È ormai un elettrodomestico irrinunciabile, che permette di prolungare la conservazione degli alimenti in modo facile e sicuro. Ma per usarlo al meglio, è fondamentale sapere come organizzare il freezer di casa per evitare errori e compromettere la qualità del cibo che contiene.
Innanzitutto: la pulizia del freezer.
Come per l’organizzazione del frigo di casa, anche il freezer necessita di una manutenzione periodica, circa ogni 4/6 mesi. Io svuoto completamente il freezer (con l’aiuto di borse termiche e del freezer di mia mamma), lo faccio sbrinare e poi lo pulisco bene uno grassatore ecologico con tensioattivi naturali. In alternativa, prepara da te il tuo multiuso – trovi la ricetta qui.
Ogni mese invece puoi controllare velocemente il contenuto dei cassetti del freezer, in modo da capire se c’è qualche prodotto da consumare nel giro di poco.
Altra cosa importante per organizzare il freezer è sistemare bene il suo contenuto. Diciamocelo: sono abbastanza poche settimane per dimenticarsi completamente cosa abbiamo messo in sacchetti e contenitori, e quali sono gli ingredienti delle zuppe o delle polpette che erano avanzate e che abbiamo congelato.
Per questo, io cerco di etichettare sempre tutto quello che congelo nel freezer. Utilizzo dei pezzetti di nastro di carta colorato su cui appunto gli ingredienti e il mese di congelamento, per avere sotto controllo anche da quanto tempo quegli alimenti stazionano nel mio freezer!

Prepararsi al congelamento: quali contenitori?
Esistono diverse alternative per conservare gli alimenti in freezer in modo ottimale. I contenitori riutilizzabili in plastica o in vetro con coperchio sono ingombranti ma funzionali, e proteggono bene i cibi. L’importante è non riempirli troppo! Con il freddo, il loro contenuto tenderà ad espandersi, incrinando o rompendo il contenitore (dai, a chi non è mai capitato di far esplodere una bottiglia di birra in freezer? Io ho avuto più volte questo piacere, tutto merito del mio compagno…).
Un buon modo per conservare gli alimenti è usare i sacchetti da freezer, soprattutto da quando ho scoperto i sacchetti in mater-bi di Cuki. Sono realizzati in bioplastica biodegradabile e compostabile secondo le norme europee, perciò sì: una volta esaurito il loro utilizzo si possono buttare nell’umido. Se non sono proprio rovinati o bucati, io li sciacquo e li uso più volte, soprattutto se conservo verdura o frutta tagliati a pezzi.
L’alternativa comunque ideale per conservare gli alimenti in freezer sarebbe utilizzare sacchetti chiusi con una macchina da sottovuoto. In questo modo si riduce l’aria all’interno del sacchetto e si evita la formazione di cristalli di ghiaccio.
Organizzare il freezer: cosa congelare?
La lista di quel che si può congelare è lunghissima: ortaggi e frutta, ingredienti crudi, alimenti già cotti, avanzi e piatti pronti.
Si possono congelare i liquidi – dal latte al brodo già pronto – facendo attenzione ai contenitori perchè l’acqua aumenta di volume con il congelamento. Perciò bisogna fare attenzione a non riempire troppo i contenitori, o adottare altre strategie. Per esempio, lo sai il mio suggerimento per avere sempre un buon brodo vegetale per lo svezzamento (ma non solo) pronto? Congelarlo nelle vaschette per il ghiaccio, in modo che sia già porzionato.
>> leggi le mie indicazioni per un brodo vegetale adatto a tutti
In pochi minuti puoi creare anche una piccola scorta di soffritto! Acquisto carote con il ciuffo, cipolle e sedano Poi trito finemente carote con il loro ciuffo, sedano con le loro foglie e cipolle – puoi farlo nella proporzione che preferisci – e con questo trito riempio gli scomparti di una vaschetta per il ghiaccio. Metto in freezer e una volta solidi, prendo i cubetti ottenuti e li ripongo in un sacchetto per freezer: in questo modo ho sempre delle monoporzioni di soffritto comodissime da usare anche quando non ho gli ingredienti freschi a portata di mano!
Per quanto riguarda le verdure, congelarle è una operazione semplice e veloce. Se fatto in modo corretto, le verdure manterranno tutto il loro sapore anche per 6 mesi. E oltretutto nella maggior parte dei casi, le verdure congelate mantengono le loro caratteristiche nutritive, di sapore e di colore.
Le verdure che desideriamo congelare devono necessariamente essere fresche, mature al punto giusto e pronte per il consumo: acquistale presso i mercati locali oppure su Cortilia, dove puoi trovare prodotti buonissimi, di alta qualità e spesso biologici.
Prima di congelare la maggior parte delle verdure, bisogna procedere alla sbianchitura. Si tratta di una scottatura in acqua, molto utile perchè distrugge buona parte dei microrganismi e degli enzimi che causano l’imbrunimento degli ortaggi e la loro veloce degradazione.

Alcuni ortaggi possono essere congelati senza sbianchitura, tra cui: cipolla, carota, peperoni, piselli, pomodori e le erbe aromatiche come prezzemolo e basilico. Per sbianchire le verdure, ecco il procedimento:
– pulisci le verdure e tagliale a pezzi o a fette
– porta a bollore abbondante acqua, poi immergi le verdure, senza coperchio
– appena l’acqua riprende il bollore, scola le verdure, tuffale per qualche istante in acqua e ghiaccio, quindi stendile ad asciugare e poi congela.
Cereali e legumi già lessati sono comodi da conservare in freezer per avere una piccola scorta pronta all’uso, da aggiungere alle zuppe o da usare per una insalata. Io cuocio una dose doppia di farro o di riso integrale e venere (che hanno lunghe cotture) e ne congelo metà, divise in monoporzioni all’interno dei pirottini per i muffin. In questo modo, per completare una zuppa o un minestrone con una dose di carboidrati mi basterà versare il contenuto di un pirottino nella pentola, verso fine cottura.
Allo stesso modo, anche pasta fresca ripiena e gnocchi sono perfetti da conservare in freezer: per evitare che si attacchino tra loro, formando un unico blocco un po’ difficile da consumare, basta congelarli allargati in un unico strato su una teglia o un vassoio. Poi trasferiscili in sacchetti che svuoterai dell’aria e sigillerai bene.
Si possono congelare anche i cibi già cotti, senza correre nessun rischio per la salute. Bisogna però avere alcune attenzioni: il tempo di cottura andrebbe ridotto rispetto a quello previsto normalmente, per evitare che l’alimento si scuocia una volta riscaldato. Un altro consiglio: le salse a parte! Si possono congelare in piccoli contenitori, bicchierini e vasetti.
Come scongelare i cibi
Scongelare i cibi è una pratica tanto importante come quella del congelamento. Anche se abbiamo fretta, non bisogna mai accelerare lo scongelamento con l’impiego di acqua bollente, specialmente se si tratta di alimenti deperibili. Allo stesso modo, non bisogna mai rimettere nel freezer un alimento che abbiamo fatto scongelare.
Se vuoi scongelare cibi già pronti, puoi farlo con il frigorigero. Questo metodo è abbastanza lungo, almeno 12 ore, quindi bisogna programmare con anticipo. Il vantaggio è che la temperatura del frigo, sotto i 5 °C, consente uno scongelamento omogeneo che preserva tutte le caratteristiche degli alimenti ed evita la proliferazione di batteri.
Diverso è il discorso per alimenti di origine vegetale. La verdura non ha bisogno di essere scongelata per essere cotta, anzi nella maggior parte dei casi è bene cuocerla ancora surgelata, in modo da preservare un danno tipico del ghiaccio, ovvero la perdita di consistenza che rende le verdure molli e scure.
Un’attenzione particolare al gelato e ai latticini in generale: il gelato è uno tra i gli alimenti piu’ delicati per la catena del freddo, che non deve essere interrotta per nessun alimento. Se il gelato è stato anche solo parzialmente scongelato, non dovrà mai essere ricongelato, perché può essere soggetto a un accumulo di batteri.
Per ricapitolare, ecco delle utili indicazioni per un corretto scongelamento:
– evitare di ricongelare alimenti surgelati
– cuocere quanto prima gli alimenti scongelati, e comunque consumarli entro 24 ore dallo scongelamento
– gli alimenti freschi scongelati possono essere cotti e conservati nuovamente in freezer, anche se il loro gusto e le loro proprietà nutrizionali possono risultare inferiori rispetto a quelli di un alimento fresco.