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Good Food Lab

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19 Marzo 2019

Il vetro in cucina, un materiale prezioso

A volte sembra davvero impossibile evitare la plastica, soprattutto quando si parla di alimenti. Eppure, vivere in modo ecosostenibile non riguarda solo il benessere del pianeta, ma diventa fondamentale anche per la nostra salute ridurre l’utilizzo di oggetti inquinanti – soprattutto in cucina.

Uno dei materiali che indubbiamente preferisco utilizzare è il vetro.
Il mio compagno dice che sono una accumulatrice seriale di vasetti di vetro, e in effetti la prima cosa che potresti notare entrando nella mia cucina è la quantità di contenitori di vetro, di qualunque forma e grandezza.

Mi sono sempre piaciuti: dai portacaramelle un po’ retrò ai grossi vasi da conserva a chiusura ermetica, passando per le bottiglie e i piccoli vasetti riciclati. Lo ammetto, è più forte di me, quando vedo un bel contenitore di vetro non riesco proprio a buttarlo! Devo togliere l’etichetta, lavarlo e trovargli subito un posto nella nostra cucina.

Dopotutto, il vetro è un materiale perfetto per cibi e bevande: è igienico, naturale, sano ed ecosostenibile.

Viene prodotto a partire da sabbia, soda e calcare, tre sostanze minerali – del tutto naturali. È uno dei pochi materiali completamente riciclabili infinite volte. E attenzione: al contrario di molti altri materiali riciclabili, la materia prima che si ottiene dal riciclo ha le stesse caratteristiche e proprietà della materia prima vergine. Meraviglioso!

Il vetro, un materiale tecnicamente perfetto

Sono stata invitata da Vetropack – uno tra i principali produttori europei di vetro per imballaggi – a conoscere da vicino la filiera produttiva del vetro.

Vetropack è una azienda a conduzione familiare con sede in Svizzera, che però opera in tantissimi paesi europei, tra cui l’Italia, con uno stabilimento a Trezzano sul Naviglio.

In Vetropack la produzione del vetro si basa su principi di sostenibilità, attenzione all’ambiente e ai lavoratori, e consapevolezza delle proprie responsabilità sociali.

Sin dagli anni ’70 del secolo scorso Vetropack trasforma una delle migliori caratteristiche del vetro – la sua riciclabilità – in un beneficio per i clienti e per l’ambiente. Il vetro è un materiale naturale e può essere riciclato al 100% senza che la sua qualità ne risenta. Riciclare il vetro è perciò la decisione più giusta, da un punto di vista sia ecologico sia economico!

La fusione del vetro usato richiede un consumo energetico inferiore rispetto alla fusione di materie prime primarie. Maggiore è la percentuale di vetro usato, maggiore è il risparmio energetico realizzato: per ogni 10% di vetro usato si riduce del 3% l’energia utilizzata e del 7% la quantità di emissioni di CO2. Negli ultimi 25 anni, l’industria europea del vetro per contenitori è riuscita a ridurre del 70% le emissioni di CO2 e l’inquinamento da rifiuti attraverso il riciclo e le innovazioni tecnologiche.

E si risparmiano anche risorse! Nel 2009 sono state risparmiate 14,4 milioni di tonnellate di materie prime primarie grazie al riciclo del vetro.

Il vetro è un materiale sano e di qualità, caratterizzato da un ciclo di vita del tutto sostenibile: per questo è importante riciclare il vetro correttamente, una cosa che tutti noi siamo chiamati a fare!

E se non desideriamo buttare gli oggetti che possono avere una seconda vita… ci sono tantissimi modi per poter riutilizzare i contenitori di vetro!

Il vetro in cucina

Da anni ho abbandonato gli oggetti di plastica in cucina, che a contatto con calore e cibi grassi e se riscaldati possono rilasciare sostanze nocive per il nostro organismo, come il bisfenolo A – un pericoloso interferente endocrino di cui ti parlerò prestissimo – e altri veleni come ftalati, formaldeide e DEHA.

Quello che rende il vetro davvero speciale è che si tratta di un materiale inerte e inattaccabile: ha un basso rischio di interazione con il cibo, non assorbe odori, non si macchia, è facile da pulire e sopporta le alte temperature.

Puoi utilizzare il vetro per preparare i cibi – le teglie di vetro borosilicato (o Pyrex) sono resistenti agli sbalzi termici, e sono più comode e più sicure di quelle in alluminio… Tranne quando cadono e si infrangono, piene di pasta al forno… ma questa è un’altra storia! Io le utilizzo praticamente per tutto, e le porto direttamente in tavola perchè sono anche belle da vedere.

vetro in cucina
Teglie di vetro borosilicato. Fonte: IKEA

Soluzioni pratiche ed economiche: sul sito Ikea puoi vedere un ampio assortimento di teglie e contenitori di vetro di varie dimensioni della linea +365. Io le trovo semplici ed eleganti, puoi usarle per la cottura in forno e in più trovi anche i coperchi coordinati in legno di bambù per utilizzarle come contenitori per frigo e dispensa.

Utilizzo il vetro anche per i bambini. Quando sono nati i miei figli, ho acquistato dei biberon in vetro. Certo, negli anni ne abbiamo rotto qualcuno, ma ho sempre preferito evitare le classiche bottiglie in plastica, anche quelle certificate senza BPA. E allo stesso modo, quando hanno iniziato a bere autonomamente, ho dato loro tazze di fibra di bambù e poi il classico bicchiere di vetro.

Il vetro in cucina: la dispensa

Da quando facciamo la spesa in negozi sfusi o altri circuiti senza sprechi, per noi la scelta più pratica e igienica è trasferire e conservare gli ingredienti in grossi barattoli di vetro. Utilizzo il vetro sia per la dispensa che per il frigo: i vasi sono belli da vedere, trovo velocemente tutto quello che mi serve ed è facile verificare le scorte degli ingredienti che usiamo di più.

I vasetti di vetro sono resistenti e belli anche da portare in tavola, e oltre all’originale coperchio in metallo, ultimamente ci sono anche coperchi in vetro, silicone, sughero e legno.
In dispensa, per praticità, utilizzo soprattutto i barattol con chiusura ermetica a gancio. Trovo sia comoda mentre sto cucinando e devo aprire con rapidità un vasetto mentre sto facendo altre quindici cose. In più, li uso anche per la vasocottura: hai mai provato il cous cous cotto in lavastoviglie?

Fonte: Pinterest[/caption]

A seconda della grandezza dei vasi, conservo farine, legumi secchi, frutta a guscio, pasta e altri cereali in chicco, e utilizzo quelli più piccoli per la miriade di spezie, superfood in polvere e semi. Ma i vasi di vetro sono perfetti anche per conservare gli avanzi in frigo: verdure già pronte e riso lessato che preparo per portarmi avanti (hai mai sentito parlare di meal prep?). Ma anche i legumi rimasti dalla lattina che non si può richiudere, il formaggio la cui confezione è stata aperta, il pesto preparato al momento, la cipolla tritata che era troppa, o quell’avanzo che “mamma, ora non ci sta più nel pancino ma lo mangio dopo“.

La mia passione sono i barattoli di vetro usati. Acquistiamo diversi alimenti nei contenitori di vetro – le classiche conserve e marmellate, ma anche legumi già cotti, yogurt, succhi e bevande. Prima di riciclare questi vasi, puoi provare a riusarli nella tua cucina, o per confezionare dei regali homemade, come un preparato per brownies o un po’ di granola!

Per togliere etichette e residui di colla, puoi lasciarli in ammollo per una notte in acqua calda in cui avrai sciolto qualche scaglia di sapone di Marsiglia, oppure con dell’aceto. Se il coperchio è rovinato, in molti casi lo puoi sostituire con coperchi nuovi dello stesso diametro.

Il vetro fuori casa

Grazie alle sue caratteristiche, il vetro è perfetto anche da utilizzare fuori casa, certo con qualche attenzione in più.

Per trasportare l’acqua, utilizziamo da anni la Flaska, una bottiglia di vetro riutilizzabile e programmata mediante la procedura TPS, che cambia la struttura vibrazionale dell’acqua. Si tratta di una bottiglia leggera, comoda e resistente (a prova di bambini!) grazie al suo involucro di gomma o stoffa.

vetro in cucina #mangiozerowaste

La mia schiscetta ecosostenibile, con i barattoli di vetro usati

Mi piace usare i barattoli di vetro anche per portarmi il pranzo in ufficio, o la merenda dei bambini quando facciamo un pic nic. È chiaro che contenitori e sacchetti di plastica sono più leggeri e non rischiano di rompersi, ma le nostre scelte condizionano il mondo attorno a noi…

Per cui ben vengano i contenitori di plastica durevoli, se li hai già a casa. Non fare l’errore di buttarli prima che esauriscano la loro funzione – non fa parte della filosofia zero waste! Utilizza i tuoi contenitori finché non si rompono o non si rovinano, e quando dovrai acquistarne di nuovi, potrei valutare materiali più ecosostenibili.

Filed Under: green life, sostenibilità Tagged With: #mangiozerowaste, ecosostenibilità, meno plastica, zero waste

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Cristina Mauri - Good Food Lab
[#senzazucchero ] sembra incredibile ma si possono [#senzazucchero ] sembra incredibile ma si possono sfornare tantissimi biscotti senza zuccheri aggiunti!

Questi BANANA COOKIES sono tra i nostri preferiti, anche perché si fanno in 5 minuti e con soli tre ingredienti 🙌🏻

E per un’altra ricetta di biscotti deliziosi ti suggerisco di fare un giro sul profilo della mia ospite di oggi, Giorgia @barbiemagicacuoca 🍪 

Per i miei biscotti:
- 2 banane mature
- 100 g di fiocchi d’avena (io preferisco quelli grandi)
- 20 g gocce di cioccolato
- (opzionale) un pizzico di cannella in polvere
Schiaccia le banane con una forchetta. Versa la cannella se la usi, i fiocchi di avena e mescola bene per amalgamare.
Aggiungi le gocce di cioccolato.
Poi forma delle porzioni di impasto grandi come una pallina da golf. Disponi ogni pallina su una teglia coperta da carta forno, schiacciale leggermente e dagli la forma tonda con un coppapasta.
Cuoci in forno caldo a 180º per 15 minuti.

Puoi sostituire le gocce di cioccolato con frutta a guscio tritata grossolanamente o frutta secca come uvette o mirtilli rossi.
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#goodfoodlab #naturalmentedolce #sanamerenda #biscottisani #plantbasef
[#aproladispensaecucino] oggi ho fatto felici i mi [#aproladispensaecucino] oggi ho fatto felici i miei bambini con la PIZZA BIANCA CON LE PATATE! È una ricetta semplice ma deliziosa, e si prepara con ingredienti che - sono sicura - anche tu hai in casa.

Per altre pizze #dadispensa dai un’occhiata ai profili di
Anna @lennesimoblog 
Luisa @tacchiepentole 
Vale @la_cucina_che_vale 

Per la mia pizza bianca:
- 300 g di farina forte (per me la manitoba tipo1 di @molinipivetti )
- 200 g di farina tipo 0
- 8 g lievito di birra fresco o 3 g secco
- 350 g acqua a T ambiente + 25 g
- 10 g di sale
- 1 patata
- rosmarino (o altre erbe aromatiche a piacere)
- olio extra vergine di oliva

Versa le farine in una ciotola. Sciogli il lievito nell’acqua, poi uniscilo alle farine e impasta. 
Fai sciogliere il sale nei 25 g di acqua e dopo 10 minuti uniscili all’impasto. Lavora bene fino a ottenere un composto liscio e molto umido. Versa in una ciotola unta con 1 cucchiaio di olio e fai lievitare in forno spento con la luce accesa fino al raddoppio.
Versa su un piano infarinato e fai 2 giri di pieghe a 3. Poi trasferisci in una teglia e stendi. Lascia lievitare ancora 1 h.
Taglia la patata a fette sottilissime, meglio se con una mandolina. Copri la pizza con le fette di patata, condisci che n 2 cucchiai di olio, sale e rosmarino e cuoci 20 min a 200º in forno già caldo. Sforna e taglia a cubetti.
A me piace aggiungere un pochino di fior si sale e pepe macinato fresco.
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#goodfoodlab #dalladispensa #plantbased #pizzabianca
[#unagiornatavegana ] di giorno fa caldo (oserei d [#unagiornatavegana ] di giorno fa caldo (oserei dire: caldissimo, per questa stagione 🙄) ma la sera arriva il freschetto e un bel piatto caldo fa tanto piacere. Questa è una CREMA DI ZUCCA HOT - non tanto per la  temperatura a cui viene servita, ma per il tocco di piccante che la rende davvero deliziosa.

E se devo preparare un pasto per tutta la famiglia, bambini compresi? No problem: basta fare la base uguale per tutti e aggiungere la pasta di curry rosso soltanto alle porzioni adult only.

Altre ricette vegane sui profili di
Alex @glicerinia
Claudia @vitalmentebio
Franci @undraghettoincucina
Gaia @gaia_thegreenpantry
Jurgita & Filippo @veggiesituation
Stella @stella_bellomo_
Vanessa @vanessa_foodandfamily

Per 4 porzioni di crema di zucca hot:
- una zucca butternut
- 2 carote
- 1 porro
- 1 cucchiaino pasta di curry rosso
- olio extravergine di oliva
- sale e pepe
Per completare
- yogurt di cocco
- coriandolo fresco
- semi di zucca
Pulisci la zucca e tagliala a cubetti. Taglia a tocchetti carote e porro. Versa tutto in una pentola dai bordi alti, copri con acqua o brodo vegetale, aggiungi sale e un cucchiaino di pasta di curry* e cuoci per 25 minuti.
Quando le verdure sono cotte, preleva 1/2 bicchiere di liquido per regolare la consistenza finale della tua crema di zucca. Frulla fino a ottenere una crema omogenea, aggiungendo eventualmente un po' di liquido di cottura tenuto da parte.
Servi la crema di zucca completando con yogurt di cocco, olio extravergine d’oliva, coriandolo fresco e semi di zucca tostati.
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#goodfoodlab #plantbased #cremadizucca #glutenfree #pertuttalafamiglia #buonoechefabene
[#senzazucchero ] questa bella giornata di sole fa [#senzazucchero ] questa bella giornata di sole fa venir voglia di primavera. Sono arrivate le prime fragole italiane e noi non abbiamo resistito: sono andate a completare una merenda coccolosa, il RISOLATTE. Ovviamente, senza zuccheri aggiunti!

E se cerchi un'altra coccola, fai un giro sul profilo di Gaia @parolevellutate che ha preparato una merenda senza zuccheri aggiunti ma di una dolcezza infinita. 

Per 3/4 vasetti di risolatte:
- 100 g di riso tondo Originario
- 400 g di latte di riso e cocco (o altro latte vegetale) + altri 50 g
- 50 ml di acqua
- ½ bacca di vaniglia
Versa in una pentola dal fondo spesso il riso, i 400 g di latte vegetale, l'acqua e la bacca di vaniglia. Cuoci a fuoco lento, per circa 20 minuti, finché il riso è cotto, aggiungendo qualche cucchiaio di acqua se dovesse asciugarsi troppo.
Lascia intiepidire, togli la vaniglia, aggiungi il latte vegetale rimanente e mescola.
Servi il risolatte tiepido o freddo. Io ho aggiunto burro di nocciola, frutta e chips di cocco.
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#goodfoodlab #plantbased #naturalmentedolce
[#apranzounpaninovegano ] colore e sapore oggi per [#apranzounpaninovegano ] colore e sapore oggi per questo MADRAS BURGER, ispirato alle note speziate della curcuma indiana.

Ma ci sono tantissimi altri #paninivegani che aspettano di essere scoperti sui profili di
Martina @martina.vegancucinafelice 
Alessandra @alle_veggie 
Irina @irina_grigorii 
Michi @run_veg 
Elena @laschiaccianoci 
Jurgita e Filippo @veggiesituation 
Veronica @alegallybrunette 
e questo mese la nostra ospite speciale è MariaElisa @arcobalenoincucina7 

Per 4 Madras burger:
- 1 piccolo cavolfiore (200g circa)
- 150 g di basmati lessato
- 1 cucchiaino di curcuma di Madras @tuttelespeziedelmondo 
- 50 g di anacardi
- 1 cucchiaio di farina di cocco (super consigliata!)
- 1 cipolla bianca
- pepe nero e sale
- olio extra vergine di oliva
- coriandolo fresco
Trita la cipolla e versala in una padella con 1 cucchiaio di olio. Falla appassire finché non diventa traslucida, aggiungi la curcuma e un cucchiaio di acqua. Pulisci il cavolfiore, dividilo a cimette e aggiungilo nella pentola. Cuoci a fuoco lento per 6/7 minuti, facendo asciugare l’eventuale liquido. Spegni, regola di sale, aggiungi pepe nero e lascia intiepidire.
Frulla gli anacardi. Versa il riso in una ciotola, unisci il cavolfiore cotto, gli anacardi frullati, la farina di cocco e mescola con una forchetta, schiacciando grossolanamente gli ingredienti per compattarli.
Forna i burger e cuocili su una padella calda con poco olio.

Io ho assemblato il panino con mayo vegana, spinacino, il burger e nastri di carote conditi con aceto e sesamo.
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#goodfoodlab #plantbased #paninovegano
[#aproladispensaecucino ] questa PASTA DELLA DISPE [#aproladispensaecucino ] questa PASTA DELLA DISPENSA è una di quelle ricette da “minimo mezzo, massimo risultato” in tutti i sensi: si prepara in un attimo, giusto il tempo di cottura della pasta, e con ingredienti che hai in dispensa. Pomodori secchi, olive, noci, pistacchi: un modo super gustoso per finire tutti i rimasugli!

Se vuoi leggere la storia di questa pasta, leggi l’articolo su GoodFoodLab.
E per altre #ricetteeconomiche visita i profili di
Anna @lennesimoblog 
Luisa @tacchiepentole 
Valentina @la_cucina_che_vale 

Per due piatti, vi servono:
- 160 g di pasta integrale
- due cucchiai di pomodori secchi
- un cucchiaio di olive taggiasche o leccino denocciolate
- due cucchiai di mandorle
- un cucchiaio di pistacchi
- olio extravergine di oliva
- sale
- timo fresco
Ammolla i pomodori secchi per 5 minuti jn acqua tiepida. 
Porta a ebollizione abbondante acqua salata e butta la pasta. Mentre cuoce (senza fuoco, naturalmente!) riunisci i pomodori secchi scolati, le mandorle, le olive e i pistacchi e tritali al coltello, pestali nel mortaio o semplicemente tritali in un mixer. Aggiungi olio e forma una crema morbida.
Scola la pasta conservando qualche cucchiaio di acqua di cottura e condiscila con il sugo preparato. Puoi completare a piacere con scorza di limone bio.
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#goodfoodlab #plantbased #dalladispensa #pastalover #cucinanaturale #zerowastefood
[#unagiornatavegana ] tra le mie verdure preferite [#unagiornatavegana ] tra le mie verdure preferite ci sono le cime di rapa. Per farle mangiare anche ai bimbi, oggi le ho messe negli GNOCCHETTI VERDI, un piatto facilissimo da fare (e di solito anche divertente, se ho attorno Leo e Ludo).

Per altre #ricettevegane, visita i profili di:
Alex @glicerinia 
Claudia @vitalmentebio
Franci @undraghettoincucina
Gaia @gaia_thegreenpantry 
Jurgita + Filippo @veggiesituation 
Stella @stella_bellomo_ 
Vanessa @vanessa_foodandfamily 

Per i miei gnocchetti:
- 1 kg di patate
- 350 g di cime di rapa (o spinaci, o altra verdura a foglia verde)
- 500 g di farina 0
- sale
Lessare le patate in acqua bollente. Nel frattempo, lessare anche le cime di rapa . Scolare e lasciar raffreddare. Strizzare le cime di rapa per far colare l’acqua in eccesso.
Schiacciare le patate e tritare le cime, poi mescolarli in una ciotola. Assaggiare e regolate di sale.
A questo punto, aggiungere la farina poco alla volta e impastare fino a ottenere un panetto sodo.
Lavorare l’impasto su un piano di lavoro infarinato. Formare dei cilindri, poi ricavare gli gnocchetti tagliandoli con un coltello.
Cuociono in acqua bollente salata in un minuto.
Si possono congelare.

Io li ho conditi con un filo d’olio di semi di lino, mandorle a lamelle e pomodori secchi.
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#goodfoodlab #plantbased #buonoechefabene #gnocchetti #gnocchiverdi #distagione
[#senzazucchero ] perché la frutta contiene tutti [#senzazucchero ] perché la frutta contiene tutti gli zuccheri di cui abbiamo bisogno, anche per preparare una merenda golosisssssssima come questa torre di PANCAKES COCCO E ARANCIA 🍊 

Sai quando girare i pancakes per avere una cottura perfetta? Appena vedi scoppiare le bollicine sulla superficie, usa una paletta, gira il pancake e cuoci per un altro minuto sull’altro lato!

E la frutta è la protagonista anche della super merenda della mia amica e ospite di oggi Mary Sol @marysol_life - vai a fare un giro sul suo profilo perchè ha fatto una delle mie merende preferite di sempre!

Per i miei pancakes:
- 100 g di farina
- 35 g di cocco
- 1/2 banana
- 1 cucchiaino di lievito in polvere
- 150 g di latte veg (per noi avena senza zuccheri)
- 1 arancia bio
- 1 cucchiaino di amido di mais
- vaniglia
In un frullatore versa farina e cocco grattugiato e avvia per qualche secondo. Aggiungi il lievito, un pizzico di sale, la scorza dell’arancia, 1/2 banana e il latte e frulla per ottenere l’impasto.
Cuoci i pancakes, una cucchiaiata alla volta, su una padella antiaderente leggermente unta di olio.
Per la salsa: taglia l’arancia a metà e pela al vivo gli spicchi incidendone i bordi con un coltellino affilato. Spremi le due mezze arance. Scalda il succo ottenuto in un padellino con un pizzico di vaniglia. Sciogli l’amido di mais in poca acqua e aggiungilo al succo, poi mescola con una frusta facendo sobbollire qualche minuto.

Servi i pancakes con la salsa preparata, gli spicchi d’arancia e chips di cocco.
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#goodfoodlab #plantbased #sanamerenda #naturalmentedolce #dolcenaturale #senzazuccheriaggiunti
[#riciclocreativo con @cortilia.it ] uno dei nostr [#riciclocreativo con @cortilia.it ] uno dei nostri animali preferiti è il panda 🐼 
Sarà che è il simbolo storico del WWF, sarà che ha un muso così buffo, con quelle macchie sugli occhi che sembrano una maschera di Carnevale!

Ecco perché è finito sulla nostra PIGNATTA, un modo carino per divertirci in questi giorni nonostante divieti e restrizioni. 

Hai mai realizzato una pignatta? È facilissimo, ti basteranno
- dei vecchi giornali 
- un palloncino (in lattice naturale, miraccomando)
- colla vinilica
- e tanta fantasia!

Scopri sul profilo IG @cortilia.it  il video con tutti i passaggi.

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#goodfoodlab #craftsforkids #pignatta #riduciriusaricicla
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