Ogni piccolo passo per ottimizzare le risorse è importante. Cerchiamo di fare il possibile, e nella nostra cucina da tempo abbiamo l’abitudine di preparare la pasta con la cottura passiva, senza sprecare energia.
Ne hai mai sentito parlare? Spesso viene indicato come “cottura senza fuoco”. Me ne ha parlato per la prima volta un’amica che utilizza questo tipo di cottura in campeggio, per risparmiare sulla bombola del gas e fare spazio sui fornelli, avendone a disposizione soltanto due. Incuriosita abbiamo provato anche a casa e… meraviglia, funziona!
In effetti si tratta di un metodo conosciuto da tempo e usato anche da alcuni chef stellati, perciò… perché non introdurre la cottura passiva anche nelle nostre case?
Questo metodo si basa sul principio scientifico per cui un alimento cuoce grazie alla temperatura: non serve che l’acqua continui a bollire, serve solo che sia calda quanto basta e per un tempo sufficiente ad ultimare la cottura. Se ti interessa approfondire l’argomento, il noto chimico e divulgatore scientifico Dario Bressanini parla della cottura della pasta nel suo blog Scienza in cucina.
Puoi provare la cottura passiva sia con fornello tradizionale che con quello a induzione. È semplice e prevede pochi passaggi. Innanzitutto, accendi il tuo fornello e metti a scaldare una pentola con acqua salata. Porta a bollore.
Nel frattempo scegli la pasta – è un metodo che funziona con tutti i formati, ma comincia con uno corto, è più facile – e controlla il tempo di cottura suggerito.
Quando l’acqua bolle, puoi buttare la pasta: cuoci per un minuto, poi copri con un coperchio, spegni il fuoco e aspetta. In questo modo la pasta continua la cottura passivamente fino al termine dei minuti previsti.
Il tempo di cottura resta lo stesso, la pasta cuoce perfettamente, disperde meno i suoi nutrienti e si risparmia almeno il 40% di energia.