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Un ciclo ecosostenibile e zero waste

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Divulgo la cucina consapevole, a basso impatto e a base vegetale, assieme a buone pratiche
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Secondo il Rapporto Rifiuti Urbani ISPRA 2019, assorbenti e pannolini corrispondo al 3,6% di tutti i rifiuti prodotti in Italia in un anno. Può sembrare un numero piccolo, ma si parla di oltre 1 tonnellata di rifiuti, composti principalmente da prodotti monouso per donne. Ma per fortuna esistono delle alternative per rendere il nostro ciclo ecosostenibile!

Possiamo promuovere un grande cambiamento in questo ambito, non solo per la salute del pianeta ma soprattutto per la nostra salute. Un aspetto fondamentale: qualcosa che si indossa in modo così intimo e regolare deve per forza essere sicuro!

La pelle è l’organo più esteso del nostro organismo. E ha la capacità di assorbire le sostanze con cui viene a contatto, soprattutto nelle zone intime che sono più delicate.

Il ciclo mestruale per molte culture e ancora oggi in alcune società è considerato un tabù, una “cosa impura”. E le ragazze devono lottare contro pregiudizi e superstizioni che le tengono lontane dalla scuola e dalla società durante il ciclo.
Photo by Ava Sol on Unsplash

Perché dire no agli assorbenti tradizionali?

Sul mercato se ne trovano una infinità di tipi. Con ali o senza, per la notte, con aloe, antiodore, a misura di slip, in bustina, per perizoma, per qualsiasi tipo di flusso. E sono pieni di plastica. I tamponi sono avvolti in plastica, racchiusi in applicatori di plastica e hanno cordini rinforzati con fibre plastiche.

Ma gli stessi assorbenti sono composti di plastica. Si tratta di un materiale sintetico, generalmente rayon (o xantato di cellulosa, una fibra ottenuta dalla cellulosa attraverso un particolare processo chimico). Siccome i produttori non sono tenuti a elencare tutte le sostanze chimiche  aggiunte durante la produzione, non possiamo sapere cosa davvero contengano. Molto spesso ci sono anche le SAP, polveri super assorbenti. Sono polimeri chimici derivanti dal petrolio che servono a trasformare i liquidi in gel, aumentando notevolmente l’assorbenza del prodotto. E alcune marche aggiungono fragranze, potenzialmente allergeniche che possono provocare prurito e irritazioni.

Inoltre, la parte assorbente di molti prodotti per l’igiene intima è sbiancata con il cloro attraverso un processo che rilascia diossina, una sostanza tossica. Insomma, dei prodotti per nulla sostenibili.

Molti di questi prodotti oltretutto sono interferenti endocrini, e possono peggiorare crampi e mestruazioni. Gli unici assorbenti sicuri e innocui sono quelli prodotti con cotone naturale e biologico, privi di diossine e derivati del cloro. E ancora meglio, se sono compostabili.

Ciclo ecosostenibile: gli assorbenti compostabili

Da qualche anno ci sono in commercio assorbenti compostabili, realizzati in cotone e mater-bi. I miei preferiti sono gli assorbenti di Naty, disponibili in vari formati, tamponi compresi. Ho provato anche i prodotti di Ecoluna, e sono ottimi. Sono prodotti in Italia, con cotone biologico, e sono ipoallergenici.

Avrai capito che gli assorbenti compostabili sono un’alternativa sostenibile e anche molto più sana di quelli tradizionali. Sono realizzati in cotone biologico (che deve essere certificato), per cui:
– non contengono fibre sintetiche
– non contengono SAP (polveri e fibre chimiche superassorbenti)
– non sono sbiancati con cloro ma con perossido di idrogeno
– non sono profumati e non contengono potenziali allergeni

Per questo tipo di prodotti non esiste il problema dello smaltimento: il materiale organico di cui sono fatti si può trasformare in compost (terriccio) mediante il processo di compostaggio industriale.

Per cui, attenzione: non è sufficiente che l’assorbente sia realizzato in cotone biologico non sbiancato. Deve essere chiaramente indicato sulla confezione che si tratta di un prodotto compostabile.

Ciclo ecosostenibile: quali alternative

Per fortuna, negli ultimi anni si sono diffuse tantissime alternative ecosostenibili per il ciclo mestruale. Io faccio scorta su GreenTribù, dove puoi trovare un’ampia gamma di prodotti per tutti i gusti. La cosa fondamentale infatti è che siamo tutte diverse, abbiamo esigenze diverse e una diversa sensibilità. Ed è giusto che ognuna trovi il prodotto (o la combinazione di prodotti) migliore, che fa sentire a proprio agio, senza imbarazzo né paura.

ciclo ecosostenibile
La coppetta mestruale è ecologica, pratica ed economica. Un perfetto prodotto per un ciclo ecosostenibile. È ben accetta dai ginecologi, soprattutto in sostituzione degli assorbenti interni il cui utilizzo è meno igienico e più rischioso.

Coppetta mestruale

È in assoluto la mia alternativa preferita! Da quando ho iniziato a usarla, dopo la nascita di Ludovico, non potrei più farne a meno.

La coppetta è uno strumento, generalmente realizzato in silicone medico, che si inserisce all’interno del canale vaginale come un tampone interno, ma raccoglie il sangue senza assorbirlo. Può rimanere inserita fino a 12 ore e ha una capienza pari a due tamponi interni super.

La coppetta è disponibile in forme, taglie e durezza differenti, e si scelgono in base al tipo di flusso (leggero/abbondante), la dimensione della propria cervice ma anche l’età e l’aver partorito in modo naturale.

La coppetta è comodissima da usare e super igienica, al contrario di quello che si pensi. Io la sterilizzo all’inizio e alla fine di ogni ciclo, facendola bollire in un pentolini di acqua per una decina di minuti. Durante l’uso va svuotata nel lavandino o nel bidet, poi sciacquata in acqua fredda e si può inserire nuovamente.

I vantaggi della coppetta sono tantissimi!
– è un prodotto economico, perchè durevole: costa tra i 10 e i 35 euro e dura circa 10 anni
– al contrario dei tradizionali tamponi interni usa e getta, la coppetta non assorbe le secrezioni naturali né i residui fibrosi della vagina (tra le cause principali della Sindrome da Shock Tossico) e rispetta il pH interno, mantenendo le parti intime lubrificate e sane
– al contrario degli assorbenti usa e getta, non favorisce l’umidità e non causa odori sgradevoli, irritazioni, micosi e cistiti.

Su GreenTribù puoi trovare la Rainbow Cup, un prodotto 100% made in Italy in silicone medico di 1° grado totalmente anallergico. Ha un ottimo rapporto qualità-prezzo ed è disponibile in due diverse taglie e durezze.

Slip mestruale

Questa è la mia nuova scoperta, grazie alla mia amica Terry di GreenTribù! Ho provato il nuovo slip Bikini Ligh FLUX : sostituisce circa 450 assorbenti tradizionali e assorbe quanto 2 tamponi interni. Dura fino a 8 ore, è vegan e cruelty free e ha un bellissimo bordo in pizzo che lo rende anche molto bello da indossare.

Gli slip mestruali hanno al loro interno un mix di strati assorbenti, impermeabili e antibatterici. Si utilizzano come classici slip, ma offrono piena copertura e protezione durante il ciclo, mantenendoti fresca e asciutta.

Il prezzo varia in base al modello e al tipo di assorbenza dello slip (dai 20 ai 40€ circa) ma durano anche 4 o 5 anni, a seconda dell’uso naturalmente.

Gli slip per il ciclo mestruale FLUX in particolare sono fatti con tessuto Modal Tencel™, marchio registrato dall’azienda austriaca Lenzing AG che certifica l’origine naturale ed eco-sostenibile del tessuto, ottenuto da alberi di faggio in aziende certificate FSC.

Inoltre, con il programma “By you, For her“, per ogni paio di indumenti intimi acquistati, Flux regalerà un assorbente lavabile ad una ragazza nei paesi in via di sviluppo.

Assorbenti lavabili

In effetti, è un prodotto che non ho mai utilizzato. Ma alcune amiche che ne fanno uso regolare ne sono entusiaste!

Si tratta di assorbenti riutilizzabili, molto simili a quelli monouso ma realizzati con cotone biologico, flanella di cotone e generalmente uno strato impermeabile in PUL. E ovviamente, dopo l’uso non si gettano ma si lavano e si riutilizzano! E possono durare fino a 4-5 anni.

Trovi tantissimi modelli, anche artigianali e con inserto staccabile. Ma quelli di EcoFemme che puoi acquistare su GreenTribù sono anche etici! Aderiscono infatti al programma “Pad for Pad”: ogni acquisto di assorbenti lavabili permette a EcoFemme di donarne altrettanti a ragazze indiane meno fortunate e di finanziare i loro programmi educativi. Dal 2013 EcoFemme collabora, infatti, con le scuole pubbliche del Tamil Nadu e varie organizzazioni in tutta l’India per aiutare le ragazze provenienti da contesti economicamente svantaggiati.

A presto!

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