Il tiramisù è fra i dolci più noti e apprezzati al mondo, e il dolce preferito di mio figlio Leo. Dopotutto, è difficile resistere a questo delizioso dolce al cucchiaio: piace ad adulti e bambini, ed è l’ideale per la chiusura di un buon pasto. Non è necessario andare al ristorante per godersi un eccellente tiramisù ma lo si può preparare a casa. La ricetta, infatti, è molto più semplice e sbrigativa di quanto si possa credere e, soprattutto, è molto divertente: non è un caso, infatti, che molti coinvolgano nell’assemblaggio del dolce i più piccoli.
Se ti chiedi come preparare il tiramisù perfetto, bisogna per prima cosa scegliere la variante che meglio risponde ai tuoi gusti. Oggi non ti parlo infatti del tiramisù classico, ma di una sua alternativa fresca e gustosa: il tiramisù al cocco.
Continua a leggere per scoprire le indicazioni su come prepararlo al meglio e qualche curiosità che forse non conosci.

Consigli per un tiramisù perfetto al gusto di cocco
Il tiramisù al cocco è una prelibatezza di cui non riuscirai più a fare a meno. Preparare questa variante del dolce classico è davvero molto semplice e non richiede una ricetta diversa, basta solo aggiungere ai soliti ingredienti la farina di cocco e il latte di cocco.
Per prima cosa, lavora la farina di cocco con una frusta insieme al mascarpone e allo zucchero per ottenere una soffice crema. La farina di cocco, o il cocco rapè, si usano anche per decorare la superficie del tiramisù prima di servirlo in tavola.
Per quanto riguarda il latte di cocco, aggiungilo invece in fase di preparazione al caffè, così che i savoiardi, una volta inzuppati, assorbano anche il suo sapore dolce e tropicale. Ricorda che è sempre meglio utilizzare il caffè preparato con la moka, piuttosto che quello solubile, perché ha un gusto migliore, più deciso. Una volta pronto, lascialo raffreddare in un piatto fondo, e poi inzuppa i biscotti per qualche secondo, solo da un lato, disponendoli nella pirofila sul lato non intinto nel caffè.
Prosegui poi con la preparazione classica del dolce, alternando strati di biscotti inzuppati e strati di crema: ecco il tuo tiramisù al cocco, perfetto da gustare in ogni momento.
E se ti piace il cocco, prova anche le mie bliss balls al cocco, oppure l’irresistibile granola al cocco, una ricetta fantastica da realizzare per la colazione di tutti i giorni.
La storia del tiramisù
Sulle origini del tiramisù c’è una piccola diatriba. Un dato certo è che il termine compare sui dizionari italiani nel 1980. Tra le storie più accreditate c’è quella che ne fa risalire la nascita a Treviso: per questo motivo non c’è da sorprendersi se qualcuno lo chiama tiramesù, in dialetto veneto.
Il nome fu scelto per fare riferimento al suo valore nutrizionale e al potere rigenerante. A introdurre il tiramisù fu lo sbatudin, una specie di zabaione a base di tuorli d’uovo e zucchero utilizzato come bevanda energizzante dai contadini. In La Cucina Trevigiana, Giuseppe Maffioli, negli anni Sessanta, parla dell’abitudine di consumare questo dolce con panna montata e biscotti secchi, parole che ispirarono i pasticceri trevigiani che, successivamente, crearono il dolce che scrisse la storia della pasticceria italiana. Il tiramisù vero e proprio fu proposto per la prima volta nel ristorante Alle Beccherie.
Qualche curiosità sul tiramisù
Una prima curiosità legata al tiramisù riguarda una regione italiana in particolare, il Friuli Venezia Giulia. Qui la passione per questo dolce è tanta da aver portato ad ottenere un fenomenale Guinness World Record: a Gemona, provincia di Udine, è stato realizzato il tiramisù più grande al mondo, ben 3015 chilogrammi.
Ci sono italiani che non riescono a rinunciare al tiramisù quando varcano i confini, ma ce ne è stato uno che più di tutti può sorprendere: l’astronauta Luca Parmitano. Infatti si dice che, nel 2013, durante una sua spedizione nello spazio abbia richiesto un particolare tiramisù allo chef Davide Scabin, un dolce adattato all’assenza di gravità, disidratato e imbustato per raggiungere l’astronauta.
E ci sono altri numeri da record che riguardano questo dolce, oltre a quelli del Guinness di Gemona: 1 milioni di ricerche mensili sul web riguardano il tiramisù e l’Accademia della Crusca ha dichiarato che il termine è presente come “italianismo gastronomico” in 23 lingue diverse.
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