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Good Food Lab

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9 Agosto 2017

Crostata alle zucchine con frolla salata all’olio Pruneti

L’ulivo, albero sacro a tutte le culture mediterranee, è da sempre il leitmotiv dei miei girovagare estivi. Appena incontriamo un campo, o un’azienda agricola, ci fermiamo e chiediamo di poterli visitare. Mi piace passeggiare tra gli uliveti, mi ispirano un senso di pace e tranquillità. Invidio la loro forza: se ne restano lì, per cento, duecento, anche mille anni, con i loro rami nodosi e le foglie dai riflessi dorati, incuranti delle sorti degli uomini. 

Il loro grande dono sono le olive, un frutto così piccolo eppure così prezioso: una delle più grandi risorse del nostro Paese. Dal nord al sud, in quantità e qualità molto differenti, l’Italia produce in media oltre 4 milioni di quintali di olio extravergine di oliva all’anno, con ben 37 denominazioni di origine protetta riconosciute dall’Unione Europea.

Nel cuore del Chianti, Toscana – un territorio diventato famoso proprio per l’eccellenza dei suoi prodotti agricoli – le condizioni microclimatiche sono particolarmente adatte alla coltivazione degli ulivi, permettendo di ricavarne un olio unico e pregiato. Lo sanno bene Gionni e Paolo Pruneti, custodi di un’azienda e di una tradizione familiare che si tramanda da quattro generazioni.
 
 
L’azienda agricola Pruneti

L’olio extravergine di oliva è un alimento base della dieta mediterranea. È un grasso fondamentale, ricco di sostanze importanti per il nostro organismo: polifenoli e vitamina E, antiossidanti che secondo recenti ricerche scientifiche, sono più ricchi e potenti se l’olio che li contiene è ricco di odori e sapori.

Sulla base di questo principio, l’azienda Pruneti coltiva iris, vite, zafferano e ulivi. Produce nove tipi di olio extravergine di oliva che si differenziano tra loro per aromi e sapori, ma tutti accomunati da una altissima qualità, che nasce dall’incontro tra la cultura e l’esperienza familiare, i nuovi sistemi di lavorazione e le caratteristiche del territorio del Chianti.

Per ottenere un prodotto di alta qualità, come l’olio extravergine di oliva Pruneti, sono necessari una ottima materia prima – le olive – e una grande cultura, esperienza e abilità artigiana. L’azienda cura tutte le fasi produttive: dalla nascita delle olive nei campi di proprietà della famiglia Pruneti, alla raccolta, a cui seguono poi la frangitura e l’imbottigliamento, operazioni effettuate direttamente all’interno dell’azienda agricola.“Per fare bene questo lavoro esiste un imperativo: preservare il più possibile intatte le qualità nutrizionali e salutistiche del frutto dell’oliva, cercando sempre di esaltare tutti i meravigliosi profumi e sapori che ad esse si accompagnano” (se vuoi leggere di più: la filosofia dell’olio Pruneti).
 
Sono stata letteralmente conquistata dalla bontà dei prodotti Pruneti, e dalla filosofia che sta dietro a questi oli, tanto da voler realizzare una serie di ricette che hanno per protagonisti i Monocultivar Pruneti: oli realizzati con singole qualità di olive, risultato di lungo studio e lavoro, ma anche della grande passione di Gionni per i frutti della sua terra.
 
frolla salata all'olio pruneti
 
L’olio extravergine di oliva Monocultivar Moraiolo biologico

L’olio extravergine Moraiolo Pruneti viene prodotto con la qualità moraiola, un’oliva molto diffusa, dalla caratteristica forma rotonda. Si tratta di un olio dalle tonalità intense, in cui emergono le note verdi e balsamiche, in particolare modo il lato piccante. Puoi leggere qui la scheda tecnica.

È un olio perfetto da abbinare a piatti complessi che hanno per protagonisti i formaggi e le verdure dolci, tanto che ho voluto utilizzarlo per preparare questa crostata di zucchine: un guscio croccante di frolla salata all’olio extravergine di oliva racchiude un morbido ripieno di formaggio di capra e nastri di zucchina, disposti in modo decorativo perchè c’è bisogno anche di bellezza, a tavola!La frolla salata all’olio extravergine di oliva ha il pregio di essere leggera – perchè fatta senza burro, e quindi senza lattosio) – molto saporita e friabile: accompagna perfettamente ogni ripieno, esaltandone gli ingredienti. Per questa torta, ho voluto aromatizzare la frolla salata con del timo secco, per renderla ancora più speciale, ma puoi preparare la ricetta base e utilizzarla per le tue idee, da una semplice crostata di verdure a dei frollini salati per l’aperitivo. 
 

Torta alle zucchine con frolla salata all’olio (per uno stampo da 22 cm di diametro)
Per la frolla salata all’olio
150 gr di farina semintegrale
75 ml di olio extravergine di oliva Moraiolo Pruneti
un uovo bio
una presa di sale
un cucchiaino di timo secco

Per il ripieno
5-6 piccole zucchine
sale grosso
un uovo bio
100 gr di robiola di capra
un pizzico di sale
pepe nero
timo secco
olio extravergine di oliva Moraiolo Pruneti

Prepara la frolla salata all’olio: innanzitutto setaccia la farina e aggiungi il sale. In una ciotola abbastanza capiente, sbatti l’uovo per un paio di minuti, fino a formare una leggera schiuma sulla superficie. Poi aggiungi l’olio extravergine di oliva Modaiolo Pruneti, continuando a sbattere leggermente. Devi ottenere un composto omogeneo: a questo punto, unisci la farina e inizia a impastare con le dita per amalgamare gli ingredienti.
Trasferisci su un piano da lavoro, e impasta per ottenere una frolla omogenea, che non si sbriciola. Nel caso sia necessario, aggiungi un cucchiaio di acqua fredda e continua ad impastare per un paio di minuti, finché non otterrai un panetto soffice e compatto. Lascia riposare in frigo, coperto da pellicola, per mezz’ora.
Intanto, prepara il ripieno. Lava e spunta le zucchine, poi con una mandolina, o un coltello affilato, tagliale in senso verticale a fettine abbastanza sottili. Disponi le fette di zucchina in uno scolapasta distribuendo un po’ di sale grosso tra uno strato e l’altro, e lasciale colare per mezz’ora, in modo che perdano parte dell’acqua di cottura e si ammorbidiscano. 
Riprendi la frolla salata e stendila tra due fogli di carta da forno con l’aiuto di un matterello, ad uno spessore di circa 5 mm. Trasferisci la sfoglia di frolla salata in una tortiera dal diametro di circa 22 cm, sistema bene i bordi e bucherella il fondo. Poi bagna e strizza un foglio di carta forno, disponilo sopra alla frolla salata, aggiungi i pesi o semplicemente dei fagioli secchi (io uso quelli scaduti, e li riciclo per un po’ di cotture) e cuoci in bianco la frolla salata a 180° per 20-25 minuti.
Nel frattempo, in una ciotola rompi l’uovo, aggiungi sale e pepe al gusto, la robiola di capra e mescola il tutto con una frusta, per ottenere una crema.
Sforna il guscio di frolla salata, elimina i pesi o i fagioli e lo strato superiore di carta forno, e lascia intiepidire per un paio di minuti. Poi versa la crema di uova e robiola, e inizia a decorare con le fette di zucchina sgocciolate, partendo dal centro: inizia con una fettina arrotolata su se stessa, e continua disponendo le altre fette tutte intorno, dall’interno verso l’esterno.
Condisci con un po’ di olio extravergine di oliva Moraiolo Pruneti, pepe nero macinato al momento e un po’ di timo secco, e inforna a 180° per altri 25-30 minuti, finché le zucchine non saranno morbide e ben arrostite.
 

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Filed Under: collaborazioni, cucina per bambini Tagged With: estate, olio extravergine di oliva, piatto unico, vegetariano, zucchine

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Cristina Mauri - GREEN FOOD 🌱
La cucina è uno dei luoghi in cui spesso si espri La cucina è uno dei luoghi in cui spesso si esprime la dicotomia tra tradizione e innovazione. Ma una tradizione è viva solo se mette in discussione ciò che va preservato e ciò che va abbandonato. Sei d'accordo?

Questa creazione - Uovo in camicia su fonduta, patata, nocciole e cacao - si chiama "La Storia del Birichin così com'era 29 anni fa": è nato nel marzo 1993, quando L'Birichin ha aperto nel centro di Torino, e da allora non è mai cambiato. Un delizioso esempio di come innovazione diventa tradizione - e per fortuna resta invariata nel tempo!

Io l'ho preparato insieme allo chef Nicola Batavia, la scorsa settimana: l'uovo - rigorosamente in camicia - è appoggiato su una base di patata schiacciata a mano e condita con olio e sale, su un letto di fonduta di montasio. A completare, nocciole piemontesi e cacao. 

A cambiare, di anno in anno, è il piatto in cui viene servito.

Tradizione o innovazione? Nel dubbio, non vedo l'ora di assaggiarlo di nuovo!

p.s. domani lo chef festeggia i 29 anni con una cena davvero speciale. Prima del compleanno a cifra tonda... metti questo piatto nella tua "to-do-eat"!
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#goodfoodlab #vegetariano #vegetarianfood #gourmetfood
Crocchette, polpette e nuggets sono sempre nella t Crocchette, polpette e nuggets sono sempre nella top 5 delle ricette che i miei bimbi mi chiedono di preparare. Sono facili da fare e aiutano a mangiare vegetale con gusto. Tra i miei preferiti? I FALAFEL DI BROCCOLI!

Li trovi nel mio libro Semplicemente Green, dove ho raccolto più di 80 ricette - alcune già pubblicate, la maggior parte inedite - tutte riviste in una chiave nuova, con vari livelli di complessità da quello base, adatto ai bambini, all'upgrade perfetto per gli adulti (o per i piccoli curiosi).

E ci sono anche tantissimi consigli su come fare una spesa più consapevole, ridurre i rifiuti al supermercato, fare il menù settimanale, organizzare la cucina, sfruttare freezer, frigo e dispensa, far mangiare più verdura ai bambini.

Ma torniamo ai falafel: che dici, preparo una teglia in più?

🍽 piatto: @weissestal Tile
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#goodfoodlab @red_edizioni #plantbased #falafel #cucinavegetale #semplicementegreen😍❤️
Preparo questo cake salato almeno una volta al mes Preparo questo cake salato almeno una volta al mese, perché oltre a essere delizioso è un ottimo svuota frigo, perfetto per dare una nuova veste alle verdure grigliate, lessate o cotte al forno che sono avanzate dal giorno prima.

La ricetta è nel mio libro Semplicemente Green, edito da @red_edizioni - lo hai già provato?

Lascio qui l'impasto base, da arricchire come preferisci:
- 200 g farina di mais 
- 100 g farina di farro 
- 16 g lievito in polvere 
- 250 ml latte vegetale non zuccherato
- 3 uova bio
- 70 ml olio extravergine di oliva
- sale e pepe
- 350 g di verdure cotte
In una ciotola, sbatti leggermente le uova con il latte vegetale e l’olio. Regola di sale.
Aggiungi la farina di farro setacciata con il lievito, la farina di mais, sale e pepe e mescola con un cucchiaio di legno, fino ad amalgamare bene tutti gli ingredienti.
Unisci le verdure. Versa l’impasto nello stampo da plumcake foderato di carta forno e inforna subito.
Fai cuocere in forno caldo a 180° per 50 minuti.

Non perderti la versione contenuta nel libro, con un upgrade delizioso!
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#goodfoodlab #semplicementegreen #vegetarian #cucinasostenibile #antispreco #zerowaste
Al fast food, noi preferiamo sempre… il fast goo Al fast food, noi preferiamo sempre… il fast good! Come questo burger 100% vegetale, e a dir poco de-li-zio-so.

Si tratta del mio VEGGIE BURGER base, ecco le dosi per 2 panini:
- 150 g circa di fagioli (tondini, cannellini o borlotti)
- 50 g di riso originario semintegrale lessato e scolato
- 20 g di fiocchi d'avena grandi
- 1 cucchiaio di pangrattato circa (per regolare la consistenza)
- 1 cucchiaio di salsa teriyaki (in alternativa: salsa di soia)
- 1 cucchiaino di olio extra vergine
- sale
Riunisci tutti gli ingredienti tranne l'olio in un blender. Lavora per pochi secondi usando il tasto "pulse" per far amalgamare ma ottenere un composto granuloso e non omogeneo. Regola la consistenza aggiungendo pangrattato (se troppo morbido) o mezzo cucchiaino di salsa di soia (se troppo compatto).
Lascia riposare in frigo almeno 15 minuti.
Dividi il composto in due porzioni e forma il burger aiutandoti con un coppapasta.
Spennella con olio e cuoci il burger in padella oppure in forno a 200° per 15 minuti (girandoli a metà cottura).

Componi il panino con: pane semintegrale, rucola, burger, mayo vegana, funghi champignon affettati e saltati in padella con poco olio, cavolo rosso marinato (o sauerkraut).
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#goodfoodlab #plantbased #veggieburger #buonoechefabene #semplicementegreen
Già in cucina, alle prese con i preparativi? Per Già in cucina, alle prese con i preparativi? Per noi sarà un weekend tra pranzi in famiglia, amici da abbracciare e passeggiate in riva al mare.

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Ci sono così tante alternative gustose e a base vegetale, che fanno bene a noi e al pianeta - e che evitano tanta sofferenza inutile.

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La ricetta è facilissima: fai saltare in padella con poco olio le verdure di stagione tagliate a tocchetti, e completa gli strati con besciamella fatta con latte di avena. Un passaggio in forno per una bella crosticina et voilà! E nemmeno a dirlo, il giorno dopo sono ancora più buone!

Quale ricetta green porterai in tavola in questi giorni?
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Cerchi una ricetta alternativa alla tradizionaliss Cerchi una ricetta alternativa alla tradizionalissima torta pasqualina? Ecco una versione facilissima, veloce, con pochi ingredienti e - se vuoi - 100% veg.

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Ti basteranno:
- una confezione di pasta fillo
- 600 g di spinaci
- 200 g di ricotta di soia (ricetta nel mio libro)
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- maggiorana, aneto, o altri aromi a tuo gusto
- sale, pepe
Pulisci gli spinaci, lavali e falli saltare ancora umidi in una padella capiente (p un wok) con un cucchiaio di olio e uno spicchio di aglio. Poi  tritali grossolanamente.
Versali in una ciotola e aggiungi la ricotta di soia, il tofu sbriciolato, le erbe tritate, sale e pepe. Mescola bene.
Stendi un foglio di pasta fillo, distribuisci una striscia di ripieno sul lato lungo del foglio e arrotola delicatame il foglio attorno al ripieno. Poi arrotola la striscia su se stessa, a formare una spirale. Disponi al centro di una teglia rotonda.
Prosegui con altra pasta fillo e altro ripieno e una volta ottenuto il rotolino, arrotola attorno alla prima spirale. Vai avanti così fino a finire pasta e ripieno. Spennella la superficie e il bordo più esterno della torta con olio extravergine e cuoci in forno caldo a 180° per circa 30 minuti, o comunque finché la superficie non è bella dorata.
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#goodfoodlab #semplicementegreen #cucinanaturale #cucinavegetale #plantbased
[in collaborazione con @elancylitalia ] Sapevi ch [in collaborazione con @elancylitalia ]

Sapevi che gli inestetismi della cellulite si combattono anche mangiando?
Che non vuol dire mangiare meno, ma mangiare cibi che aiutano a contrastarla - come questa insalatina con finocchi, arance ed erbe.

Secondo recenti studi, la causa della cellulite è l'infiammazione dei tessuti sottocutanei, innescati dalle cellule adipose (fonte: Società Italiana di Medicina Estetica). Una dieta troppo ricca di grassi e sale porta inevitabilmente all’accumulo di adipe localizzata che comprime i vasi sanguigni e linfatici e genera un’infiammazione proprio in quei punti in cui non vorremmo mai.

Per cui è importante:
- bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno
- consumare frutta e verdura ricchi di potassio - come tutte le verdure a foglia verde - e che favoriscono la diuresi, come ananas, anguria, carciofi, cetrioli e finocchi
- preferire alimenti a basso indice glicemico
- limitare sale e cibi confezionati.

Per ottenere la massima efficacia e ottenere risultati visibili, però, mangiare bene non basta: bisogna inserire la sana alimentazione all’interno di una routine composta anche dalla giusta attività fisica e dal massaggio quotidiano.

Con Elancyl ho imparato tutte le tecniche per un buon automassaggio, da ripetere tutti i giorni e in modo costante insieme ai prodotti Elancyl, formulati con ingredienti vegetali estratti da edera, caffè, olio di cartamo e microalghe.

Il suo metodo - creato nel 1971 - combina ripetizione, costanza e massaggio: io ho accettato la sfida, e tu?
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#elancylchallenge #sfidalatuacellulite #benessere #cosmesinaturale
Beccata a sgranocchiare l’ennesima mandorla! È Beccata a sgranocchiare l’ennesima mandorla!
È che io alla frutta a guscio non resisto, e se poi si parla di mandorle della California @mandorleit è facile indulgere nella loro bontà. 

In realtà il numero perfetto sarebbe 23: #23mandorle (30 g per la precisione), da mangiare come spuntino, per due o tre giorni a settimana. Assunte così sono una fonte preziosa di energia grazie ai tanti nutrienti che contengono:
⁃ proteine vegetali, 6 g per porzione
⁃ vitamine, specialmente vitamina E ma anche vitamine del gruppo B
 ⁃ fibre e acidi grassi essenziali
che ci aiutano a sostenere l’organismo con l’arrivo della nuova stagione.

Un motivo in più per assaggiare questo ingrediente prezioso - io ne ho fatto scorta durante il brunch organizzato @_acasadifra_ che aveva come protagonista proprio le mandorle della California.

E tu come ricarichi naturalmente la tua primavera?

#goodfoodlab #plantbased #springofenergy #acasadifra
Tra i piatti preferiti dei miei bambini ci sono le Tra i piatti preferiti dei miei bambini ci sono le nuggets. Di ceci, croccanti con le patate, a base di tofu, e ovviamente queste - con miglio e fagioli neri. Super sfiziose: qui vanno letteralmente a ruba - e piacciono tanto anche a noi grandi.

Ecco la ricetta:
- 180 g di miglio
- 200 g fagioli neri lessati
- 1 zucchina
- 20 g semi di chia
- 20 g semi di girasole
- 30 g pomodori secchi
- olio extravergine di oliva
- sale e pepe
- 50 g farina di ceci
Cuoci il miglio in abbondante acqua salata per 15 minuti circa. Scola e fai raffreddare. Pulisci la zucchina: taglia la parte verde a cubetti e falli rosolare in padella con un filo di olio extravergine e un pizzico di sale.
Taglia a pezzi la parte interna della zucchina, versala nel boccale del frullatore insieme al miglio e ai pomodori secchi, e frulla per ottenere una crema abbastanza omogenea. Con una forchetta, schiaccia metà dei fagiol neri e versali in una ciotola capiente. Aggiungi l’impasto di miglio e zucchine, i fagioli neri interi, i semi e la farina di ceci, e inizia a impastare con le mani. Aggiungi tanta farina di ceci quanta ne serve per ottenere un impasto compatto. Regola di sale.
Forma le polpette e falle rosolare in padella con poco olio extravergine, poi termina la cottura in forno a 180° per 10 minuti.
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