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Impatto digitale: 5 modi per ridurlo

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L’inquinamento di internet è un argomento spesso trascurato quando si parla di sostenibilità ambientale. Mentre azioni come ridurre l’uso di plastica monouso, scegliere mezzi di trasporto a basse emissioni e fare acquisti consapevoli sono comunemente promosse, raramente consideriamo l’impatto digitale delle nostre attività. E al contrario, dovremmo: Internet, infatti, è diventato un significativo contributore alle emissioni di CO2 globali.

È vero: la digitalizzazione offre vantaggi rispetto ai metodi tradizionali – basti pensare a come una semplice riunione virtuale riduca i viaggi di tutte le persone che vi partecipano, e che invece di andare in ufficio si collegano direttamente da casa. Tuttavia, le nostre attività digitali hanno comunque un impatto ambientale. Si calcola che circa il 2% dell’emissioni di CO2 globali siano generate dall’industria delle telecomunicazioni. Questo include sia la parte relativa alla produzione fisica degli hardware (computer, smartphone, servers, etc) sia la parte relativa all’energia utilizzata, per esempio per ricaricare/utilizzare i nostri dispositivi, ma anche quella utilizzata per alimentare i data center che custodiscono i nostri dati online.

L’impatto invisibile della rete

Molti pensano che le attività online, come inviare email o guardare film in streaming, non abbiano un impatto fisico. Tuttavia, tutti questi dati sono archiviati in server che richiedono molta energia per funzionare e per mantenere condizioni ottimali di temperatura e umidità. E con la crescente digitalizzazione e la diffusione di questi servizi, la domanda di energia continua ad aumentare.

La buona notizia è che molte grandi aziende tecnologiche, come Google, Facebook e Apple, stanno investendo in fonti di energia rinnovabile per alimentare i loro data center e ridurre l’inquinamento di questo settore. Tuttavia, c’è ancora molto da fare, e anche noi possiamo contribuire riducendo il nostro impatto digitale.

Sai valutare l’impatto digitale della tua corrispondenza?

Inviare email è una delle attività digitali più comuni, ma ha un impatto ambientale significativo che spesso passa inosservato. Ogni email inviata genera emissioni di CO2, anche se in quantità apparentemente minime. Si stima che una singola email standard senza allegati produca circa 4 grammi di CO2. Quando si considera il volume di email inviate quotidianamente a livello globale, l’impatto diventa considerevole. Email con allegati di grandi dimensioni o inviate a molteplici destinatari possono generare emissioni ancora più elevate.

Inoltre, le nostre email sono archiviate in server che necessitano di energia per funzionare e per mantenere condizioni ottimali di temperatura e umidità. L’accumulo di email nei server richiede spazio di archiviazione. Più spazio è necessario, maggiore è il numero di server richiesti, e i data center che ospitano questi server operano 24/7, consumando grandi quantità di energia elettrica. E naturalmente, questo consumo energetico contribuisce ulteriormente alle emissioni di CO2, soprattutto se l’energia proviene da fonti non rinnovabili.

L’impatto digitale del tuo sito web

Se come me hai una attività online, e quindi un sito web, potresti valutare di diminuire il suo impatto digitale in poche, semplici mosse. Per esempio, scegliere un server green può fare una grande differenza.

Preferisci provider che utilizzano energie rinnovabili per alimentare i loro sistemi o che compensano le emissioni acquistando crediti da enti certificati, che investono in progetti green come la riforestazione e la protezione degli ecosistemi. Sono molto fiera di poter dire che da qualche settimana il mio sito è diventato 100% green! Ho infatti deciso di spostare il mio server su GreenGeeks*, che compensa le emissioni generate dai suoi server acquistando tre volte il valore delle stesse in crediti per la compensazione.

Se ti interessa sapere come funziona GreenGeeks, ti lascio qui il link per scoprire i loro servizi e i loro piani di hosting*.

5 modi per ridurre il nostro impatto digitale

  1. Cancella file e dati che non ti servono
    Il tuo mantra è “libera spazio”, ovunque, come faresti in una casa in cui hai accumulato volantini e documenti che probabilmente non ti servono o di cui addirittura non conosci il contenuto. Mantenere solo ciò che è essenziale aiuta a ridurre l’energia richiesta per l’archiviazione.
    Per cui, cancella files, foto e video dai tuoi dispositivi e nel cloud. Puoi cominciare eliminando le versioni non definitive dei documenti di lavoro, o tutte le foto che hai scattato (e scartato) prima di scegliere quella giusta. Per il mio lavoro, produco davvero tantissime fotografie ma cerco di cancellare sempre video e foto sbagliati o che contengono errori o che so non mi serviranno.
  2. Disiscriviti dalle newsletter inutili
    Le email non necessarie non solo intasano la tua casella di posta, ma ogni invio contribuisce alle emissioni di CO2. E in più, una casella di posta piena di mail poco utili, non ti permette di trovare facilmente quelle che ti servono! Negli anni, ho accumulato iscrizioni a decine e decine di newsletter: per acquisti fatti in passato, per argomenti che mi interessavano un tempo, o anche semplicemente per ottenere dei freebies. Piano piano, quando mi accorgo che non apro quella newsletter da tempo, faccio unsubscrive (per legge dovresti poterlo fare in qualunque momento). E anche tra le newsletter che mi interessano, mi segno degli appunti importanti oppure salvo la mail in locale e poi la elimino dal mio server di posta.
  3. Spegni sempre i dispositivi inutilizzati
    Questo dovrebbe essere un consiglio universale: come spegni la luce in una stanza in cui non c’è nessuno, spegni sempre i dispositivi quando non li usi e scollega i caricabatterie per evitare sprechi di energia. Preferisci dispositivi a basso consumo energetico come smartphone e tablet, piuttosto che un computer fisso.
  4. Estendi la vita dei tuoi dispositivi
    Come faresti per un abito o degli utensili da cucina, usa i tuoi dispositivi il più a lungo possibile ed evita di acquistare apparecchi inutili o addirittura doppi. Quando non ti servono più, puoi rivendere smartphone e laptop, o se non sono più utilizzabili, riciclali correttamente per recuperare materiali preziosi e ridurre l’impatto ambientale.
  5. Utilizza energia rinnovabile
    Ecco un altro suggerimento universale – uno dei primi passi che dovremmo fare tutti per diminuire il nostro impatto in generale: passa a fornitori di energia rinnovabile. Questo piccolo cambiamento può avere un grande impatto sull’ambiente.

Azioni per un futuro digitale sostenibile

Oltre a questi consigli “di base”, ci sono altre strategie che puoi adottare per ridurre ulteriormente il tuo impatto digitale:

  1. Ottimizza le tue ricerche online
    Utilizza motori di ricerca ecologici come Ecosia, che piantano alberi con i proventi delle ricerche, o preferisci strumenti di ricerca che riducono il consumo energetico.
  2. Riduci lo streaming ad alta risoluzione
    Lo streaming di video in alta definizione consuma molta più energia rispetto a risoluzioni standard. Riduci la qualità dello streaming quando possibile, specialmente su dispositivi mobili.
  3. Utilizza software di risparmio energetico
    Installa applicazioni che aiutano a ridurre il consumo energetico dei tuoi dispositivi, ottimizzando l’uso della batteria e gestendo le risorse in modo più efficiente.
  4. Favorisci l’archiviazione locale
    Conserva i file di uso frequente sul tuo dispositivo anziché nel cloud. Questo riduce il numero di accessi ai server remoti, diminuendo il consumo energetico.
  5. Partecipa a iniziative di riciclo
    Supporta e partecipa a programmi di riciclo per dispositivi elettronici, assicurandoti che i materiali vengano riutilizzati in modo sostenibile.

Essere consapevoli dell’inquinamento digitale e adottare pratiche mirate per ridurlo può fare una grande differenza. Ogni piccolo passo contribuisce a un futuro più sostenibile, anche nel mondo virtuale. Implementando queste strategie, puoi minimizzare il tuo impatto ambientale e promuovere un uso più responsabile della tecnologia.

A presto!

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