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Perché mangiare di stagione

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Il sistema economico attuale ci permette di assaggiare una gran varietà di alimenti in ogni momento dell’anno. Ormai moltissimi tipi di frutta e verdura sono disponibili sempre e in ogni parte del globo, anche al di fuori della loro stagionalità. Ma la scelta migliore – più sostenibile e più responsabile – che possiamo fare è mangiare di stagione.

Hai mai controllato la provenienza dei prodotti che acquisti? Uva dall’Argentina, pesche dal Sud Africa, zucchine e melanzane dal Marocco. Prodotti che viaggiano per centinaia di chilometri o che crescono in serre riscaldate. Quando invece la soluzione sarebbe fare scelte più consapevoli!

Sempre più frequentemente sentiamo che “mangiare di stagione” è una buona pratica da adottare per essere davvero efficaci su cambiamento climatico e benessere delle persone. Molto più di numerose altre iniziative!

Cosa vuol dire “di stagione”

Stagionalità è una parola di fatto scomparsa dal nostro vocabolario degli ultimi 30 anni. Con la grande distribuzione siamo abituati ad avere tutto in qualunque periodo dell’anno. Fragole a gennaio e asparagi a settembre sono quasi la normalità. Mentre nella generazione dei nostri nonni non era nemmeno necessario dire che un prodotto fosse di stagione, perché era una prassi, il comportamento obbligato dei consumi alimentari.

“Nel Medioevo e nel Rinascimento – ha scritto Alfonso Pascale, saggista esperto di cibo e ruralità – offrire cibi “fuori stagione” significava fare sfoggio di potere, ricchezza, lusso. Era come dissacrare una restrizione popolare e mostrare di poterselo permettere. E osservare la stagionalità era, invece, un’abitudine dei poveri: non per virtù ma perché costretti. In passato, però, prendersi il gusto di infrangere una regola presupponeva una profonda conoscenza dei ritmi stagionali. Altrimenti non aveva senso. Oggi non è più così: si mangiano frutti in ogni stagione, non già per assaporare il piacere del proibito, ma solo per ignoranza. Quello che è importante è essere consapevoli quando vogliamo rispettare un’antica regola e quando invece la vogliamo trasgredire”.

L’espressione “mangiare di stagione” non ha una definizione precisa, ma dipende dal contesto in cui viene utilizzata. Per alcuni potrebbe essere sinonimo di alimenti raccolti localmente, mentre molto più spesso viene intesa come imparare quali sono le stagioni naturali per le coltivazioni.

Il Dipartimento per l’ambiente, l’alimentazione e gli affari rurali (DEFRA) del Regno Unito ha proposto due definizioni di cibo stagionale, concentrandosi sul momento di produzione e consumo degli alimenti:
stagionalità globale, che fa riferimento al luogo di produzione del cibo. Include tutti quegli alimenti che sono di stagione ma che non vengono consumati dove sono stati raccolti localmente. Per esempio, i kiwi raccolti durante la stagione in Nuova Zelanda, ma consumati in Europa in primavera ed estate;
stagionalità locale, che fa riferimento al luogo di produzione e di consumo del cibo. Include tutti quegli alimenti consumati localmente durante la loro stagione di coltura. Per esempio, le arance coltivate in Italia in inverno, e coltivate in quello stesso paese e in quella stessa stagione.

I benefici di frutta e verdura di stagione

Probabilmente hai già sentito dire che i prodotti che crescono in una determinata stagione contengono esattamente quello di cui il nostro organismo ha bisogno in quel determinato momento dell’anno. Anguria e cetrioli, tipici dell’estate, sono ricchi di acqua e sali minerali necessari per idratarsi quando fa caldo. I broccoli e le altre crucifere che crescono in inverno contengono vitamina C che aiuta a rinforzare il sistema immunitario proprio quando serve.

Diverse ricerche dimostrano che il valore nutrizionale di frutta e verdura è più alto immediatamente dopo la raccolta, e diminuisce con il passare del tempo.

Chiaramente, rispetto al non mangiarne affatto, consumare frutta e verdura trasportate e immagazzinate per evitare che vadano a male è sicuramente meglio. Ma è altrettanto indubbio che i prodotti che fanno meno strada per arrivare sulla nostra tavola sono più ricchi di micronutrienti.

Acquistare frutta e verdura locali e di stagione in molti casi può significare avere a disposizione una ottima varietà di prodotti tra cui scegliere. E spesso i cibi stagionali prodotti localmente sono la migliore opzione per l’ambiente.

A presto!

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