La stanza della casa che di fatto viviamo di più – e in cui produciamo anche più rifiuti e potenzialmente più spreco – è la cucina. Ed è proprio da qui che è partito il nostro viaggio verso una vita più green, cercando di ridisegnare una cucina senza plastica.
Questo obiettivo, che può sembrare un po’ ambizioso, è in realtà frutto di tanti piccoli passi che coinvolgono diversi aspetti della nostra vita quotidiana, e diverse buone pratiche che nel tempo abbiamo acquisito. A cominciare dalla spesa, passando per la conservazione degli alimenti, l’organizzazione del frigo e della nostra dispensa, fino a coinvolgere gli utensili che usiamo in cucina e persino le pulizie!
>> leggi l’articolo dedicato alla spesa senza plastica
CONSERVARE GLI ALIMENTI
Senza dubbio, il materiale migliore per conservare gli alimenti è il vetro. È sicuro, igienico, inerte e soprattutto… è trasparente! Questo significa che puoi trovare facilmente quello che cerchi – non è cosa da poco quando hai fretta o hai una dispensa piena zeppa di ingredienti.
Io uso tantissimo i vasetti a chiusura ermetica e con tappo a vite, anche riciclati. Per togliere le etichette, basta metterli a bagno in acqua bollente con un po’ di sapone e un cucchiaio di aceto bianco. In questo modo l’etichetta si ammorbidisce ed è più semplice eliminarla del tutto!
>> leggi anche come organizzare la dispensa zero waste
Per quanto riguarda accessori e altri contenitori, bisogna fare attenzione. Quando ci si avvicina a uno stile di vita zero waste si può avere la tentazione di buttar via tutti gli oggetti in plastica per sostituirli con alternative sostenibili. Ma sarebbe un controsenso!
Io ho pochissimi accessori da cucina in plastica: ho regalato alcuni contenitori e portapranzo che non usavo più, mentre continuerò ad usare tutti gli altri utensili finché non sarà il momento di sostituirli.
E ovviamente, quando devo acquistare un oggetto nuovo, scelgo materiali naturali – l’offerta è vastissima!
Tra gli oggetti che apprezzo di più ci sono i contenitori di vetro IKEA con coperchio in bambù: sono funzionali, belli, resistenti e occupano poco spazio perchè si impilano facilmente.
Uno degli oggetti che da tanto tempo non acquisto più – ma che molti ancora utilizzano – è la pellicola per alimenti. Oltre ad essere inquinante (e difficilmente riciclabile) la pellicola in PVC può essere anche periocolosa, se usata in modo scorretto. Il problema maggiore sono gli ftalati, usati per rendere la plastica più flessibile e che tendono a migrare a contatto con i grassi. La legislazione europea ha vietato l’uso degli ftalati, sostituendoli con altre sostanze che sembrerebbero meno nocive… ma perchè consumare un prodotto del genere quando esistono alternative?
Oltre alla pellicola compostabile in mater-bi, io utilizzo molto spesso i beewax wraps, fogli di cotone organico ricoperti di cera d’api. Sono comodissimi, igienici perchè lavabili, durano un sacco e sono perfetti per avvolgere i cibi. Io ci conservo verdura e frutta, formaggi, li uso per coprire piatti e ciotole con gli avanzi e anche per incartare sandwich o merende take away.
I miei preferiti sono i teli BeeBee Wraps – trovi tutto l’assortimento su GreenTribù.
PULIRE LA CUCINA SENZA PLASTICA
Da quando sono mamma faccio molta più attenzione ai detergenti che utilizzo per pulire la nostra casa, soprattutto superfici e oggetti a contatto con gli alimenti. Lo ammetto: non sono una maniaca dell’ordine, ma mi piace che la mia cucina sia sempre ben pulita e che ogni cosa sia al suo posto!
La maggior parte dei detersivi contiene sostanze tossiche. I tensioattivi liberati nell’acqua calda possono provocare allergie e problemi alla pelle, oltre che disturbi alle vie respiratorie per i vapori inalati. Molto meglio scegliere detersivi privi di tensioattivi aggressivi e di fosfati: li trovi completamente biodegradabili e sfusi, e ne esistono anche per lavastoviglie.
A proposito di lavastoviglie: per mantenerla in buon uso, fai un lavaggio a vuoto una volta ogni due mesi aggiungendo un litro di aceto bianco sul fondo.
I detersivi per lavastoviglie sono più aggressivi di quelli per il lavaggio a mano, e spesso contengono cloro. I brillantanti invece contengono tensioattivi che si depositano sulle stoviglie formando uno strato che non si elimina con il solo risciacquo. Invece del brillantante si può aggiungere un cucchiaio di acido citrico nella vaschetta.
In alternativa ai detersivi liquidi, puoi preparare un detersivo fai da te per la lavastoviglie. Ecco cosa serve:
– 3 limoni
– 200 g di sale
– 100 ml di aceto di vino bianco
– 400 ml d’acqua
Taglia i limoni a pezzi, togli i semi e frullali insieme a metà dell’acqua e al sale. Versa tutto in una pentola, aggiungi l’acqua rimanente e l’aceto e porta a bollore. Cuoci per 10 minuti, mescolando, per non far attaccare il composto. Lascia addensare.
Puoi versare il detersivo in un vasetto di vetro, ancora caldo, per creare il sottovuoto e conservarlo fino a 6 mesi.
Usa due cucchiai di detersivo nella vaschetta della lavastoviglie. NON mischiare il detersivo fai da te con i detersivi classici.
Il sapone di Marsiglia è un ottimo prodotto per non inquinare e ridurre gli imballaggi di plastica. Ma bisogna fare molta attenzione alla qualità! In origine, il sapone di Marsiglia era di colore verde, e costituito da tre ingredienti: acqua, olio d’oliva e soda.
A livello industriale è difficile trovare saponi costituiti totalmente da olio d’oliva. E in più, una volta terminata la reazione chimica di saponificazione, possono essere aggiunti altri ingredienti più o meno naturali. Alcuni sono altamente inquinanti, derivati del petrolio, sequestranti come il Tetrasodium EDTA o coloranti come il fosforo. Altre sostanze sono pericolose per la salute, come profumi allergizzanti e conservanti, tra cui la formaldeide.
Come fare? Scegli sempre vero sapone di Marsiglia, senza additivi, e preferibilmente di origine biologica. I miei preferiti? I saponi di Marsiglia La Corvette, della storica azienda La Savonnerie du Midi che produce sapone da oltre 120 anni, secondo l’antica ricetta originale. Sono saponi a base di oli vegetali, privi di additivi chimici, conservanti, coloranti, profumi e grassi animali aggiunti. Puliscono e sgrassano efficacemente superfici, stoviglie e abiti e sono anche bellissimi da vedere! Nello shop di Green Tribù puoi trovare:
– il sapone di Marsiglia La Corvette all’olio di oliva – di un bellissimo colore verde, e caratterizzato da una polvere bianca sulla superficie, frutto di una reazione naturale che scompare completamente quando viene bagnato;
– il sapone di Marsiglia La Corvette bianco – delicato, a base di oli di palma certificati RSPO (Roundtable on Sustainable Oil), provenienti da piantagioni gestite responsabilmente, nel rispetto dell’ambiente e delle culture locali.
Ecco come realizzare un detergente multiuso per le superfici della cucina:
– mezzo litro di acqua
– 2 cucchiai circa di sapone di Marsiglia grattugiato
– olio essenziale di limone
– olio essenziale di tea tree
Porta a ebollizione l’acqua. Toglila dal fuoco, aggiungi il sapone di Marsiglia grattugiato e fallo sciogliere nell’acqua. Lascia raffreddare.
Una volta freddo, aggiungi 10 gocce di olio essenziale di limone e 5 gocce di olio essenziale di tea tree, che profumano il detergente e hanno anche potere igienizzante.
Trasferisci il detergente in un contenitore spray. Puoi usarlo per la pulizia di superfici della cucina e piastrelle.
Quali accessori per pulire?
Oltre a usare detersivi che rispettano la nostra salute e quella del pianeta, per non inquinare è necessario scegliere bene anche gli accessori!
Non mi sono mai piaciute le spugne di plastica usa e getta. Sono fatte di polimeri plastici espansi: sono poco igieniche e sono inquinanti, perchè si deteriorano con l’uso. Poi ho letto uno studio qualche anno fa: si spiegava come le comuni spugne nel lavello abbiano più germi e batteri di un WC e semplicemente ho smesso di comprare anche quelle di cellulosa vegetale!
Le mie alternative preferite sono di legno e fibre vegetali.
– per lavare a mano o sciacquare i piatti prima di metterli in lavastoviglie uso la spazzola lavapiatti con testine completamente compostabili e che possono essere sostituite quando sono consumate. La spazzola è realizzata con fibre naturali di agave messicana e faggi non trattati provenienti da foreste gestite in modo responsabile. È comodissima e ha anche un gancio per poterla appendere e lasciare asciugare, mai più senza!
– per pentole e padelle uso la spazzola naturale in legno di faggio FSC e fibre vegetali. È resistente e ha una impugnatura ergonomica che ne facilita la presa;
– per bottiglie, borracce e vasetti uso la spazzola lunga, che permette una pulizia in profondità. È realizzata in faggio FSC ed è completamente compostabile.
Su Green Tribù trovi anche un kit pulizia della cucina con tutti gli essenziali per iniziare.
Per pulire le superfici della cucina – dalle ante laccate al piano in granito naturale – utilizzo due prodotti che mi ha fatto scoprire Terry di Green Tribù e che trovo a dir poco geniali!
Sono i panni spugna e lo scottex riutilizzabile di Kiss My Kitchen. Li amo! Sono composti entrambe per il 70% da cellulosa e per il 30% da cotone. I panni spugna sono leggermente più spessi, mentre i fogli dello scottex sono un po’ più grandi. E la cosa grandiosa è che sono lavabili nello scomparto superiore della lavastoviglie o in lavatrice a 60°!
Sono utilissimi per una passata veloce al tavolo, o per asciugare il lavandino. Io li uso anche per pulire i vetri! Sono comodi, resistenti e soprattutto permettono di evitare le spugne tradizionali in materiale sintetico e i rotoli usa e getta (Max ne usava tantissimo, e penso che sia uno di quei prodotti che se lo hai a portata di mano, lo consumi in un attimo).
Al momento sto utilizzando una spugna e un foglio di scottex da almeno 2 mesi e sono ancora integri e funzionanti: aspetterò che si consumino e poi li getterò nell’umido perchè sono completamente compostabili.
2 risposte
Ciao, grazie per le info utili per la cucina molto utili, una domanda, che spazzola utilizzi per pulire/spazzolare le verdure?
Grazie, Lilly
Ciao! Utilizzo una spazzola per vegetali in fibra di cocco. Molto comoda!