Qualche sera fa c’è stata la festa nel nido di Leo. Una piccola recita per riassumere il percorso fatto dai bambini (a cui Leo si è ostinatamente rifiutato di partecipare con un pianto disperato, e ha seguito il racconto seduto in braccio a me), la consegna dei “diplomi” ai bimbi che inizieranno la materna a settembre, e un momento conviviale per salutarci prima delle vacanze, uno di quelli da “ognuno porti qualcosa da mangiare”. Quale occasione migliore per provare il mio stampo da mini doughnuts appena comprato?!
Con il poco tempo a disposizione per i soliti “esperimenti”, ho optato per un impasto molto semplice, che potesse piacere ai bambini e che fosse naturalmente sano. E, soprattutto in questo caso, per me “sano” significa “senza zucchero”.
Chi mi conosce, sa che combatto da tempo una battaglia contro i dolcificanti artificiali e gli zuccheri raffinati. Non voglio entrare nel merito di un dibattito molto controverso, tra chi demonizza lo zucchero bianco dal punto di vista nutrizionale, e chi invece ne difende l’uso giustificando la presenza del saccarosio in molte altre varietà di dolcificanti proposte come naturali. Per approfondimenti sulla questione, rimando al blog di Bressanini, che seguo da tempo immemore e sempre apprezzo (nonostante spesso il mio parere personale sia differente) in cui si parla del processo di raffinazione dello zucchero e del confronto tra zucchero bianco e zucchero di canna.
La mia posizione è estremista (non uso zucchero bianco né zucchero di canna, se non quello integrale) perché nella dieta dei nostri bambini lo zucchero è diffusissimo, e molto spesso nascosto in alimenti insospettabili. E se alcuni effetti negativi dello zucchero, come tossicità e dipendenza, sono ancora al vaglio del mondo scientifico, senza dubbio l’eccessiva diffusione del saccarosio espone i nostri figli, sin da piccoli, a due rischi molto diffusi: la carie e il sovrappeso. Quindi, se gli zuccheri sono comunque indispensabili nell’alimentazione dei bambini, scelgo alternative più salutari, nutrienti e veramente naturali. Come il malto che ho voluto utilizzare in queste mini doughnuts.
Tra gli ingredienti, figura anche una piccola percentuale di farina di grano germogliato: una super-farina con meno amido e glutine, ricavata appunto dal chicco di grano che ha iniziato la fase di germogliatura, rendendo i cereali più facilmente digeribili e soprattutto ricchi di nutrienti, tra cui vitamine del gruppo B, acido folico e lisina.
Ma tutto questo salutismo piacerà a dei bimbi di due e tre anni? Sicuramente sì, se c’è del cioccolato! Ne ho usato uno al latte (quindi, attenzione, non-vegan), senza dubbio più apprezzato dal palato dei piccoli rispetto al cioccolato fondente. Uno strappo alla regola, ma comunque sano: anche per quel che riguarda il cioccolato, grazie ai suggerimenti di mia mamma diabetica, ne ho scelto uno dolcificato non con zucchero, ma con maltitolo, un edulcorante naturale derivante dall’amido di mais.
Mini vegan doughnuts al forno (per circa 30 ciambelline)
120 gr di farina 00
50 gr di farina di grano germogliato (in alternativa, farina integrale)
8 gr di lievito per dolci
100 gr di yogurt di soia non zuccherato
50 gr di latte di soia
80 gr di malto di mais
30 gr di margarina autoprodotta (in alternativa, 25 gr di olio extravergine di oliva)
1 cucchiaino di estratto naturale di vaniglia
Per decorare:
100 gr di cioccolato (il nostro era al latte, non-vegan) senza zucchero
Setaccia le farine insieme al lievito per dolci (rimettendo nel mix la crusca che rimarrà tra le maglie del setaccio).
In una ciotola, mescola yogurt, latte, estratto di vaniglia, malto e margarina ammorbidita (o olio), poi unisci gli ingredienti al mix di farine e amalgama giusto fino a ottenere un impasto omogeneo. Evita di mescolare troppo: renderà l’impasto più duro.
Dividi l’impasto nello stampo da mini doughnut leggermente oliato e cuoci a 180° per 5 minuti. Il mio stampo è da 12 ciambelline, quindi ho fatto tre infornate: riponi l’impasto in frigo tra una infornata e l’altra.
Nel frattempo, fai sciogliere a bagnomaria il cioccolato. Sforna le doughnuts e lasciale raffreddare su una gratella per dolci. Lascia riposare il cioccolato sciolto per 5 minuti, poi decora le ciambelline facendolo colare con un cucchiaio.
Straordinaria :) che meraviglia!!!! li voglio provare assolutamente!!!!! Sono così piccoli e golosi :D Concordo in pieno con tutto ciò che hai detto! Adoro il tuo blog!
Grazie mille Laura :-) se devo essere sincera, non sono completamente soddisfatta di come sono venute. Il giorno dopo erano già meno soffici. Forse l’umidità di questi giorni, forse la difficoltà di cuocere doughnuts così minuscole azzeccando i tempi del forno… Sto testando altre versioni, la colazione non manca mai!
Eh io appena li provo li faccio con farine senza glutine vediamo che succede! In ogni caso sì penso sia l’umidità di queste settimane. L’altro giorno ho fatto un dolce e si è rovinato in pochi giorni nonostante fosse ben conservato! Pazienza! Prelibatezze come queste si fanno e si mangiano :D
Non mi sono ancora cimentata con dolci da forno senza glutine! Sto studiando, perché all’asilo con Leo c’è una bimba intollerante al glutine e volevo preparare per tutti un plumcake o una torta morbida gluten-free… ma con questo caldo accendo il forno solo per ricette a sicuro successo! :-D Fammi sapere come vanno i tuoi esperimenti
Aahahaha io le ho provate!! Sono buonissime! Però a me mancava il cioccolato :-D
Mancava il cioccolato forse perchè le hai assaggiate appena uscite dal forno?! :-) Te le rifarò (per te con fondente e fleur de sel, però)
Buongiorno, vedo che sul tuo blog ci sono alcune ricette vegan ma credo tu non sia vegana. Il problema dello zucchero, per i vegani, è che per farlo diventare bianco, lo zucchero di canna viene filtrato con carbone animale, ottenuto da ossa di animali. Quindi assolutamente non vegan, al contrario dello zucchero estratto dalla barbabietola, che è già chiaro e viene sbiancato senza utilizzare carboni di origine animale.
La stessa cosa accade per il lievito chimico: spesso è presente uno stabilizzatore (E470a) che ha origine bovina. Nella cucina vegana si usa cremor tartaro e bicarbonato, oppure lievito madre (perchè anche il lievito di birra può contenere questo stabilizzatore).
Ciao Eliana, grazie per queste tue preziose precisazioni.
Innanzitutto no, non sono vegana ma vegetariana. E mio figlio Leo non è né l’uno, né l’altro. Devo ammettere che spesso trovo queste “etichettature” un po’ superflue. Ma questo è un altro discorso.
Per ciò che riguarda lo zucchero: grazie per aver scritto queste informazioni. Non tutti le conoscono. Non volevo dilungarmi troppo, nell’articolo, sulle questioni etiche della produzione dello zucchero, ma condivido con te l’importanza di sapere (perciò ho messo un link all’articolo di Bressanini, del quale apprezzo molto il suo approccio scientifico e divulgativo) e di scegliere bene. Noi consumiamo solo zucchero di canna integrale e muscobado. E una miriade di dolcificanti naturali. Torna presto per aiutarmi :-)