• Skip to main content
  • Skip to primary sidebar
  • Skip to footer

Good Food Lab

Laboratorio di cucina e vita green per tutta la famiglia

  • Home
  • About
  • Ricettario
  • Green Life
  • Blog

12 Agosto 2019

Come sterilizzare i vasetti per le conserve casalinghe

La seconda parte dell’estate è tutta dedicata alla preparazione delle conserve, ed è fondamentale farlo in totale sicurezza. Per questo, sterilizzare i vasetti nel modo corretto è indispensabile per conservare al meglio frutta e verdura di stagione, per evitare che batteri e funghi pericolosi possano compromettere la qualità delle conserve e, soprattutto, la nostra salute. 

Quando preparo le conserve, nella mia cucina cerco di rispettare norme igieniche severe: un piano di lavoro sempre pulito, utensili appena usciti dalla lavastoviglie, canovacci cambiati spesso e un po’ di organizzazione.
E naturalmente, tanti vasetti e barattoli pronti per contenere le mie preparazioni.

I rischi delle conserve casalinghe

Il botulino

Tutti più o meno ne abbiamo sentito parlare: il maggior rischio delle conserve fatte in casa si chiama botulino. Si tratta di un batterio microscopico, capace di produrre uno dei veleni più potenti conosciuti: la tossina botulinica.

Quindi, primo punto: è la tossina a provocare l’avvelenamento, e non i batteri clostridi, che peraltro sono presenti naturalmente (e anzi, molto diffusi) nella polvere, nel suolo, nell’acqua, nei vegetali e negli animali sotto forma di spore. Le spore non sono altro che forme di resistenza dei microrganismi, usate per sopravvivere in condizioni ambientali sfavorevoli. Sono il modo in cui i batteri cercano di sopravvivere: restano dormienti anche per alcuni anni. Semplificando molto: quando una spora trova condizioni ambientali (temperatura e nutrienti) favorevoli, si riattiva, si ri-trasforma in batterio e torna a crescere e svilupparsi.

I batteri clostridi in forma di spora non sono pericolosi, ma possono diventarlo se si trasformano in cellule vegetative. Questo può succedere in un ambiente anaerobico e poco acido come quello di una conserva non trattata adeguatamente. I batteri attivi producono la tossina, che contamina il cibo e diventa potenzialmente pericoloso.

Evitare il rischio di botulismo alimentare

20-30 persone l’anno in Italia vengono avvelenate dalla tossina botulinica e il 90% dei casi è associato al consumo di conserve preparate in ambito domestico.

La tossina botulinica che è di natura proteica –come la maggior parte delle proteine, con la cottura perde la sua attività biologica, diventando innocua. Perciò, fortunatamente, può essere resa inattiva con la cottura per almeno 10 minuti a temperature superiori a 80°C (circ. Ministero della salute n° 21834 del 12 ottobre 2012). Perciò nel dubbio vale sempre la pena cuocere una conserva sospetta fino a raggiungere leggero bollore, e mantenendolo per il tempo necessario a distruggere la tossina.

Insomma, la faccenda botulino è rara, molto temuta ma poco conosciuta, e comunque pericolosa, per cui ti invito a leggere alcuni approfondimenti scritti da persone molto più competenti di me:
– innanzitutto il Centro nazionale di riferimento per il Botulismo , un laboratorio di ricerca presso il Dipartimento di Sicurezza Alimentare dell’Istituto Superiore di Sanità, che oltre ad attività di diagnosi raccoglie tutte le informazioni relative ai casi di botulismo in Italia;
– un approfondimento della Fondazione Veronesi con le risposte ai dubbi più frequenti: Verità e bufale sul botulismo in cucina;
– le preziosissime Linee guida per la corretta preparazione delle conserve in ambito domestico redatte dall’ISS.

Muffe e lieviti

Un altro rischio – meno grave ma non per questo meno importante – è quello di muffe e lieviti, i microrganismi più comunemente responsabili delle alterazioni delle conserve.

Hai presente quelle macchioline verdastre che trovi sulla superficie di un formaggio stagionato aperto da un po’, o nel vasetto della marmellata? Sono muffe alteranti, perchè alterano l’alimento dal punto di vista organolettico (odore, sapore, colore e consistenza). Le loro spore si propagano ovunque, trasportate dal vento, dalla pioggia o anche dagli insetti, e crescono nel momento in cui trovano un ambiente idoneo.

Sono muffe molto visibili e in genere non pericolose: se ben ripuliti, alcuni alimenti attaccati da queste muffe possono essere consumati, come frutta soda, formaggi stagionati o marmellate e confetture.
Quando invece è opportuno scartare un alimento attaccato da muffe? Quando la sua struttura fa presumere che le muffe abbiano contaminato tutto il prodotto: formaggi freschi, pane, carne e pesce, frutta molto succosa e verdure.

Al contrario dei batteri, muffe e lieviti si sviluppano anche in ambienti caratterizzati da bassa temperatura ed elevata acidità. In alcuni casi limite possono interferire sul pH del prodotto, creando un terreno fertile alla successiva proliferazione dei batteri.

sterilizzare i barattoli per le conserve

Sterilizzare i vasetti in casa

In ambito domestico, più che di sterilizzazione sarebbe opportuno parlare di sanificazione. Per sterilizzazione si intende, infatti, un trattamento capace di distruggere indistintamente tutte le forme microbiche. In alcuni casi le spore possono resistere anche a 5/6 ore di trattamento a 100°C, perciò in casa è impossibile sterilizzare i barattoli correttamente, e ottenere questi risultati se non con un’autoclave.

Con qualche accortezza e alcuni semplici metodi, invece, possiamo ottenere una sufficiente sanificazione dei nostri barattoli di vetro.

Primo step: lavare i vasetti

Sì, può sembrare scontato ma il primo passaggio fondamentale è lavare bene i vasetti, che si tratti di vasetti di recupero o di nuovi.

Il vetro è un materiale formidabile, è pratico e igienico, e ha una vita lunghissima. Perciò conservo qualunque tipo di vasetto – dalle marmellate industriali allo yogurt – come se fossero beni preziosissimi! Generalmente li utilizzo per riporre ingredienti nella dispensa o per regali homemade, a volte per le confetture.

Naturalmente, lavo anche i coperchi – nonostante quando si tratti di conserve, preferisco utilizzarne di nuovi. Si trovano nei negozi di casalinghi e online, basta verificare il diametro.

Sterilizzare i barattoli: i metodi che utilizzo

Durante le estati della mia infanzia, ho un ricordo ben stampato in testa: mia nonna che faceva bollire pentoloni e pentoloni di vasetti vuoti.

Sicuramente quello della bollitura è un metodo facile. Ecco i passaggi:
– metti i vasetti (avvolti negli strofinacci puliti in modo che non si rompano urtandosi) in una pentola alta
– riempi la pentola con acqua fredda coprendo totalmente i vasetti
– porta ad ebollizione a fuoco vivace, poi abbassa la fiamma e lascia bollire per almeno altri 30 minuti.
Togli i vasetti dalla pentola, aiutandoti con una pinza, solo quando l’acqua è fredda. Puoi lasciarli asciugare per qualche minuto su uno strofinaccio pulito, meglio se appena stirato. Utilizzali subito.

Per sterilizzare i vasetti, io preferisco utilizzare altri due metodi: con la lavastoviglie o con il forno.

Sterilizzare i vasetti in lavastoviglie

È semplicissimo: riempi i cestelli della lavastoviglie con i vasetti e i coperchi, e avvia il programma ad alta temperatura senza utilizzare sapone. Usa subito i vasetti, preferibilmente quando sono ancora tiepidi.

Naturalmente, la lavastoviglie deve sempre funzionare a pieno carico perciò se non la riempi con i tuoi vasetti, metti anche stoviglie che non hanno bisogno di un lavaggio con detersivo (per esempio, io faccio fare un giro a piatti, bicchieri e props che non utilizzo da molto tempo).

Sterilizzare i vasetti in forno

Quando preparo grosse quantità (in genere, salsa di pomodoro e confetture) faccio una seconda sterilizzazione in forno, dopo il lavaggio in lavastoviglie.

Ecco come:
– accendi il forno e portalo a 130 gradi (non alzare di più la temperatura: non serve e così facendo rischi di rompere il vetro)
– inserisci i vasetti avendo cura di distanziarli tra loro
– chiudi il forno e lascia i vasetti per almeno 20 minuti. 
Passato il tempo necessario, puoi togliere i vasetti dal forno, aiutandoti con una pinza o delle presine, e riempirli con la tua conserva calda.

Filed Under: autoproduzione Tagged With: conserve

Reader Interactions

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Please Do the Math  ⟲    ➴
 

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Primary Sidebar

Ultimi articoli

  • Risotto al pomodoro con ricotta di soia e limone
  • Perché mangiare di stagione
  • Torta tenerina senza burro

IL LIBRO DI #APROLADISPENSAECUCINO

Acquista il nostro libro su Amazon, in versione cartacea o digitale!

Tag

#aproladispensaecucino antispreco autoproduzione autunno banana biscotti cacao carote cioccolato cocco colazione cucina naturale dai 6 mesi estate inverno lievitazione naturale mandorle meat free monday mele meno plastica merenda Natale nocciole pane piatto unico piselli pomodori primavera primo piatto riso sana merenda secondo senza glutine senza latte senza uova senza zucchero snack svezzamento naturale torta salata vegan vegetariano zenzero zero waste zucca zucchine

racconti di viaggio green ed ecosostenibile

Un ricettario free per te!

Istanti

good_food_lab

Cristina Mauri - Good Food Lab
[#bakingtherapy ] non è vero che per ottenere dei [#bakingtherapy ] non è vero che per ottenere dei lievitati morbidi bisogna usare per forza burro e uova - queste ciambelline sono la prova! A noi piace completarli con tantissimi SEMI, ingredienti importanti soprattutto in una dieta vegetariana e vegana.

I semi oleosi:
- sono una fonte importante di acidi grassi insaturi, di fibre, proteine e alcuni minerali - in generale ferro, calcio, magnesio, zinco e selenio
- sono ricchi di proteine di ottima qualità
- contengono alcuni PUFAs (famiglia omega-6 e omega-3), micronutrienti essenziali che il nostro organismo non può sintetizzare e quindi vanno integrati con l'alimentazione.

Per 10 bagels:
- 100 g farina manitoba integrale
- 400 g farina tipo 1
- 5 g lievito di birra secco
- 10 g sale
- 2 cucchiai di malto d’orzo
- 550 ml acqua tiepida
- 10 g olio extravergine di oliva
- 1 cucchiaio bicarbonato di sodio
per completare: semi di lino, sesamo, papavero, zucca

Unisci le farine e il lievito in una ciotola, versa l’acqua, un cucchiaio di malto, olio e sale e impasta.
Lavora per una decina di minuti, finché l’impasto è elastico. Forma una palla e lascialo riposare coperto fino a raddoppio. Riprendi l’impasto, trasferiscilo su un piano infarinato. Dividi in porzioni da 70 gr circa e forma delle palline. Disponile su una teglia ricoperta di carta da forno e lascia riposare per 30 minuti.
In una pentola capiente porta a bollore 5 litri di acqua con il malto rimanente e il bicarbonato. Riprendi le palline di impasto, fai un buco al centro allargandolo su un dito. Cuoci pochi bagel alla volta nell’acqua bollente, scolali con una schiumarola e disponili sulla teglia, distanziati. Mescola i semi, aggiungi sale e pepe. Distribuisci i semi sulla superficie, poi cuocili in forno caldo a 200° per 20 minuti.
.
.
.
#goodfoodlab #plantbased #bagels #ilovebaking #dalladispensa #dispensagreen #buonoechefabene
[#aproladispensaecucino ] questa sera una buona ve [#aproladispensaecucino ] questa sera una buona vellutata ci sta tutta. Ancora meglio se #antispreco, recuperando bucce, gambi e parti di scarto degli ortaggi. Io ho scelto le carote per la mia CREMA DI CAROTE ANTISPRECO: se le acquisti con le foglie sarà più facile verificarne la freschezza e soprattutto potrai recuperare anche quella parte che si può trasformare in una salsa gustosa!

Altre ricette #dalladispensa sui profili di
Anna @lennesimoblog 
Luisa @tacchiepentole 
Vale @la_cucina_che_vale 

Per due porzioni:
- 4-5 carote con ciuffo
- una cipolla 
- un pezzetto di zenzero fresco
- 200 g di cannellini lessati
- brodo vegetale
- olio extravergine di oliva
Per completare
- latte di cocco
- i ciuffi delle carote
- 30 g di mandorle
- uno spicchio di aglio
- olio extravergine di oliva
Pulisci le carote: separa radice e ciuffo (tienilo da parte) e pulisci le carote con una spazzola per rimuovere i residui di terra.
Taglia le carote a tocchetti. Trita la cipolla e falla rosolare in poco olio, insieme alla radice di zenzero pelata.
Aggiungi le carote, copri con il brodo e fai cuocere 20 minuti, finché le carote non sono tenere. Unisci i fagioli e regola di sale.
Frulla la crema, tenendo da parte un po’ del brodo di cottura per regolare la consistenza.
Con i ciuffi, prepara il pesto: riunisci le foglie dei ciuffi, lo spicchio di aglio pelato e le mandorle nel boccale del mixer. Aggiungi olio a filo e frulla.
Servi la crema con latte di cocco e qualche cucchiaio di pesto di ciuffi.
Se avanza, puoi usarlo per condire una pasta!
.
.
.
#goodfoodlab #dadispensa #plantbased #zerowaste #buonoechefabene
RISOTTO AL POMODORO. [#aproladispensaecucino con @ RISOTTO AL POMODORO. [#aproladispensaecucino con @pettipomodoro ] 

Il risotto al pomodoro è un comfort food dell'infanzia, il piatto preferito di Ludo in assoluto. Un piatto semplice che scalda il cuore – e come tale deve essere fatto alla perfezione!
Io ho usato la passata di datterini BIO Il sublime Petti, una passata vellutata dal sapore dolce, ricco e intenso grazie alla lavorazione a bassa temperatura che preserva gusto e colore dei preziosi datterini 100% toscani.
Il sublime Petti è un prodotto unico, preparato con il 99,75% di datterini biologici e un pizzico di sale. È biologico certificato, vegan, senza glutine né grassi né conservanti. Ecco perché è così buono!
Ed è perfetto per condire il mio risotto, preparato con soli ingredienti da dispensa: per la ricotta di soia:
- 500 ml di bevanda di soia
- 25 ml di succo di limone
- sale
- un limone
per il risotto:
320 g di riso Carnaroli
200 ml di passata di datterino BIO Il sublime Petti brodo vegetale
olio extravergine di oliva
basilico
Scopri la ricetta completa su GoodFoodLab!
.
.
.
ADV #pomodoropetti #scarpetti #CapolavoroToscano #pomodoro #datterini #datterinibio #Ilsublime #passatadidatterini #plantbased
@pasqualepetti
[#unagiornatavegana] oggi ho bisogno di energia. F [#unagiornatavegana] oggi ho bisogno di energia. Fuori piove, fa freddino, e ho una to do list lunga qualche chilometro 🙄

Mi sono messa a preparare la mia PANNA COCCA AL MATCHA: una coccola davvero, e con quel tocco di carica che mi serve per affrontare questa giornata infinita.

Per altre deliziose #ricettevegane vi rimando ai profili di
Alex @glicerinia 
Claudia @vitalmentebio 
Franci @undraghettoincucina 
Gaia @gaia_thegreenpantry 
Jurgita e Filippo @veggiesituation 
Stella @stella_bellomo_ 
Vanessa @vanessa_foodandfamily 
Vita @buonosanoquotidiano 
e al profilo della dott.ssa @silviagoggi per suggerimenti di alimentazione vegana.

Per 3 o 4 porzioni di panna cocca:
- una lattina da 400 ml di latte di cocco
- un cucchiaino (5 g) di agar agar in polvere
- 40/50 g di zucchero di cocco
- un pizzico di vaniglia
- mezzo cucchiaino di the matcha in polvere @mondomatcha 
Versare latte di cocco e zucchero in una pentola, mescolare con una frusta. Aggiungere la vaniglia e l'agar agar, mescolando bene per far sciogliere i grumi, mettere sul fuoco e portare a bollore. Aggiungere il matcha e cuocere ancora circa 4/5 minuti, mescolando sempre, per far addensare.
Versare negli stampini e far raffreddare. Decorare a piacere con frutti di bosco e chips di cocco.
.
.
.
#goodfoodlab #pannacocca #plantbased #buonoechefabene #semplicementegreen
[#unpopiugreeninsieme ] questa prima settimana di [#unpopiugreeninsieme ] questa prima settimana di aprile sono ospite del progetto di Elena @semidielena per raccontare come la nostra alimentazione può essere più sostenibile. Perchè essere green è anche questo: alimentarsi pensando alla nostra salute e allo stesso tempo rispettando il nostro pianeta.

Il tip di oggi è dedicarsi all’autoproduzione. Fare in casa quello che solitamente si acquista ha tantissimi vantaggi: è l'ideale per chi vuole mangiare in modo più sano e sostenibile, fa risparmiare soldi e soprattutto permette di ridurre gli imballaggi! Prova a pensare a quanta plastica in meno ti porterai a casa.

Da cosa possiamo cominciare? Quasi tutto si può preparare in casa, dipende dal tempo che decidi di investire (e dalle tue abilità in cucina, senza dimenticare che tutto si può imparare!)

Per esempio, puoi preparare tutto il necessario per la tua colazione

- LATTE VEGETALE: è facile e senza sprechi! Per 1/2 litro di latte servono solo 125 g di mandorle e un sacchetto per il latte. La polpa che avanza puoi usarla in tantissime altre ricette!

PANE IN CASSETTA: una volta che assaggi quello fatto in casa, non tornerai più al pane gommoso sullo scaffale del super! Per un pane in cassetta servono solo 500 g di farina, 150 ml di latte, olio extravergine, 100 ml di acqua e 7 g di lievito: vale la pena provare!

CONFETTURE: un modo per non sprecare la frutta molto matura che hai in casa. Io uso il metodo Ferber, cerca su GoodFoodLab e inizia a sperimentare.

CEREALI E MUESLI: fatti in casa hanno tutto un altro sapore. E ci vuole davvero pochissimo! Per esempio, stasera puoi preparare un bel vaso di granola per la colazione di domani.

Cosa serve:
- 100 gr di fiocchi d’avena
- 80 gr di nocciole
- 1 cucchiaio di cacao
- 50 ml di sciroppo di acero o di riso
- 1 cucchiaio di olio d’oliva
- un bel pizzico di sale
Unisci tutti gli ingredienti in una ciotola e mescola bene fino ad amalgamare i liquidi con i secchi.
Versa in una teglia coperta da carta forno e cuoci a 180° per circa 15 minuti. Per garantire una cottura uniforme, puoi ruotare la teglia dopo una decina di minuti, senza mescolare la granola.

Io ho aggiunto banane essiccate, un sogno!
[#sanamerenda ] anche per i miei bambini Questo me [#sanamerenda ] anche per i miei bambini Questo mercoledì ha il sapore del primo giorno di scuola. È stato bello vedere nei loro occhi l’emozione di tornare a una quasi normalità. Ne avevano bisogno, e anche io 😅 Sia chiaro, adoro avere i miei bambini in giro per casa… Ma è stato un mese davvero impegnativo, fatto di equilibri stravolti, tanto nervosismo nell’aria e stanchezza.

Per cui oggi ci concediamo di festeggiare! Con una merenda speciale, dei COOKIES AL CIOCCOLATO (perché c’è sempre tutta la riserva delle uova di Pasqua da far fuori 😜)

Per una dozzina di cookies:
- 75 g farina
- 50 g di sciroppo di datteri (o altro sciroppo naturale)
- 100 g di burro di mandorle
- 50 g di cioccolato fondente tritato
- 1 cucchiaio di cacao in polvere
- 1 cucchiaino di lievito in polvere
In una ciotola mescolare burro di mandorle e sciroppo di datteri. In un’altra ciotola setacciare farina, cacao e lievito. Unire gli ingredienti secchi nella ciotola dei liquidi, aggiungere il cioccolato tritato al coltello e mescolare. In meno di un minuto si formerà un impasto morbido ma compatto. Se dovesse sbriciolarsi: aggiungere uno o due cucchiai di latte vegetale.
Lasciar riposare in frigo per 1 ora. Stendere su un piano leggermente infarinato (o su foglio di carta forno) e ritagliare i biscotti. Disporli su una teglia, cuocere a 180º per 8-10 minuti (a seconda dello spessore).
.
.
.
#goodfoodlab #plantbased #dalladispensa #chocolatecookies #vegancookies #veganfood #buonoechefabene
[#aproladispensaecucino ] questo piatto di linguin [#aproladispensaecucino ] questo piatto di linguine è un ottimo esempio della filosofia @aproladispensaecucino : ricette con ingredienti semplici, che tutti potenzialmente hanno in dispensa... e che in caso contrario si possono sostituire facilmente!

La ricetta originale di questo piatto - 100% vegetale e contenuta nel nostro ebook #pasquadadispensa - è con gli asparagi, ma non avendone un mazzetto in frigo, l’ho fatta... utilizzando le carote! Un risultato sorprendente cambiando solo un addendo 😉

Se vuoi scoprire questa e tutte le altre idee firmate Anna @lennesimoblog Luisa @tacchiepentole e Vale @la_cucina_che_vale vai sul nostro profilo @aproladispensaecucino e scopri come scaricare gratuitamente l’ebook, con ricette non solo per le festività pasquali ma buone sempre!
.
.
.
#goodfoodlab #dalladispensa #ingredientidadispensa #plantbased #buonoechefabene
[#mangiaresostenibile ] il cioccolato, una di quel [#mangiaresostenibile ] il cioccolato, una di quelle cose che durante le feste pasquali non manca mai! Mangiarne un pezzetto da immediatamente una sensazione di piacere. Eppure dietro alla produzione di cacao e cioccolato si nascondono tante note amare.

Il cioccolato ha un’alta impronta ecologica (spazi delle piantagioni, acqua, energia, trasporto) e spesso la sua produzione coincide con sfruttamento minorile e ingiustizia sociale.

Dobbiamo smettere di consumarlo? No: dobbiamo farlo in modo consapevole, acquistando cioccolato FairTrade o del commercio Equo e Solidale.

Cosa significa? Il cacao con cui viene prodotto proviene da piantagioni dove vengono garantiti i diritti dei lavoratori. Il modo in cui viene coltivato è quanto più possibile sostenibile a livello ambientale e spesso è biologico. E naturalmente è anche più buono, provare per credere!

Se vuoi approfondire, leggi su GoodFoodLab o ascolta Cogito Ergo Sum - per un futuro sostenibile su @revolution_radio_australia di Nadja @nadja_abayaandheels e Manu @manus_journal 🎙 ogni mercoledì sono ospite e nella scorsa puntata abbiamo parlato proprio di cioccolato e sostenibilità.

Posso lasciarti senza ricetta? Giammai. Ecco la mia TENERINA SENZA BURRO per far fuori un po’ di cioccolato delle uova di Pasqua:

- 150 g di cioccolato fondente
- 3 uova bio
- 25 g di farina
- 45 g di olio extravergine d’oliva
- 100 g di zucchero di canna
Sciogli il cioccolato a bagnomaria. Aggiungi l’olio extravergine e lascia intiepidire. Dividi i tuorli dagli albumi. Monta gli albumi a neve; unisci tuorli e zucchero e montali finchè chiari e spumosi.
Aggiungi poi la farina e il cioccolato fuso, e mescola con una spatola.
Unisci infine gli albumi montati a neve, e amalgama senza smontare troppo il composto.
Versa in una teglia di 22 cm (meglio se a cerniera). Cuoci in forno a 180º per 20 minuti.
.
.
.
#goodfoodlab #cioccolato #buonoechefabene #sanamerenda
[#apranzounpaninovegano ] questo sole tiepido ci f [#apranzounpaninovegano ] questo sole tiepido ci fa venir voglia di un pranzo in giardino, con un buon panino e un bicchiere di birra. Che ne pensi?

Per l’appuntamento di oggi con i nostri panini 100-% vegetali hai solo l’imbarazzo della scelta! Io ho preparato un BURGER MEDITERRANEO con tofu e pomodori secchi, ma sbircia anche tra le proposte di:
Martina @martina.vegancucinafelice 
Ale @alle_veggie 
Elena @laschiaccianoci 
Irina @irina_grigorii 
Jurgita e Filippo @veggiesituation 
Michela @run_veg 
Veronica @alegallybrunette 
e l’ospite del mese Dalia @dalia.franceschini 

Per il mio burger:
- 125g tofu al naturale
- 6 pomodori secchi sott’olio
- 1 cucchiaio di olive
- pangrattato qb
- olio extravergine di oliva
- sale e pepe
Taglia il tofu a cubetti e versalo nel mixer.
Unisci i pomodori secchi, le olive e un cucchiaio di olio extravergine e frulla prima a impulsi e poi continua fino ad ottenere un composto di media consitenza.
Forma i burger, aggiungendo se serve un po’ di pangrattato. Cuocili in forno o in padella per qualche minuto, su entrambe i lati.

Ho farcito il panino con hummus classico, insalatina, il burger, avocado schiacciato con una forchetta e condito con limone, sale e peperoncino in fiocchi, e qualche pomodorino secco conservato sott’olio.
.
.
.
#goodfoodlab #plantbased #paninovegano
Carica di più... Seguire Instagram

Torna alla home

Privacy policy

Privacy Policy

Footer

©2015 CRISTINA MAURI | ALL RIGHTS RESERVED | P.IVA 03407720139

Copyright© 2021 · Brunch Pro Theme by Feast Design Co.

Questo blog utilizza i cookie per analisi statistiche anonime. Se continui a navigare, acconsenti all'uso dei cookie, ma puoi anche disattivarli nelle preferenze del tuo browser.
Accept Read More
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato

Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.

Non-necessary

Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.

ACCETTA E SALVA