La morte è un concetto difficile da spiegare. Lo è per noi adulti, figuriamoci per un bambino. I bambini hanno bisogno di risposte pratiche, di cose semplici. Hanno bisogno di poter elaborare il loro pensiero, e di essere liberi di poter esprimere i loro sentimenti. Ma soprattutto, hanno bisogno di essere rassicurati.
E a volte non c’è nulla di meglio di un buon libro o di un bel film per affrontare l’argomento. Da tempo volevo vedere Coco di Disney Pixar, con l’intenzione di mostrare ai miei bambini una parte di mondo in cui ho vissuto e che amo – il Centro America e la sua cultura gioiosa e colorata.
Il film è ambientato in un piccolo paese messicano durante le celebrazioni del Dia de los Muertos, una festa proclamata Patrimonio dell’umanità dall’Unesco, e uno degli aspetti della cultura messicana che mi piace di più: il momento in cui il lutto fa spazio alla celebrazione. Quella di Coco è una storia intensa e bella, sia dal punto narrativo che visivo, un bellissimo assaggio di questa tradizione che ha tanto da insegnarci.
Le tradizioni del Dia de los Muertos e il Pan de Muertos
Sono giorni importanti, in cui il culto dei morti assume un significato profondo nonostante il clima festoso. Le strade e le case si riempiono di chempasùchil, dei fiori arancioni della stessa famiglia dei tageti che vengono usati per guidare le anime verso il ritorno a casa.
Sì, perchè il Dia de los Muertos – che deriva da celebrazioni delle popolazioni pre-colombiane – è il momento in cui si onorano i propri familiari defunti, che nella notte tra l’1 e il 2 novembre attraversano il ponte dell’aldilà per unirsi alle proprie famiglie. Naturalmente questo accade solo se i defunti vengono ricordati, e viene esposta la loro foto su un altare familiare – la ofrenda – allestita nella propria casa.
C’è un complesso di regole da rispettare per creare una ofrenda e permettere ai propri cari di passare il ponte. Ci sono tantissimi simboli – oltre ai fiori, un bicchiere d’acqua per il defunto, il sale come protezione, le candele accese, il papel picado appeso ovunque, e soprattutto il cibo. È usanza esporre nella ofrenda non solo gli oggetti che i familiari hanno amato in vita, ma anche i piatti che più piacevano, insieme al dolce tipico di questa festa, il Pan de Muertos.
Io ho vissuto questa festa colorata a Oaxaca, una delle capitali del Messico in cui il Dia de los Muertos è più sentito ed esce dalla dimensione familiare ed intima per riversarsi nelle piazze, con eventi, sfilate e usanze specifiche. E ho anche assaggiato il Pan de Muertos: un pan brioche molto soffice aromatizzato ai fiori d’arancio e cosparso di zucchero a velo, la cui forma ricorda le ossa del teschio – una sfera per la testa, e quattro liste per gli arti.
Per unirci ai festeggiamenti, anche Leo ed io abbiamo voluto preparare i nostri Pan de Muertos, in versione 100% vegetale e low sugar, aromatizzati con un po’ di buccia di arancia bio e un tocco di vaniglia, e spolverati con farina di cocco. Sono uscite delle briochine morbidissime e profumate, che nella tradizione andrebbero consumate con una bella tazza di cioccolata calda speziata, ma anche un bel latte di mandorla con un po’ di cannella è perfetto!
Pan de Muertos
Ingredienti
per il mix aromatico
- 1 arancia bio
- 1 cucchiaio estratto naturale di vaniglia
- 25 ml di sciroppo d'agave scuro
per l'impasto
- 500 g farina manitoba
- 10 g lievito di birra fresco
- 50 g zucchero grezzo di barbabietola
- 150 ml acqua tiepida
- 100 ml latte di mandorla non zuccherato
- 25 ml olio di cocco
- 1 pizzico sale
Istruzioni
- Per prima cosa, prepara il mix aromatico: grattugia finemente la scorza d'arancia e uniscila allo sciroppo d'agave e all'estratto naturale di vaniglia. Lascia riposare per una notte.
- Prepara il preimpasto: in una ciotola sciogli il lievito di birra in 100 ml di acqua (presa dal totale). Aggiungi 100 g di farina (sempre presa dal totale) e mescola con una forchetta. Copri con pellicola o con uno strofinaccio e lascia lievitare fino al raddoppio in un posto caldo - io l'ho lasciato nel forno spento con la luce accesa - per circa un'ora.
- Quando il pre-impasto è pronto, versalo nella planetaria con il gancio montato, unisci la restante farina, il mix aromatico, lo zucchero grezzo, il pizzico di sale e l'olio di cocco, aggiungi la restante acqua e il latte di mandorla e impasta a velocità media. Puoi impastare anche a mano, con forza per almeno 10 minuti, finché l'impasto non è liscio e ben incordato. Una volta pronto, forma una palla e sistema l'impasto in una ciotola. Copri con pellicola o con uno strofinaccio e lascia lievitare fino a oltre il raddoppio in un posto caldo - io sempre nel forno spento con la luce accesa - per circa due ore/due ore e mezza.
- Riprendi l'impasto e trasferiscilo sul piano di lavoro leggermente infarinato. Porzione l'impasto formando delle brioche da 75-80 grammi l'una, e tenendo da parte circa 100 grammi di impasto per le decorazioni. Per formare le brioche, prendi una porzione e schiacciala leggermente. Arrotola su se stesso un bordo, premendo bene, ottenendo una striscia di impasto. Poi fai lo stesso con uno dei bordi stretti ottenuti. Pirla la pallina ottenuta (ovvero chiudi i bordi sotto la base, pizzicando l'impasto), appoggiala sul piano e falla ruotare con la mano per formare bene la base.
- Con l'impasto rimanente, forma delle strisce e delle palline. Sistema due strisce di impasto incrociate su ogni brioche, premendo bene per farle aderire, e in cima una piccola pallina. Disponi le brioches su una teglia coperta da carta forno e lasciale lievitare per mezz'ora in un luogo caldo.
- Spennella le brioche con del latte di mandorla e cuoci in forno caldo a 180° per 15 minuti. Dovendole trasportare, io ho sistemato e cotto le brioches in uno stampo da muffin grandi.
Attraverso questi Pan de Muertos abbiamo portato un pezzo di #latinitudine in casa nostra. E se ti piace questa atmosfera, vai a curiosare i dolci de Muertos tradizionali di Claudia e i T’anta Wawa peruviani di Caterina.