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Good Food Lab

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26 Aprile 2015

Pioggia e laugenbrot

Trovo che i weekend di pioggia siano perfetti per le lunghe lievitazioni. Cosa c’è di meglio che rintanarsi in cucina e seguire i rituali dei rinfreschi, tuffare le mani nella farina e poi nell’impasto umido, accarezzarlo e sentire che tra le proprie mani quel mucchio di acqua e polveri prende consistenza?  A pensarci bene, per me ogni condizione fisica, mentale e meteorologica è adatta alla panificazione… ma quando fuori è grigio e umido, farsi avvolgere dal profumo del pane è una coccola più che meritata.

Questi panini, poi, sono davvero deliziosi, e vale la pena provarli. Sono tipici di un’area geografica che comprende Svizzera, Baviera e Sud Tirolo, dove cambiano nome e forma, ma la ricetta di base resta pressochè immutata: nel Canton Ticino si chiamano sinserli, simili a piccole baguette brune, mentre nei paesi di lingua tedesca prendono il nome di laugenbrot, o di bretzel se confezionati a forma di nodo.

EXP_laugenbrot-10

In casa nostra i bretzel sono sempre molto amati, e generalmente non sopravvivono troppo tempo fuori dal forno. Ma oggi avevo voglia di panini e non di nodi, e credo che questi piccoli palloncini avranno lo stesso destino dei loro cugini bavaresi. Adoro quel colore brunito, dato da una brevissima bollitura in acqua, sale e bicarbonato prima della cottura in forno: si forma una sottile crosticina arricchita da sale grosso o – in questo caso –  dalla croccantezza di vari semi come lino, sesamo, papavero e cumino.

EXP_laugenbrot-11

Sono una merenda sana e gustosa, arricchiti con un po’ di marmellata o farciti con del formaggio per una versione salata. Tanto buoni, che Leo li ha apprezzati così come sono, appena usciti dal forno e lasciati giusto giusto intiepidire!

EXP_laugenbrot-08

 

Laugenbrot a lievitazione naturale (per circa 15 panini)

130 gr di pasta madre rinfrescata e attiva
180 gr di acqua
400 gr di farina 0
1 cucchiaino di malto di riso
50 gr di burro
8 gr di sale

Per la cottura:
2 lt di acqua
100 gr di bicarbonato
20 gr di sale

Per completare:
fleur de sel
semi di sesamo e di papavero

Sciogli la pasta madre nell’acqua, poi aggiungi il malto e mescola bene.

Unisci la farina e comincia ad impastare (a mano o nella planetaria, con gancio e a velocità 1). Infine incorpora pian piano il burro a cubetti e il sale. Deve risultare un impasto omogeneo e lucido.

Forma una palla e metti l’impasto in una ciotola, coperto dalla pellicola: deve riposare un paio d’ore a temperatura ambiente e fino a 8 ore in frigorifero. Puoi impastare la sera e mettere a lievitare tutta la notte (vedi tabella).

Terminato il riposo, prendi l’impasto, rovescialo su una spianatoia leggermente infarinata e dividilo in porzioni di 40-50 gr l’uno. Poi forma i panini: per ottenere un bel panino tondo, puoi seguire il metodo di Piero che trovi spiegato in modo impeccabile qui: formatura dei panini

Lascia riposare i panini per circa 2 ore, coperti dalla pellicola o da un canovaccio leggero: devono raddoppiare di volume.

Prepara la soluzione mettendo a freddo acqua, sale e bicarbonato in una pentola capiente, e portando a bollore. Tuffa delicatamente pochi panini alla volta e cuocili per circa 30 secondi, poi scolali con l’aiuto di una schiumarola e appoggiali su un canovaccio ad asciugare. Puoi decorare i panini finchè la superficie è ancora umida, in modo che sale e semi aderiscano bene.

Una volta asciutti, pratica due tagli non troppo profondi con un coltello affilato o con una lametta, e inforna a 190º per una ventina di minuti.

tab_laugenbrot_ln

 

(Anche il metodo della “tabella riassuntiva” è frutto degli insegnamenti di ZioPiero… Un vulcano di idee, e tutte ottime!)

 

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Filed Under: dolci Tagged With: lievitazione naturale, merenda, pane, vegetariano

Reader Interactions

Comments

  1. Loziopiero says

    28 Aprile 2015 at 17:04

    Ma che belli questi panini!
    E belle anche le foto!
    Complimenti!!!
    E, ovviamente, grazie per la citazione! ;)

    Rispondi
    • cristina says

      28 Aprile 2015 at 17:29

      Grazie a te, fonte di quotidiana ispirazione!!

      Rispondi
  2. Elix says

    1 Maggio 2015 at 18:41

    sono bellissimi! non mi verranno mai così belli… ma secondo te posso usare il lievito di birra invece che il lievito madre, che non ce l’ho? grazie

    Rispondi
    • cristina says

      10 Maggio 2015 at 14:28

      Vedrai che invece usciranno perfetti! Puoi usare il lievito di birra fresco (un cubetto per 500gr di farina). Ti suggerisco di aumentare un po’ la dose di liquido (il lievito madre è composto per 1/3 da acqua), ricordandoti di conservarne un po’ per sciogliere il sale e aggiungerlo alla fine. E ovviamente i tempi di lievitazione saranno molto più brevi: credo potresti impastare direttamente il mattino, lasciar riposare 2-3 ore e poi formare i panini e cuocerli. Fammi sapere come va!

      Rispondi
  3. Janeen says

    15 Giugno 2015 at 11:36

    Heya! I’m at work browsing your blog from my new iphone 4!
    Just wanted to say I love reading through your blog and look
    forward to all your posts! Keep up the excellent work!

    Rispondi
    • cristina says

      16 Giugno 2015 at 15:39

      Thank you sooo much Janeen. I’m preparing the English version of the site, so stay tuned :-)

      Rispondi
    • Lais says

      12 Luglio 2015 at 11:06

      Ciao, ogni farina ha una disreva capacite0 di assorbimento dell’acqua quindi puf2 essere necessario aumentare o diminuire le quantite0, comunque nella pasta madre non occorre essere precisi nelle dosi. Grazie mille :)ALe

      Rispondi
      • cristina says

        12 Luglio 2015 at 11:22

        Grazie a te per questa preziosa precisazione, Ale!

        Rispondi
  4. Elisa says

    7 Dicembre 2016 at 0:20

    ciao. al posto del malto di riso posso usare il malto diastatico?
    grazie

    Rispondi
    • cristina says

      7 Dicembre 2016 at 18:31

      Certo Elisa! Di solito si usa in proporzione 1:100 sulla farina, quindi io ne metterei 4-5 gr per i 400 gr di farina usata nella ricetta. Fammi apere :-€

      Rispondi

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Cristina Mauri - GREEN FOOD 🌱
Oggi è #worldveganday 🌱 Ho smesso di mangiare Oggi è #worldveganday 🌱

Ho smesso di mangiare carne tantissimo tempo fa, e da 4 anni la mia dieta è prevalentemente plant based. E se da una parte vorrei averlo fatto prima, dall’altra sono grata per questo percorso. Che è tutto fuorché noioso!

Mangiare (più) vegetale è un modo stupendo per diminuire il proprio impatto sull’ambiente, per esercitare empatia e compassione, fa bene alla propria salute, è semplice ed è estremamente gustoso.

Non penso mai a “che cosa ho rinunciato”, perché il mio piatto è sempre pieno di meravigliosi colori e sapori. Per questo cerco di ispirarti a fare lo stesso, un pasto alla volta. 

Cosa ti spinge a mangiare (più) vegetale? O al contrario, cosa te lo impedisce? Parliamone ☺️ 

[Se vuoi provare a rendere più “semplicemente green” la tua alimentazione, tra qualche giorno ci sarà una piccola novità!]
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#goodfoodlab #semplicementegreen #buonoechefabene #plantbased #cucinasostenibile #cucinavegetale
Le zucche non sono tutte uguali: cambia forma, gra Le zucche non sono tutte uguali: cambia forma, grandezza, colore... e anche sapore e consistenza della polpa.

Una delle mie preferite in assoluto è la delica, con buccia verde scuro e polpa compatta, soda e asciutta, e un sapore pieno e deciso. Io la cuocio intera, nel forno - un modo facilissimo e senza sprechi!

Su @cortilia.it trovi tantissime varietà di zucca, e tanti suggerimenti per utilizzarle al meglio - tra cui le ricette di Alex @glicerinia e Stella @stella_bellomo_

E con il codice GOODFOODLAB10 hai 10€ di sconto su una spesa di almeno 49€.

Io ho preparato un buonissimo orzotto:
- 250 g di orzo perlato
- 1/2 cipolla
- 400 g circa di zucca delica cotta al forno
- 100 g di crema di cocco
- brodo vegetale
- olio extravergine di oliva
- sale e pepe
per la gremolada:
- prezzemolo fresco
- un limone bio
- pistacchi tostati
Scalda due cucchiaio di olio extravergine con la cipolla tritata. Versa l’orzo e fallo tostare un paio di minuti, poi unisci un mestolo di brodo. Lascia assorbire e continua la cottura aggiungendo un mestolo di brodo alla volta, come con un risotto. 
Nel frattempo frulla la polpa della zucca cotta (compresa la buccia) aggiungendo se serve qualche cucchiaio di brodo. Unisci la polpa frullata all’orzotto qualche minuto prima della fine della cottura. Una volta pronto, unisci anche la crema di cocco, regola di sale e lascia mantecare a fuoco spento.
Per la gremolada, trita finemente il prezzemolo e aggiungi la scorza di limone grattugiata.
Servi l’orzotto con un cucchiaio extra di crema di cocco, la gremolada e pistacchi tostati tritati.
.
.
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#goodfoodlab #cortilia #lacampagnaacasatua #plantbased #buonoechefabene #semplicementegreen
[in collaborazione con @almaverdebio_official ] Og [in collaborazione con @almaverdebio_official ]
Oggi gnocchi... ma green: una ricetta facilissima, con pochi ingredienti e che accontenta tutta la famiglia (anche chi fa fatica a mangiare le verdure)

Per prepararli ho usato le cimette di broccoli di Almaverde Bio, accuratamente selezionate, lavorate e surgelate singolarmente per dosare il prodotto ed evitare sprechi. E la confezione è compostabile, un motivo in più per amarle!

Ecco la ricetta:
Per GLI GNOCCHI
- 500 g cimette di broccoli
- 1 patata lessata
- 300 g farina + altra (circa 50 g) se l’impasto è troppo umido
Per il condimento:
- 50 g pinoli
- 50 g di nocciole tritate grossolanamente
- 2 cucchiai di olio extravergine
Per completare:
- panna/crema vegetale (senza zucchero)
- peperone crusco (opzionale)
- scorza di limone

Fai lessare i broccoli per circa 5 minuti. Scolali bene.
In una ciotola capiente versa le farine setacciate. Con uno schiaccia-patate pressa la patata lessata e i broccoli direttamente sopra la farina. Fai attenzione: se i broccoli faranno acqua, strizzali a parte e poi spostati sopra l’impasto.
Aggiungi una macinata di pepe e due pizzichi di sale, e impasta il tutto con le mani fino ad ottenere un composto omogeneo e morbido. Se necessario aggiungi altra farina.
Preleva poco impasto alla volta e fallo rotolare sul piano infarinato con le mani formando dei serpentelli. Taglia a pezzetti di 2-3 centimetri e metti da parte.
Per il condimento, in una pentola antiaderente versa 5 cucchiai di olio extravergine. Fai scaldare e aggiungi i pinoli e le nocciole, tosta per qualche minuto e togli dal fuoco. Unisci quindi la paprika e mescola bene.
Cuoci gli gnocchi in abbondante acqua salata, pochi alla volta, e facendo attenzione che non si attacchino. Quando vengono a galla sono pronti.
Condiscili con l’olio di pinoli e nocciole. Completa con il peperone crusco spezzettato e la scorza di limone.
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#goodfoodlab #almaverdebio #plantbased #semplicementegreen #buonoechefabene #cucinanaturale
Le mele sono state raccolte, la vendemmia è concl Le mele sono state raccolte, la vendemmia è conclusa e io ho volteggiato tra le vigne con un buon bicchiere di Traminer: è tempo di Törggelen!

Questo è il momento giusto per godersi l’autunno altoatesino, tra passeggiate in mezzo al foliage e soste nei Buschenschänken, le osterie contadine. 

Ecco qualche consiglio per un turismo slow e sostenibile.

Scegli Gallo Rosso: @roter.hahn_gallo.rosso è il marchio creato nel 1998 dall’Unione Agricoltori Sudtirolesi, e che riunisce oltre 1600 agriturismi e masi, garantendo una elevata qualità dell’offerta.

Alloggiare in un maso significa vivere nella natura e a contatto con il mondo contadino, sostenendone l’attività e assicurando uno sviluppo sostenibile della sua cultura!

I miei preferiti:
- St.Quirinus (Caldaro) @st.quirinus_bioweingut maso biodinamico con un panorama invidiabile. La colazione è una chicca! Noi abbiamo dormito in uno dei 4 appartamenti disponibili, tutti super confortevoli, abbiamo fatto tour di cantina e vigne e abbiamo pranzato con la famiglia. Da non perdere: visita guidata con degustazione di vini bio di produzione propria
- Planitzer (frazione Glen) maso circondato dai vigneti. Nelle due stube si possono gustare piatti deliziosi della cucina contadina. Da non perdere: minestra di zucca, canederli al formaggio, sauerkraut

Cosa vedere:
- centro storico di Caldaro, davvero suggestivo e ricco di charme
- lago di Caldaro, circondato da vigne e meleti, ma anche qualche olivo. È il più grande lago dell’Alto Adige ed è riserva naturale
- funicolare al Passo della Mendola, per un panorama spettacolare
- sentiero della Pace, con 7 punti di meditazione: misura, intelligenza, giustizia, fede, speranza, coraggio e amore.

Food & wine:
- @manincor.wine tenuta a Caldaro con una storia di oltre 400 anni, nel pieno rispetto della natura; producono vini quanto più naturali possibili, tutti certificati biodinamici
- @elena.walch cantina storica e bistrot in giardino a Traminer +  Gutsschenke presso Castel Ringberg; impegno nella produzione sostenibile e nella tutela del paesaggio culturale
- terrazza sul lago con vista pazzesca, e schlutzkrapfen buonissimi da @seehofkeller
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#goodfoodlab #viaggiaregreen
Cosa c’è di più autunnale di un buon risotto a Cosa c’è di più autunnale di un buon risotto alla zucca, 100% vegetale?

Io lo preparo così:
- 320 g di riso Carnaroli
- 1lt di brodo vegetale (ancora meglio se fatto con bucce e scarti)
- 250 g di zucca Delica pulita cruda, tagliata a cubetti
- 25 g di olio extravergine di oliva
- 1 piccola cipolla
- timo fresco
- 1/2 cucchiaino di cannella in polvere

Porta a ebollizione il brodo vegetale, versa 2/3 della zucca a cubetti e cuocila per 5 minuti. Nel frattempo, in una casseruola scalda 2 cucchiai di olio e fai soffriggere la cipolla tritata finemente per un minuto. Scola la zucca con una schiumarola e versala nella casseruola. Lascia insaporire 5 minuti, poi frulla il tutto.
Tosta il riso a secco a fiamma alta in un'altra casseruola. Mescola di tanto in tanto per non farlo attaccare al fondo.
Quando il riso è ben caldo, versa un mestolo di brodo e mescola. Appena il riso comincia ad asciugarsi, aggiungi un altro mestolo di brodo bollente: prosegui così fino a 5 minuti dalla fine cottura. A questo punto, aggiungi la crema di zucca e i cubetti di zucca cruda. Prosegui la cottura. Spegni il fuoco e fai mantecare con due cucchiai di olio extravergine di oliva.
Servi ben caldo con timo fresco.
.
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#goodfoodlab #plantbased #autunnonelpiatto #dispensavegetale #distagioneinstagione #distagione
Sono sempre entusiasta delle ricette one pot, e qu Sono sempre entusiasta delle ricette one pot, e questa pasta e cocozza napoletana non fa eccezione: è semplicissima da fare, e grazie alla cottura nel condimento la pasta risulta super cremosa e gustosissima. 

Ecco come prepararla: 
- 500 gr di zucca
- 200 g di pasta corta
- 4 cucchiai di olio extravergine
- 2 spicchi d’aglio
- 1 mazzetto abbondante di prezzemolo fresco
- 1 peperoncino rosso piccante (facoltativo)
- una macinata di pepe nero
- sale
Taglia la zucca a dadini. Sbuccia l’aglio e mettilo in una pentola con 4 cucchiai di olio e un peperoncino tagliato a metà.
Quando l’aglio inizia a soffriggere, aggiungi la zucca tagliata a cubetti e lascia rosolare qualche minuto, mescolando.
Togli l’aglio, aggiungi 200 ml di acqua e cuoci con il coperchio a fuoco lento per 15 minuti. Quando è cotta e morbida, schiacciala leggermente con un mestolo o una forchetta.
Aggiungi altri 200 g di acqua e quando torna a bollore, butta la pasta nel condimento. Porta a cottura, mescolando, e aggiungendo altra acqua se necessario.
Servi la pasta e cocozza calda con un filo d’olio a crudo, abbondante prezzemolo fresco tritato e pepe.

#goodfoodlab #plantbased #dispensavegetale #ricettadadispensa #distagione #buonoechefabene #onepotmeal
Qui ci aspetta un weekend di pioggia: noi ci cocco Qui ci aspetta un weekend di pioggia: noi ci coccoliamo con qualche piatto comfort come questo dhal di lenticchie, una delle ricette preferite da tutta la famiglia che trovi nel mio libro Semplicemente Green per @red_edizioni

Come tutte le ricette del libro, anche questa è una ricetta "modulare", adattabile ai gusti di tutta la famiglia. Quindi, se per i bimbi lo preparo in versione easy, per noi è arricchito dal tadka, un soffritto speziato gustosissimo.

Come lo preparo? Trito finemente la cipolla e l'aglio, grattugio lo zenzero spelato e riunisco il tutto in un pentolino con 3 cucchiai di olio extravergine di oliva. Cuocio a fuoco lento finché la cipolla risulta lucida e morbida. Aggiungo peperoncino, curry e un pizzico di sale. Dopo un minuto, aggiungo la passata di pomodoro e proseguo la cottura per altri 5 minuti.
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#goodfoodlab #semplicementegreen #plantbased #dispensavegetale #buonoechefabene
[in collaborazione con @sojasun_vegetalepositivo ] [in collaborazione con @sojasun_vegetalepositivo ]
È autunno e non ho ancora sfornato una torta di mele: rimedio subito! E lo faccio con una torta semplicissima, che si prepara in una ciotola e con pochi ingredienti, e perfetta per la colazione o la merenda.

Ciò che la rende super sofficissima è Greek Style Sojasun, l’alternativa vegetale a base di soia fermentata, ricco di proteine e senza zuccheri. È buono al naturale, per preparare salsine e dip, ma - appunto - anche per sfornare ricette dolci e salate senza usare uova e burro.

Ecco la ricetta. Ingredienti:
- 270 g di farina
- 170 g di Sojasun Greek Style
- 200 g di bevanda soia Sojasun
- 125 g di zucchero
- 60 g di burro vegetale (o 50 g di olio)
- 14 g di lievito in polvere
- cannella e/o altre spezie come pumpkin spice mix
- 3 mele
- mandorle a lamelle
- zucchero a velo
Spennella la tortiera di olio e spolvera con farina. Preriscalda il forno a 180°.
Taglia le mele in 4 parti, togli il torsolo, sbucciale e tagliale a fettine. Condisci con succo di limone per evitare che anneriscano.
In una ciotola versa 150 g di bevanda di soia, il burro vegetale sciolto, lo zucchero e il Greek Style, e mescola bene.
Setaccia farina e lievito, aggiungi la cannella, e sbatti con le fruste per qualche secondo. Non mescolare troppo, o la torta non risulterà più soffice e ariosa. Se l’impasto ti sembra troppo compatto, aggiungi il resto della bevanda di soia (può dipendere dal grado di assorbimento della farina che usi).
Versa l’impasto nella tortiera, poi disponi le fette di mela. Completa con le mandorle a lamelle. Cuoci in forno caldo a 180° statico per 50 minuti circa. Prova la cottura con uno stecchino. Lascia raffreddare e cospargi con zucchero a velo.
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#goodfoodlab #piaceresojasun #momentidisojasun #sojasunvegetalepositivo #plantbased
Una settimana fa ero lì, nel cuore del @parcoabru Una settimana fa ero lì, nel cuore del @parcoabruzzo, ad ammirarne tutta la sua bellezza. 

Conosci la sua storia? 100 anni fa queste montagne uniche si trasformavano da terreno di svago per la nobiltà a territorio da proteggere. 100 anni sono solo un soffio nella storia della Terra, ma hanno permesso a tre generazioni umane di comprendere che il potenziale dell’Italia - il suo vero patrimonio - si esprime nel dialogo tra natura e cultura.

E ora, un po’ di informazioni utili per vivere questo patrimonio.

Il Parco Nazionale d’Abruzzo è visitabile sempre. Sul sito ufficiale trovi tutte le indicazioni per raggiungerlo. Contatta una guida o scarica la app per tutti i percorsi della rete sentieristica.

I miei preferiti:
- Boschi della Difesa, con possibilità di escursioni a cavallo 
- il percorso Arteparco, un progetto di arte sostenibile (la scultura in foto è “Un tempo è stato”, di Alessandro Pavone, e proviene dal tronco di un grande larice abbattuto dalla tempesta Vaia, in Trentino)
- Val Fondillo, ricca di sorgenti (e di colori magnifici)
- Camosciara, il primo nucleo del parco, splendido anfiteatro naturale.

L’orso bruno marsicano è l’animale simbolo del PNALM: è una presenza preziosa, che va rispettata - così come tutti gli altri ospiti tra cui cervi, camosci e lupi. Trovi info e consigli al Centro Visitatori e nei musei del Parco.

Il PNALM è fatto anche di borghi e piccoli paesi. Io ho dormito a Pescasseroli, capitale storica del parco, ma ce ne sono altri 23, tutti da visitare, tra cui Opi (uno dei Borghi più belli d’Italia) e Picinisco, nel Lazio. 

Si può gustare la cucina di tre regioni - Abruzzo, Lazio e Molise. I miei tips:
- @ilducadegliabruzzi per una cena a base di piatti tipici. Stratosferici gli gnocchi con zafferano dell’Aquila, la zuppa di fagioli di Atina DOP, le patate maritate, i dolci
- vai a caccia degli gnocchetti acqua e farina con gli orapi (spinaci selvatici)
- dimora storica @casalawrence dove si produce il pecorino di Picinisco DOP (si può anche pernottare!)
- la tenuta @iciacca per una degustazione di vini bio, in una cornice stupenda.
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#parcoabruzzo #viaggiaregreen #viaggisostenibili
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