo a sentirmi nel posto sbagliato per poter dar voce a quello che sentivo. Non avevo spazio.
Oltre alle diverse intolleranze alimentari che mi erano venute fuori causa stress, stavo vivendo proprio un bel cambiamento nella testa :-) Da un paio di anni vivevo da sola e mi ero resa conto che volevo vivere diversamente e cucinare diversamente da come ero abituata a casa. Ho iniziato a prestare molta attenzione alle mie azioni. Dove facevo la spesa, cosa compravo e perché, cosa cucinavo e mangiavo… leggevo molto e mi informavo molto. Avevo raggiunto la giusta maturità per capire che non bisogna avere paura di dire di NO e soprattutto che essere se stessi è la cosa più bella in assoluto. Nonostante la società ci voglia diversi e monopolizzati, io non volevo essere così e poco mi importava del parere altrui.
LESS IS MORE: volevo alleggerirmi, eliminare il superfluo in tutto e rimettermi al passo con le cose semplici. Ho iniziato ad andare sempre meno al supermercato, volevo scambio di parole e sorrisi. Ho iniziato ad andare al mercato di contadini a prendere frutta e verdura, ho iniziato ad andare nei negozietti bio del quartiere a comprare il resto e ho smesso pian piano di mangiare carne. Una scelta etica e ambientale che mi ha fatto capire molti sentimenti che avevo fin da piccola.
Nel 2015 mi sono licenziata e dopo un periodo sabbatico e colloqui che andavano sempre come non dovevano andare, ho capito che la mia energia non era ben focalizzata. Volevo dare un senso a tutto questo trambusto e a questo stile di vita e soprattutto volevo fare un passo in più, ovvero… non buttare tutte quelle confezioni ogni volta che portavo a casa la spesa e riempivo i miei barattoli ermetici! Volevo solo i barattoli! Volevo permettermi e permettere agli altri di ridurre e alleggerirsi.
Conoscevo questo tipo di negozi in altre città italiane molto più grandi di Padova e soprattutto conoscevo alcuni esempi meravigliosi all’estero. Era un pallino che non riuscivo a togliermi dalla testa. Così, dopo settimane passate a capire se fare o meno il primo passo, lo feci e andai in Camera di Commercio. Così iniziò tutto :-)
Volevo essere felice, nonostante economicamente la vita di famiglia non sarebbe stata rosea e facile ma passo passo avremmo realizzato quello che desideravamo e desideravo:
– fare ogni giorno ciò che mi piace e dare un senso a quello che faccio
– trasmettere alle persone possibilità, semplicità e attenzione verso se stessi e ciò che ci circonda
– rendere La Bottega un buon esempio
– creare un comunità di meravigliosi clienti e collaboratori
– lavorare collaborando e non isolandomi
– costruire e arricchire sempre di più lo stile di vita che volevo, grazie al negozio, per me e per gli altri.
Spesso non ci rendiamo conto che “ricchi, significa avere abbastanza per poter vivere la vita che desideriamo”. Facendo la spesa, le persone, non solo avrebbero ridotto notevolmente lo spreco di plastica ma si sarebbero approcciate al cibo in maniera diversa, in maniera più consapevole, osservando e scegliendo ogni ingredienti per com’è, senza imballi, immagini, scritte pubblicità. Il cibo è semplice, avrebbero potuto acquistare il quantitativo desiderato, senza imposizioni di confezioni, avrebbero potuto variare ogni volta, provare e grazie alla nostra presenza, i nostri consigli, sorrisi e anche incontri di alimentazione naturale mensili… imparare a cucinare, a preparare piatti semplici e naturali!
Non ho aperto in centro ma appena fuori, in un quartiere: volevo entrare nella quotidianità delle persone. Ho aperto in un vecchio negozio che aveva bisogno di una rinfrescata, in una piazzetta che aveva bisogno di essere rivalutata e vicino ad un bel parchetto, senza un continuo trambusto di auto, moto e via così! Si fa la spesa guardando gli alberi.
Le mie possibilità non erano tantissime ma il mio motto era: fai del tuo meglio dove sei e con quello che hai!
La Bottega è un negozietto pieno di barattoli e contenitori. Tutto ciò che c’è lo si può richiedere e comprare sfuso usando anche i propri sacchetti e contenitori. Questo dagli alimenti, alla biocosmesi, ai detersivi e ad oggetti di uso quotidiano plastic-free. Comprare sfuso significa non buttare plastica e confezioni inutili ed è conveniente perché 1) puoi comprare il quantitativo che desideri 2) il prezzo al kg è invariato, se compri meno non spendi assolutamente di più 3) tramite il negozio si acquistano quantitativi grandi e non piccole confezioni per cui il prezzo dei prodotti parte in vantaggio e se i prodotti sono biologici ancora meglio :-) Sfuso e Bio è una bella combinata! Dona possibilità a tutti di poter scegliere e alimentarsi con cura!
In più, comprare sfuso aiuta a non sprecare, aiuta a variare la propria alimentazione, provando anche solo 50 gr di un prodotto che non si consce. Sembra di essere in una dispensa, in una cucina e rende la spesa divertente e ripeto… semplice.

Qual è l’impegno di un negozio sfuso nel ridurre i consumi di plastica e altri materiali inquinanti?
In Italia ci sono diversi negozi sfusi, sia in frinchising che privati. La Bottega Sfusa è un esempio di negozio privato all’interno del quale, nel mio caso, ho deciso di focalizzarmi per il 90% in prodotti sfusi. La ricerca di referenze è un lavoro continuo, spesso fatto anche passo passo con gli stessi fornitori i quali pure loro devono rivedere la loro gestione per permetterci di ricevere quantitativi maggiori evitando questo terribile mini impacchettamento. L’impegno nel ridurre e sensibilizzare i clienti, non solo all’ importanze della qualità del prodotto e della filiera ma anche del packaging, è quotidiano! Sono elementi che vanno pari passo, il rispetto ambientale passa sia dal prodotto che dalla sua confezione.

Come selezioni i tuoi fornitori?
La ricerca e la selezione sono un lavoro continuo e i fornitori possono anche cambiare e variare anno dopo anno. È un continuo incontro di storie e nuove filiere. Esistono fornitori che trattano proprio ed esclusivamente sfuso, mettendoti in relazione con la loro rete di Aziende selezionate oppure esistono i piccoli e meravigliosi fornitori e quelli sono una ricerca personale e costante. Realtà locali, realtà a km Italia che esprimono tutto il bello e il buono del nostro paese. I miei fornitori li seleziono dalla loro storia e dopo aver provato e approvato i loro prodotti!
Posso conoscere nuovi possibili fornitori nel web, facendo ricerche, nei social, andando a Fiere o Mercati, tramite i loro rappresentanti, andando in vacanza e visitando luoghi e territori nuovi. Tutto genera possibilità!

Cosa pensi di offrire in più rispetto a un supermercato tradizionale?
I supermercati e i centri commerciali ormai sono entrati vigorosamente nella nostra società, piccoli o grandi che siano. Aprire un piccolo negozio di quartiere e tral’altro sfuso, di fronte a quest’immensità di scaffali, prodotti e scelta non è di certo facile! Ma non mi dispiace dire che l’esperienza, il tipo di spesa e l’atmosfera che si respira in Bottega è tutta un’altra cosa! Non c’è proprio paragone! E la risposta delle persone sensibili a tutto ciò è stata meravigliosa!
Ci siamo monopolizzati parecchio, abbiamo riempito corsie e corsie di prodotti, spesso ripetitivi, che non verranno venduti nemmeno tutti. C’è scelta, molta, è vero, i prezzi sono appetibili e spesso fin troppo convenienti. Ma ogni volta che mi capita di entrarci è come essere immersi in un’astronave. Abituata ai miei 30 mq… quell’immensità che a qualcuno può esaltare tantissimo a me soffoca!
In Bottega si respirano profumi, parole e sorrisi. C’è tutto il necessario per crearsi una dispensa di qualità, sfusa e al prezzo giusto. Ci si sente liberi! I supermercati giocano al ribasso con i fornitori e con i coltivatori, in Bottega invece si rispetta la filiera e il lavoro delle persone. Ciò che mettiamo nel piatto non incide solo sulla nostra salute.
In Bottega c’è la possibilità di rimettersi al passo con la stagionalità e con la natura, quando si sceglie un ingrediente si parla di ricette e ci si confronta. Non si è un numero in attesa alla cassa e non si buttano prodotti nel carrello senza pensarci. Il sabato poi è un continuo via vai di clienti meravigliosi con i quali non solo parli di spesa ma ti aggiorni sulla settimana, c’è fiducia e comunità.
Quali sono le difficoltà che hai dovuto affrontare in questa avventura? E quali le soddisfazioni più grandi?
Le difficoltà non mancano, ci sono state all’inizio e ci sono sempre. Ogni mese è diverso dall’altro, ogni stagione ha un impatto diverso sulle modalità di fare la spesa delle persone. Anno dopo anno si imparano tante cose, si impara a gestirsi e a gestire le scelte dei clienti. Approcciare le persone ad uno stile di vita e di spesa così non è semplice, per molti in quartiere sono ancora il negozietto “esotico” :-) e strano. Fa strano dover scegliere quanto chiedere, quando di solito sono le confezioni che scelgono per noi. Fa strano comprare solo di stagione e non trovare zucchine e pomodori in dicembre. Fa strano aspettare un prodotto perché “non è stagione”.
Aprire un negozio significa seminare tutti i giorni, significa avere resilienza, attenzione e grinta. Perché ad ogni periodo no bisogna uscirne più carichi e concentrati. Le soddisfazioni però sono tante, fare un lavoro che può avere un impatto, il buon esempio e dare nuove opportunità alle persone è una grande cosa :-) e sono grata di questo!

Se vuoi fare la differenza, e provare ad acquistare sfuso, Laura è a disposizione per ordini online: La Bottega Sfusa spedisce in tutta Italia, sempre, tranne durante la pausa estiva e post Natale. Durante l’anno gestisce sempre spedizioni di prodotti, senza l’utilizzo di plastica, e spedisce tutto, tranne i prodotti freschi da frigo.
Ho chiesto a Laura perchè non avesse mai pensato ad un e-commerce, e la sua risposta mi è piaciuta tantissimo: a lei piace il contatto diretto con le persone via mail, non ci rinuncerebbe mai. E alla fine è semplicissimo, e molto più umano: puoi ricevere il listino dei prodotti scrivendo a info@labottegasfusa.it, e comporre la tua spesa nelle quantità che più desideri.
Se invece abiti nei paraggi della Bottega Sfusa, non perderti tutti gli eventi che Laura e le sue collaboratrici organizzano proprio nei locali del negozio, tra cui i bellissimi corsi di cucina naturale e senza glutine della mia amica Emanuela Caorsi – tieni sempre d’occhio il calendario sul suo sito.