Iscriviti alla mia Newsletter →

Mini-guida agli estratti e il nostro succo green-toso

Ciao, sono Cristina

Divulgo la cucina consapevole, a basso impatto e a base vegetale, assieme a buone pratiche
per una vita Green.

ultimi articoli

la MIA NEWSLETTER

Germogli

Iscrivendoti a Germogli ogni mese riceverai gustose ricette e news dal mondo green, oltre a una selezione di cose che mi piacciono! 

Riceverai in regalo Senza Cottura (o quasi), il ricettario estivo che ho realizzato per te!

Da quando l’estrattore è entrato nella mia cucina, più di due anni fa, la nostra alimentazione si è incredibilmente arricchita di gusto e di benessere. Abbiamo sempre consumato centrifughe, sin da bambini, ma quando si parla di succo estratto, si parla di un prodotto vivo, ricco di micronutrienti e di innumerevoli proprietà.

Ho ricevuto diverse domande su estrattori e succhi estratti, così ho pensato di raccogliere tutte le risposte qui, raccontandoti la mia esperienza personale sperando possa servirti.

Centrifuga o estrattore: cosa scelgo?
Sono dell’idea che tra il non bere nulla e il bere un centrifugato di frutta e verdura appena fatto, la seconda è senz’altro l’opzione migliore. Ma se stai pensando di acquistare una centrifuga, aggiungi un centinaio di euro o poco più e compra un estrattore, che ha valore e utilità di gran lunga superiori.

Il funzionamento di centrifuga ed estrattore sono diversi. La centrifuga utilizza una lama circolare, che gira ad altissima velocità triturando frutta e verdura, e sfruttando la forza centrifuga, separa il succo dagli scarti. Un estrattore di succo, invece, utilizza una coclea (una vite senza fine) che mastica frutta e verdura spremendone il succo. Un succo estratto ha una qualità nettamente superiore: a differenza della centrifuga, un estrattore non introduce aria perciò non ossigena, e non surriscalda gli alimenti usati. 

Il residuo dell’estrattore è molto meno umido di quello di una normale centrifuga, perciò si ha molto meno “scarto”. E con qualche accorgimento, può essere riutilizzato per preparare torte, cracker, muffin (hai già visto la merenda che ho sfornato per Carlotta? Se visiti il suo sito, trovi i Muffin del Real Coniglio, fatti con lo scarto dell’estratto di carote e mango).

Per quanto riguarda le marche di estrattore, la nostra scelta è caduta su Hurom. Ne abbiamo due, il mio Hurom rosso a casa nostra e uno a casa della nonna, dove trascorriamo la nostra estate, e non ci ha mai deluso. Il mercato sembra stia ampliando l’offerta, e se qualche anno fa esistevano pochi estrattori molto costosi, adesso anche le grandi marche di elettrodomestici stanno producendo estrattori. La cosa fondamentale è scegliere un estrattore con materiali di qualità (BPA free), a basso numero di giri (tra 80 e 40 giri al minuto) e che siano facili da pulire.

succo green-toso estratto

Che frutta e verdura estrarre? Le ricette?
Nella nostra cucina, spesso, vale l’improvvisazione: preparo estratti a seconda della frutta e della verdura che abbiamo in frigo, e dei gusti personali. A volte ci piace seguire qualche ricetta, se vogliamo proporre qualche abbinamento particolare o “smorzare” un po’ il gusto di qualche ingrediente che di solito ai bambini non piace. 

Per me è importante scegliere frutta di stagione, bio, possibilmente a km0. Questo mi permette di usare tranquillamente anche la buccia che, come nel caso degli agrumi, contiene vitamine, micronutrienti e oli essenziali, ed eventualmente poter riutilizzare gli scarti.

Uno dei libri che ha cambiato (e migliorato) il mio utilizzo dell’estrattore è l’ultimo libro di Martino Beria,  Il manuale dell’estrattore. Succhi, latti vegetali, salse e ricette che riutilizzano gli scarti, per una cucina senza sprechi. A parte le ricette, che sono sempre stimoli interessanti, ho trovato utilissima la parte introduttiva, più teorica e dedicata alla scelta delle materie prime, a come pulire frutta e verdura, e la parte riguardante usi alternativi dell’estrattore, per preparare latti vegetali, granite e sorbetti. Non ho ancora testato queste ricette, ma sappi che lo farò prestissimo!

Ed ora la mia ricetta di oggi. Ho pensato di condividere con te il nostro succo green-toso, Leo va matto per questo nome e appena finisce il suo bicchiere di succo green-toso mi fa toccare i suoi bicipiti per mostrarmi quanto è diventato muscoloso grazie a questo estratto! Sì, gli ho mostrato una puntata di Braccio di Ferro, e lui ha fatto subito il collegamento.

Il succo green-toso è un concentrato di salute, a base di spinacino fresco a cui ho aggiunto l’ananas e kiwi per dargli la giusta dolcezza. Gli spinaci, che hanno la fama di essere ricchissimi di ferro, in realtà ne contengono sì una buona quantità ma il nostro corpo non la assimila. Il 95% del ferro contenuto negli spinaci infatti non è utilizzabile, a causa della presenza di acido ossalico, sostanza che limita molto la biodisponibilità dei minerali.

Il trucco per favorire l’assimilazione del ferro contenuto negli spinaci è consumarli insieme a del succo di limone, ricco di acido citrico e acido ascorbico, che rendono parzialmente solubili gli ossalati aumentando la biodisponibilità del ferro. Ecco perchè al succo green-toso ho aggiunto frutta che contiene moltissima vitamina C, come il kiwi e (appunto) il limone.

E siccome a volte mi sento chiedere: ma davvero i tuoi bambini mangiano quello che prepari? allego anche due foto della merenda a base di succo green-toso di Leo e Ludo: giusto il tempo della foto, e poi via, in un attimo si sono divisi (e finiti) tutto l’estratto. 

 

Succo green-toso

Ingredienti

  • 1 mela
  • 1/2 limone
  • 2 belle manciate di spinacini freschi
  • 1 kiwi
  • 1 fetta di ananas circa 1/8 di un frutto intero

Istruzioni

  • Togli la scorza al limone. Pulisci l'ananas togliendo la buccia coriacea.
  • Taglia a fette la mela, e togli la buccia se non è biologica. Sbuccia il kiwi.
  • Taglia tutta la frutta a pezzetti, poi estrai il succo alternando spinacini e frutta.

Note

Dosi per circa 400 ml di succo, equivalenti a due porzioni baby.

 

Se vuoi vedere quali estrattori uso nella mia cucina, segui i link:

A presto!

Ti è piaciuTO questO ARTICOLO?

Condividilo per contribuire a diffondere sempre di più uno stile di vita sano e sostenibile!

Facebook
Twitter
Pinterest
WhatsApp
Email

6 risposte

  1. Ciao, ho letto questo post perchè sono incuriosita dall’estrattore ma titubante nell’acquisto. Non sarebbe uguale prendere questi ingredienti del succo green-toso e frullarli con un minipimer ad immersione? Non capisco quale sia la differenza. Grazie

    1. Ciao Debora, la differenza sostanziale tra smoothie (il frullato di cui parli tu) e succo estratto è che nel primo vengono frullate anche le fibre, mentre in un estratto gran parte delle fibre di frutta e verdura vengono scartate grazie a un filtro a maglie più o meno strette (alcuni modelli di estrattore hanno il doppio filtro da scegliere a seconda della frutta usata e del risultato che si vuole ottenere).
      Cerco di alternare l’uso di smoothies e succhi estratti: le fibre fanno molto bene, ma un’alimentazione troppo ricca può portare a problemi intestinali.

    1. Grazie gioia, spero siano stati utili! Un estrattore è un piccolo investimento (qualche anno fa costavano un poi di più, adesso sono più abbordabili) ma ne vale veramente la pena!

  2. Ciao Cristina…ho iniziato da poco a seguirti su Instagram e ho trovato questa tua mini guida molti utile.
    Ho vinto un estrattore di succo kitchenAid un paio di mesetti fa e quindi sono nuova di questo mondo ma devo dire che mi sono divertita spesso col mio bimbo a preparare estratti per le nostre colazioni/merende.
    Una domanda: il mio estrattore ha tre filtri e io ho sempre usato quello intermedio che mi permette di ottenere un succo un po’ più consistente…hai consigli a riguardo?utilizzando quello più fitto l’estratto sarà migliore?
    Ti ringrazio in anticipo
    Buona serata
    Eleonora

    1. Ciao Eleonora, grazie per le tue parole :-)
      In genere, per i bimbi, uso il filtro più stretto: produce un pochino più di scarto ma il succo è più liquido. Quando utilizzo gli agrumi, invece, ho notato che passa molta polpa, per cui se il succo è molto pastoso, lo passo in un colino a maglie non troppo fitte, in modo che trattenga un po’ di scarto (che poi bevo io). Considera anche di usare frutta dalle consistenze diverse: insieme a frutti più fibrosi, usa ingredienti più succosi, oppure allunga il succo con dell’acqua, acqua di cocco, latte vegetale (così avrai una specie di frappé, delizioso!). Fammi sapere come va!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.