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Good Food Lab

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1 Maggio 2014

La prima pappa di Leo

Leo ha da poco compiuto sette mesi, ed è arrivato anche per noi il momento del cosiddetto “svezzamento”, quella fase in cui il neonato abbandona il rassicurante calore del seno materno per conoscere il famigerato cucchiaino. Del gruppo di mamme incontrate al corso pre-parto e che ci accompagnano ancora oggi, noi siamo gli ultimi ad andare incontro a questa rivoluzione: latte ce n’è, Leo gradisce molto, e non vede perché doversi staccare dall’abbraccio di mamma per andare a sedersi su un seggiolone e aspettare questi arnesi colorati colmi di una cosa molliccia e insapore chiamata pappa.

Sì, perché i dettami di pediatri & co. prevedono scrupolose preparazioni a base di brodini vegetali annacquati in cui sciogliere (senza grumi, miraccomando!) farine di cereali dall’insignificante gusto, che se non consumate entro pochi minuti, si trasformano in un blob compatto. E quella pappa, Leo, non la vuole. Agita le manine davanti a sé, spalanca gli occhi, e con la lingua riesce a spingere fuori quel poco che sono riuscita a cacciargli in bocca.

Arrendersi davanti al primo tentativo non è da me, ma si sa: metti una mamma inesperta, un bimbo cocciuto, un intero piatto di pappa da buttare, e tutto odora già di fallimento. Soprattutto se gli altri bebè che conosci non hanno di questi problemi, e bravi e diligenti, spazzolano sereni tutta la loro porzione. Sto iniziando a fare confronti, e ad uscirne carica di frustrazione. E oltretutto, senza sapere che fare: lasciarlo a digiuno o dargli comunque il latte? Riprovarci domani o aspettare qualche giorno? Gli occhi celesti di mio figlio mi fissano, ma non mi danno nessuna risposta, perciò decido di riprovarci.

E la storia si ripete. Un’altra vicenda di insipidi brodini, pallide pappette e una boccucca testardamente serrata di fronte al cucchiaino. E a nulla valgono i miei sforzi: più insisto, più Leo volge la testa dall’altra parte, ha già capito che esiste una via di fuga.

Lì, ho capito che stavo sbagliando. Non stavo dando da mangiare a mio figlio, ma lo stavo forzando. Non stavo seguendo il mio istinto, ma stavo eseguendo dei compiti scritti a macchina su un foglio fotocopiato.
Quello che preparavo a Leo non era buono, non era gustoso, non era invitante, e lui stava solo cercando il modo di comunicarmelo. La colpa non è mia, non è sua: è della pappa!

Nutrire un bambino è anche educare, ed è anche gratificare, e il mio compito sarebbe stato quello di offrire a Leo la possibilità di esplorare questo nuovo mondo, questa rivoluzione – sempre rispettando la graduale introduzione degli alimenti, ma senza tutte quelle regole che lo “svezzamento” tradizionale impone. Complice un bellissimo libro acquistato in Francia tempo fa, ho iniziato a comporre colorati e soffici puré di verdura. E… meraviglia! Leo ha finalmente spalancato la bocca e, piano piano, ha iniziato a mangiare.

Questa è la ricetta della sua prima pappa, finalmente la pappa di Leo.

 

Crema di zucca e patate
200 gr di zucca
1 patata di medie dimensioni, a pasta gialla
2 cucchiai di farina di mais e tapioca per bebè
1 cucchiaino di parmigiano grattugiato
1 cucchiaino di olio evo

Sbuccia la zucca e la patata, tagliale a pezzetti e fai cuocere in un pentolino con acqua sufficiente da coprire le verdure.
Dopo circa 10 minuti, scola le verdure conservando l’acqua in cui hanno cotto, e frullale aggiungendo un po’ di liquido in modo da ottenere una crema.
Preleva la dose necessaria, io ne peso circa 160-180 gr, e aggiungi la farina di mais e tapioca e il parmigiano. Mescola, aggiungi un po’ d’olio evo e servi.

La crema di verdure che avanza – oltre ad essere un’ottima cena per i grandi con l’aggiunta di un po’ di sale e pepe, o una cucchiaio di dukkah – può essere conservata in freezer per tre mesi.

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Filed Under: svezzamento Tagged With: dai 6 mesi, patata, svezzamento naturale, zucca

Reader Interactions

Comments

  1. Lara says

    23 Luglio 2015 at 16:41

    Sono stata catturata dal tuo racconto.
    Io sono mamma di Thomas, che ha 6 mesi, e sto vivrndo più o meno la stessa cosa: non vuole mangiare, non gli piace quello che gli preparo e sinceramente non piace nemmeno a me, forse lui lo sente e per questo non si fida. Continuo ad allattare… Ma con sto caldo! Una fatica.
    Vorrei provare il tuo “metodo”. Non è stagione di zucca, da cosa credi posso iniziare? Grazie

    Rispondi
    • cristina says

      23 Luglio 2015 at 18:16

      Buongiorno Lara! L’introduzione all’alimentazione solida è un percorso graduale e non sempre facile… E credo ci sia anche un pizzico di fortuna: ci sono bimbi che mangiano subito e tutto, e bimbi un po’ più “gourmet”, diciamo (per prenderla un po’ simpaticamentr), che hanno bisogno di tempo per gustare questo passaggio. Sii paziente e fiduciosa, perchè sì, il tuo bimbo lo sente se tu sei ansiosa e preoccupata.
      Io non ho un metodo, anzi! Ho solo preso spunto dallo svezzamento façon Oltralpe, e ho ascoltato tanto il mio istinto, e quello che Leo tentava di comunicarmi con i suoi comportamenti.
      In questa stagione, io inizierei con una bella crema tiepida di patate e zucchine. Se invece vuoi provare la zucca, nei super bio della mia zona c’è già la zucca Delica, poco acquosa, compatta e buonissima!
      In bocca al lupo, aspetto notizie

      Rispondi
  2. Marta D. says

    23 Settembre 2015 at 15:30

    Ho appena scoperto questo spazio tramite il tuo account Instagram! Bellissima la parte dedicata allo svezzamento, mi interessa molto visto che tra un paio di settimane dovrò iniziare e non sono tanto convinta del metodo “tradizionale”. Vorrei fare autosvezzamento (blw) ma anche la tua proposta mi piace. Hai altre ricette?! Aspetto con ansia! Grazie Marta e little princess Emma

    Rispondi

Trackbacks

  1. Zuppa speziata di zucca - Good Food LabGood Food Lab ha detto:
    10 Novembre 2015 alle 0:30

    […] ha iniziato il suo percorso verso l’alimentazione solida proprio grazie a una semplicissima pappa di zucca e patate e da allora, la vellutata di zucca è diventato il suo comfort food per eccellenza. In questi […]

    Rispondi

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Cristina Mauri - GREEN FOOD 🌱
La cucina è uno dei luoghi in cui spesso si espri La cucina è uno dei luoghi in cui spesso si esprime la dicotomia tra tradizione e innovazione. Ma una tradizione è viva solo se mette in discussione ciò che va preservato e ciò che va abbandonato. Sei d'accordo?

Questa creazione - Uovo in camicia su fonduta, patata, nocciole e cacao - si chiama "La Storia del Birichin così com'era 29 anni fa": è nato nel marzo 1993, quando L'Birichin ha aperto nel centro di Torino, e da allora non è mai cambiato. Un delizioso esempio di come innovazione diventa tradizione - e per fortuna resta invariata nel tempo!

Io l'ho preparato insieme allo chef Nicola Batavia, la scorsa settimana: l'uovo - rigorosamente in camicia - è appoggiato su una base di patata schiacciata a mano e condita con olio e sale, su un letto di fonduta di montasio. A completare, nocciole piemontesi e cacao. 

A cambiare, di anno in anno, è il piatto in cui viene servito.

Tradizione o innovazione? Nel dubbio, non vedo l'ora di assaggiarlo di nuovo!

p.s. domani lo chef festeggia i 29 anni con una cena davvero speciale. Prima del compleanno a cifra tonda... metti questo piatto nella tua "to-do-eat"!
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#goodfoodlab #vegetariano #vegetarianfood #gourmetfood
Crocchette, polpette e nuggets sono sempre nella t Crocchette, polpette e nuggets sono sempre nella top 5 delle ricette che i miei bimbi mi chiedono di preparare. Sono facili da fare e aiutano a mangiare vegetale con gusto. Tra i miei preferiti? I FALAFEL DI BROCCOLI!

Li trovi nel mio libro Semplicemente Green, dove ho raccolto più di 80 ricette - alcune già pubblicate, la maggior parte inedite - tutte riviste in una chiave nuova, con vari livelli di complessità da quello base, adatto ai bambini, all'upgrade perfetto per gli adulti (o per i piccoli curiosi).

E ci sono anche tantissimi consigli su come fare una spesa più consapevole, ridurre i rifiuti al supermercato, fare il menù settimanale, organizzare la cucina, sfruttare freezer, frigo e dispensa, far mangiare più verdura ai bambini.

Ma torniamo ai falafel: che dici, preparo una teglia in più?

🍽 piatto: @weissestal Tile
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#goodfoodlab @red_edizioni #plantbased #falafel #cucinavegetale #semplicementegreen😍❤️
Preparo questo cake salato almeno una volta al mes Preparo questo cake salato almeno una volta al mese, perché oltre a essere delizioso è un ottimo svuota frigo, perfetto per dare una nuova veste alle verdure grigliate, lessate o cotte al forno che sono avanzate dal giorno prima.

La ricetta è nel mio libro Semplicemente Green, edito da @red_edizioni - lo hai già provato?

Lascio qui l'impasto base, da arricchire come preferisci:
- 200 g farina di mais 
- 100 g farina di farro 
- 16 g lievito in polvere 
- 250 ml latte vegetale non zuccherato
- 3 uova bio
- 70 ml olio extravergine di oliva
- sale e pepe
- 350 g di verdure cotte
In una ciotola, sbatti leggermente le uova con il latte vegetale e l’olio. Regola di sale.
Aggiungi la farina di farro setacciata con il lievito, la farina di mais, sale e pepe e mescola con un cucchiaio di legno, fino ad amalgamare bene tutti gli ingredienti.
Unisci le verdure. Versa l’impasto nello stampo da plumcake foderato di carta forno e inforna subito.
Fai cuocere in forno caldo a 180° per 50 minuti.

Non perderti la versione contenuta nel libro, con un upgrade delizioso!
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#goodfoodlab #semplicementegreen #vegetarian #cucinasostenibile #antispreco #zerowaste
Al fast food, noi preferiamo sempre… il fast goo Al fast food, noi preferiamo sempre… il fast good! Come questo burger 100% vegetale, e a dir poco de-li-zio-so.

Si tratta del mio VEGGIE BURGER base, ecco le dosi per 2 panini:
- 150 g circa di fagioli (tondini, cannellini o borlotti)
- 50 g di riso originario semintegrale lessato e scolato
- 20 g di fiocchi d'avena grandi
- 1 cucchiaio di pangrattato circa (per regolare la consistenza)
- 1 cucchiaio di salsa teriyaki (in alternativa: salsa di soia)
- 1 cucchiaino di olio extra vergine
- sale
Riunisci tutti gli ingredienti tranne l'olio in un blender. Lavora per pochi secondi usando il tasto "pulse" per far amalgamare ma ottenere un composto granuloso e non omogeneo. Regola la consistenza aggiungendo pangrattato (se troppo morbido) o mezzo cucchiaino di salsa di soia (se troppo compatto).
Lascia riposare in frigo almeno 15 minuti.
Dividi il composto in due porzioni e forma il burger aiutandoti con un coppapasta.
Spennella con olio e cuoci il burger in padella oppure in forno a 200° per 15 minuti (girandoli a metà cottura).

Componi il panino con: pane semintegrale, rucola, burger, mayo vegana, funghi champignon affettati e saltati in padella con poco olio, cavolo rosso marinato (o sauerkraut).
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#goodfoodlab #plantbased #veggieburger #buonoechefabene #semplicementegreen
Già in cucina, alle prese con i preparativi? Per Già in cucina, alle prese con i preparativi? Per noi sarà un weekend tra pranzi in famiglia, amici da abbracciare e passeggiate in riva al mare.

Qualunque cosa ti aspetti… eat veggies! Lo dice anche la mia t-shirt 😎

Ci sono così tante alternative gustose e a base vegetale, che fanno bene a noi e al pianeta - e che evitano tanta sofferenza inutile.

Trovi tante idee nel mio libro Semplicemente Green per @red_edizioni come queste lasagne vegetariane. 

La ricetta è facilissima: fai saltare in padella con poco olio le verdure di stagione tagliate a tocchetti, e completa gli strati con besciamella fatta con latte di avena. Un passaggio in forno per una bella crosticina et voilà! E nemmeno a dirlo, il giorno dopo sono ancora più buone!

Quale ricetta green porterai in tavola in questi giorni?
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Foto: @blessedbrands.studio 

#goodfoodlab #semplicementegreen #plantbased #cucinavegetale #cucinasostenibile
Cerchi una ricetta alternativa alla tradizionaliss Cerchi una ricetta alternativa alla tradizionalissima torta pasqualina? Ecco una versione facilissima, veloce, con pochi ingredienti e - se vuoi - 100% veg.

Nel mio libro Semplicemente Green trovi tantissime idee con ingredienti di stagione e adatte anche ai giorni speciali, come la SPANAKOPITA.

Ti basteranno:
- una confezione di pasta fillo
- 600 g di spinaci
- 200 g di ricotta di soia (ricetta nel mio libro)
- 100 g di tofu
- maggiorana, aneto, o altri aromi a tuo gusto
- sale, pepe
Pulisci gli spinaci, lavali e falli saltare ancora umidi in una padella capiente (p un wok) con un cucchiaio di olio e uno spicchio di aglio. Poi  tritali grossolanamente.
Versali in una ciotola e aggiungi la ricotta di soia, il tofu sbriciolato, le erbe tritate, sale e pepe. Mescola bene.
Stendi un foglio di pasta fillo, distribuisci una striscia di ripieno sul lato lungo del foglio e arrotola delicatame il foglio attorno al ripieno. Poi arrotola la striscia su se stessa, a formare una spirale. Disponi al centro di una teglia rotonda.
Prosegui con altra pasta fillo e altro ripieno e una volta ottenuto il rotolino, arrotola attorno alla prima spirale. Vai avanti così fino a finire pasta e ripieno. Spennella la superficie e il bordo più esterno della torta con olio extravergine e cuoci in forno caldo a 180° per circa 30 minuti, o comunque finché la superficie non è bella dorata.
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#goodfoodlab #semplicementegreen #cucinanaturale #cucinavegetale #plantbased
[in collaborazione con @elancylitalia ] Sapevi ch [in collaborazione con @elancylitalia ]

Sapevi che gli inestetismi della cellulite si combattono anche mangiando?
Che non vuol dire mangiare meno, ma mangiare cibi che aiutano a contrastarla - come questa insalatina con finocchi, arance ed erbe.

Secondo recenti studi, la causa della cellulite è l'infiammazione dei tessuti sottocutanei, innescati dalle cellule adipose (fonte: Società Italiana di Medicina Estetica). Una dieta troppo ricca di grassi e sale porta inevitabilmente all’accumulo di adipe localizzata che comprime i vasi sanguigni e linfatici e genera un’infiammazione proprio in quei punti in cui non vorremmo mai.

Per cui è importante:
- bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno
- consumare frutta e verdura ricchi di potassio - come tutte le verdure a foglia verde - e che favoriscono la diuresi, come ananas, anguria, carciofi, cetrioli e finocchi
- preferire alimenti a basso indice glicemico
- limitare sale e cibi confezionati.

Per ottenere la massima efficacia e ottenere risultati visibili, però, mangiare bene non basta: bisogna inserire la sana alimentazione all’interno di una routine composta anche dalla giusta attività fisica e dal massaggio quotidiano.

Con Elancyl ho imparato tutte le tecniche per un buon automassaggio, da ripetere tutti i giorni e in modo costante insieme ai prodotti Elancyl, formulati con ingredienti vegetali estratti da edera, caffè, olio di cartamo e microalghe.

Il suo metodo - creato nel 1971 - combina ripetizione, costanza e massaggio: io ho accettato la sfida, e tu?
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#elancylchallenge #sfidalatuacellulite #benessere #cosmesinaturale
Beccata a sgranocchiare l’ennesima mandorla! È Beccata a sgranocchiare l’ennesima mandorla!
È che io alla frutta a guscio non resisto, e se poi si parla di mandorle della California @mandorleit è facile indulgere nella loro bontà. 

In realtà il numero perfetto sarebbe 23: #23mandorle (30 g per la precisione), da mangiare come spuntino, per due o tre giorni a settimana. Assunte così sono una fonte preziosa di energia grazie ai tanti nutrienti che contengono:
⁃ proteine vegetali, 6 g per porzione
⁃ vitamine, specialmente vitamina E ma anche vitamine del gruppo B
 ⁃ fibre e acidi grassi essenziali
che ci aiutano a sostenere l’organismo con l’arrivo della nuova stagione.

Un motivo in più per assaggiare questo ingrediente prezioso - io ne ho fatto scorta durante il brunch organizzato @_acasadifra_ che aveva come protagonista proprio le mandorle della California.

E tu come ricarichi naturalmente la tua primavera?

#goodfoodlab #plantbased #springofenergy #acasadifra
Tra i piatti preferiti dei miei bambini ci sono le Tra i piatti preferiti dei miei bambini ci sono le nuggets. Di ceci, croccanti con le patate, a base di tofu, e ovviamente queste - con miglio e fagioli neri. Super sfiziose: qui vanno letteralmente a ruba - e piacciono tanto anche a noi grandi.

Ecco la ricetta:
- 180 g di miglio
- 200 g fagioli neri lessati
- 1 zucchina
- 20 g semi di chia
- 20 g semi di girasole
- 30 g pomodori secchi
- olio extravergine di oliva
- sale e pepe
- 50 g farina di ceci
Cuoci il miglio in abbondante acqua salata per 15 minuti circa. Scola e fai raffreddare. Pulisci la zucchina: taglia la parte verde a cubetti e falli rosolare in padella con un filo di olio extravergine e un pizzico di sale.
Taglia a pezzi la parte interna della zucchina, versala nel boccale del frullatore insieme al miglio e ai pomodori secchi, e frulla per ottenere una crema abbastanza omogenea. Con una forchetta, schiaccia metà dei fagiol neri e versali in una ciotola capiente. Aggiungi l’impasto di miglio e zucchine, i fagioli neri interi, i semi e la farina di ceci, e inizia a impastare con le mani. Aggiungi tanta farina di ceci quanta ne serve per ottenere un impasto compatto. Regola di sale.
Forma le polpette e falle rosolare in padella con poco olio extravergine, poi termina la cottura in forno a 180° per 10 minuti.
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#goodfoodlab #ricettedadispensa #dalladispensa #plantbased #cucinasostenibile
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