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Good Food Lab

Laboratorio di cucina e vita green per tutta la famiglia

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2 Gennaio 2023

Veganuary: accetti la sfida?

Con il nuovo anno ci sentiamo ispirati ad essere più sani, più in forma, più attenti al nostro benessere. E se, contemporaneamente, facessimo qualcosa anche per la salute del pianeta?

Quest’anno, prova Veganuary – parola che deriva dalla fusione di vegan e January – una challenge nata nel 2014 dall’omonima organizzazione no profit con sede nel Regno Unito. Come puoi facilmente intuire, l’obiettivo di Veganuary è incoraggiare le persone a consumare solo cibi vegetali per il mese di gennaio.

Da allora, l’adesione a questa challenge è più che raddoppiata ogni anno: secondo i dati di Essere Animali, da quando esiste Veganuary ha collezionato più di 2 milioni di partecipanti, e nel 2022 ha coinvolto 629.351 iscritti in 228 Paesi e territori.

Per partecipare a Veganuary non serve altro che un po’ di buona volontà. E un indirizzo email: come primo passo, vai sul sito di Veganuary e registrati: in questo modo, riceverai i messaggi di incoraggiamento dei promotori della sfida, ma anche consigli, informazioni e ricette per arrivare fino alla fine del mese… e oltre!

polpette di risotto

Perché partecipare a Veganuary?

La missione di Veganuary è molto semplice: avvicinare la maggior parte delle persone ad una alimentazione più consapevole, dimostrandone i benefici dal punto di vista della salute, ma anche ambientale, etico ed economico. Avere un’alimentazione plant based – anche solo per un mese – giova al benessere degli animali e può farti risparmiare. E non solo.

1. Fa bene alla salute

Una dieta equilibrata a base vegetale ha meno calorie. Rispetto a una dieta ricca di proteine animali è povera di acidi grassi saturi e colesterolo, e al contrario è ricca di fibre, grassi buoni e antiossidanti. È considerata da diversi studi una alimentazione protettiva su alcuni tipi di tumore dieta-dipendenti, e ha spesso un buon impatto sul microbiota intestinale, sul sistema immunitario, sul peso, sulla luminosità della pelle.

Seguire un’alimentazione vegetale migliora anche il sonno e l’umore. Gli alimenti di cui ci nutriamo durante il giorno possono influenzare positivamente o negativamente il modo in cui dormiamo la notte, e chi ha una dieta vegan ha maggiori probabilità di dormire bene la notte perché i pasti sono composti da ingredienti generalmente più facili da digerire rispetto alla carne animale.

2. Fa bene al pianeta

Uno degli aspetti fondamentali di questa campagna è legato all’impatto ambientale di una alimentazione prevalentemente basata sul consumo di carne. Nel 2006 la Fao calcolò che il settore agro-alimentare emette il 18% dei gas serra, più che i trasporti.

Secondo i dati di Greenpeace il settore agricolo è responsabile di circa un quarto delle emissioni globali di gas serra, delle quali oltre il 60% provengono dalla produzione, sempre più intensiva, di carne e derivati animali. Senza considerare l’impatto della produzione di mangimi, causa di deforestazione, distruzione della biodiversità e impoverimento del suolo. Ecco perché anche ridurre drasticamente il consumo di carne e fare una spesa in generale più consapevole aiuta a combattere il cambiamento climatico.

Partecipa a Veganuary: i miei consigli

Siamo programmati per resistere al cambiamento, ed è normale sentirsi a disagio all’inizio. Dopotutto, adottare una nuova dieta è un grande impegno e – ammettiamolo, potrebbe essere scoraggiante. Ma è più semplice di quello che può sembrarti, e anche molto gustoso! Te lo racconto nel mio libro Semplicemente Green, in cui puoi trovare oltre 80 ricette a base vegetale per tutta la famiglia.

Come rendere questo mese un po’ più facile?

  • pianifica cosa mangerai e cosa dovrai acquistare prima di iniziare. Prova a organizzare i tuoi pasti in un menù settimanale: il tuo Veganuary sarà più facile da tutti i punti di vista!
  • verifica cosa c’è nella tua dispensa. Senza saperlo, hai già tantissimi prodotti vegani: pasta, riso, legumi, passata di pomodoro, mandorle e nocciole, e poi spezie ed erbe aromatiche. Servirà solo aggiungere tanta buona verdura di stagione per completare i tuoi pasti.
  • non complicarti la vita stravolgendo le tue abitudini. Se ti piace concederti un buon caffè al bar, chiedilo con il latte di soia, invece che vaccino. Puoi goderti un buon gelato alla frutta, o preparato con bevande vegetali. I popcorn sono vegani, e se vai in pizzeria con gli amici puoi goderti una pizza buonissima anche senza mozzarella
  • prova a “veganizzare” i tuoi piatti preferiti, in rete trovi tantissime idee
  • sei già più vegan di quel che credi: pensa a tante ricette tipiche della cucina italiana come la pasta e fagioli, il minestrone di verdure, la ribollita toscana, la caponata, ma anche solo un buon piatto di spaghetti aglio, olio e peperoncino sono un semplice pasto vegano – e magari non ci hai mai pensato!
  • sperimenta nuove ricette, puoi prendere ispirazione dai tanti libri di cucina vegetale, dal web o da Instagram
  • porta sempre con sé gli snack giusti (un sacchettino di frutta secca o un frutto) quando sei in giro 
  • non demordere se assaggi qualcosa che non ti piace. Ci sono tante alternative… anche tra le alternative vegetali! Se il latte di soia è bocciato, ci sono quelli di riso, d’avena, di cocco…
  • non rimproverarti se sbagli: l’importante è fare un piccolo passo, ogni giorno.

Un ultimo consiglio

Veganuary è una bella challenge: affrontala insieme ad altre persone che vogliono intraprendere lo stesso percorso per sostenersi a vicenda! Magari anche attraverso gruppi online. Lo spirito di Veganuary è proprio quello di creare una grande comunità virtuale, e ogni anno si allarga sempre di più come testimonia il numero crescente di adesioni.

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Il mio libro Semplicemente Green

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racconti di viaggio green ed ecosostenibile

Un ricettario free per te!

Istanti

good_food_lab

Cristina Mauri - GREEN FOOD 🌱
Oggi è #worldveganday 🌱 Ho smesso di mangiare Oggi è #worldveganday 🌱

Ho smesso di mangiare carne tantissimo tempo fa, e da 4 anni la mia dieta è prevalentemente plant based. E se da una parte vorrei averlo fatto prima, dall’altra sono grata per questo percorso. Che è tutto fuorché noioso!

Mangiare (più) vegetale è un modo stupendo per diminuire il proprio impatto sull’ambiente, per esercitare empatia e compassione, fa bene alla propria salute, è semplice ed è estremamente gustoso.

Non penso mai a “che cosa ho rinunciato”, perché il mio piatto è sempre pieno di meravigliosi colori e sapori. Per questo cerco di ispirarti a fare lo stesso, un pasto alla volta. 

Cosa ti spinge a mangiare (più) vegetale? O al contrario, cosa te lo impedisce? Parliamone ☺️ 

[Se vuoi provare a rendere più “semplicemente green” la tua alimentazione, tra qualche giorno ci sarà una piccola novità!]
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#goodfoodlab #semplicementegreen #buonoechefabene #plantbased #cucinasostenibile #cucinavegetale
Le zucche non sono tutte uguali: cambia forma, gra Le zucche non sono tutte uguali: cambia forma, grandezza, colore... e anche sapore e consistenza della polpa.

Una delle mie preferite in assoluto è la delica, con buccia verde scuro e polpa compatta, soda e asciutta, e un sapore pieno e deciso. Io la cuocio intera, nel forno - un modo facilissimo e senza sprechi!

Su @cortilia.it trovi tantissime varietà di zucca, e tanti suggerimenti per utilizzarle al meglio - tra cui le ricette di Alex @glicerinia e Stella @stella_bellomo_

E con il codice GOODFOODLAB10 hai 10€ di sconto su una spesa di almeno 49€.

Io ho preparato un buonissimo orzotto:
- 250 g di orzo perlato
- 1/2 cipolla
- 400 g circa di zucca delica cotta al forno
- 100 g di crema di cocco
- brodo vegetale
- olio extravergine di oliva
- sale e pepe
per la gremolada:
- prezzemolo fresco
- un limone bio
- pistacchi tostati
Scalda due cucchiaio di olio extravergine con la cipolla tritata. Versa l’orzo e fallo tostare un paio di minuti, poi unisci un mestolo di brodo. Lascia assorbire e continua la cottura aggiungendo un mestolo di brodo alla volta, come con un risotto. 
Nel frattempo frulla la polpa della zucca cotta (compresa la buccia) aggiungendo se serve qualche cucchiaio di brodo. Unisci la polpa frullata all’orzotto qualche minuto prima della fine della cottura. Una volta pronto, unisci anche la crema di cocco, regola di sale e lascia mantecare a fuoco spento.
Per la gremolada, trita finemente il prezzemolo e aggiungi la scorza di limone grattugiata.
Servi l’orzotto con un cucchiaio extra di crema di cocco, la gremolada e pistacchi tostati tritati.
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#goodfoodlab #cortilia #lacampagnaacasatua #plantbased #buonoechefabene #semplicementegreen
[in collaborazione con @almaverdebio_official ] Og [in collaborazione con @almaverdebio_official ]
Oggi gnocchi... ma green: una ricetta facilissima, con pochi ingredienti e che accontenta tutta la famiglia (anche chi fa fatica a mangiare le verdure)

Per prepararli ho usato le cimette di broccoli di Almaverde Bio, accuratamente selezionate, lavorate e surgelate singolarmente per dosare il prodotto ed evitare sprechi. E la confezione è compostabile, un motivo in più per amarle!

Ecco la ricetta:
Per GLI GNOCCHI
- 500 g cimette di broccoli
- 1 patata lessata
- 300 g farina + altra (circa 50 g) se l’impasto è troppo umido
Per il condimento:
- 50 g pinoli
- 50 g di nocciole tritate grossolanamente
- 2 cucchiai di olio extravergine
Per completare:
- panna/crema vegetale (senza zucchero)
- peperone crusco (opzionale)
- scorza di limone

Fai lessare i broccoli per circa 5 minuti. Scolali bene.
In una ciotola capiente versa le farine setacciate. Con uno schiaccia-patate pressa la patata lessata e i broccoli direttamente sopra la farina. Fai attenzione: se i broccoli faranno acqua, strizzali a parte e poi spostati sopra l’impasto.
Aggiungi una macinata di pepe e due pizzichi di sale, e impasta il tutto con le mani fino ad ottenere un composto omogeneo e morbido. Se necessario aggiungi altra farina.
Preleva poco impasto alla volta e fallo rotolare sul piano infarinato con le mani formando dei serpentelli. Taglia a pezzetti di 2-3 centimetri e metti da parte.
Per il condimento, in una pentola antiaderente versa 5 cucchiai di olio extravergine. Fai scaldare e aggiungi i pinoli e le nocciole, tosta per qualche minuto e togli dal fuoco. Unisci quindi la paprika e mescola bene.
Cuoci gli gnocchi in abbondante acqua salata, pochi alla volta, e facendo attenzione che non si attacchino. Quando vengono a galla sono pronti.
Condiscili con l’olio di pinoli e nocciole. Completa con il peperone crusco spezzettato e la scorza di limone.
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#goodfoodlab #almaverdebio #plantbased #semplicementegreen #buonoechefabene #cucinanaturale
Le mele sono state raccolte, la vendemmia è concl Le mele sono state raccolte, la vendemmia è conclusa e io ho volteggiato tra le vigne con un buon bicchiere di Traminer: è tempo di Törggelen!

Questo è il momento giusto per godersi l’autunno altoatesino, tra passeggiate in mezzo al foliage e soste nei Buschenschänken, le osterie contadine. 

Ecco qualche consiglio per un turismo slow e sostenibile.

Scegli Gallo Rosso: @roter.hahn_gallo.rosso è il marchio creato nel 1998 dall’Unione Agricoltori Sudtirolesi, e che riunisce oltre 1600 agriturismi e masi, garantendo una elevata qualità dell’offerta.

Alloggiare in un maso significa vivere nella natura e a contatto con il mondo contadino, sostenendone l’attività e assicurando uno sviluppo sostenibile della sua cultura!

I miei preferiti:
- St.Quirinus (Caldaro) @st.quirinus_bioweingut maso biodinamico con un panorama invidiabile. La colazione è una chicca! Noi abbiamo dormito in uno dei 4 appartamenti disponibili, tutti super confortevoli, abbiamo fatto tour di cantina e vigne e abbiamo pranzato con la famiglia. Da non perdere: visita guidata con degustazione di vini bio di produzione propria
- Planitzer (frazione Glen) maso circondato dai vigneti. Nelle due stube si possono gustare piatti deliziosi della cucina contadina. Da non perdere: minestra di zucca, canederli al formaggio, sauerkraut

Cosa vedere:
- centro storico di Caldaro, davvero suggestivo e ricco di charme
- lago di Caldaro, circondato da vigne e meleti, ma anche qualche olivo. È il più grande lago dell’Alto Adige ed è riserva naturale
- funicolare al Passo della Mendola, per un panorama spettacolare
- sentiero della Pace, con 7 punti di meditazione: misura, intelligenza, giustizia, fede, speranza, coraggio e amore.

Food & wine:
- @manincor.wine tenuta a Caldaro con una storia di oltre 400 anni, nel pieno rispetto della natura; producono vini quanto più naturali possibili, tutti certificati biodinamici
- @elena.walch cantina storica e bistrot in giardino a Traminer +  Gutsschenke presso Castel Ringberg; impegno nella produzione sostenibile e nella tutela del paesaggio culturale
- terrazza sul lago con vista pazzesca, e schlutzkrapfen buonissimi da @seehofkeller
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#goodfoodlab #viaggiaregreen
Cosa c’è di più autunnale di un buon risotto a Cosa c’è di più autunnale di un buon risotto alla zucca, 100% vegetale?

Io lo preparo così:
- 320 g di riso Carnaroli
- 1lt di brodo vegetale (ancora meglio se fatto con bucce e scarti)
- 250 g di zucca Delica pulita cruda, tagliata a cubetti
- 25 g di olio extravergine di oliva
- 1 piccola cipolla
- timo fresco
- 1/2 cucchiaino di cannella in polvere

Porta a ebollizione il brodo vegetale, versa 2/3 della zucca a cubetti e cuocila per 5 minuti. Nel frattempo, in una casseruola scalda 2 cucchiai di olio e fai soffriggere la cipolla tritata finemente per un minuto. Scola la zucca con una schiumarola e versala nella casseruola. Lascia insaporire 5 minuti, poi frulla il tutto.
Tosta il riso a secco a fiamma alta in un'altra casseruola. Mescola di tanto in tanto per non farlo attaccare al fondo.
Quando il riso è ben caldo, versa un mestolo di brodo e mescola. Appena il riso comincia ad asciugarsi, aggiungi un altro mestolo di brodo bollente: prosegui così fino a 5 minuti dalla fine cottura. A questo punto, aggiungi la crema di zucca e i cubetti di zucca cruda. Prosegui la cottura. Spegni il fuoco e fai mantecare con due cucchiai di olio extravergine di oliva.
Servi ben caldo con timo fresco.
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#goodfoodlab #plantbased #autunnonelpiatto #dispensavegetale #distagioneinstagione #distagione
Sono sempre entusiasta delle ricette one pot, e qu Sono sempre entusiasta delle ricette one pot, e questa pasta e cocozza napoletana non fa eccezione: è semplicissima da fare, e grazie alla cottura nel condimento la pasta risulta super cremosa e gustosissima. 

Ecco come prepararla: 
- 500 gr di zucca
- 200 g di pasta corta
- 4 cucchiai di olio extravergine
- 2 spicchi d’aglio
- 1 mazzetto abbondante di prezzemolo fresco
- 1 peperoncino rosso piccante (facoltativo)
- una macinata di pepe nero
- sale
Taglia la zucca a dadini. Sbuccia l’aglio e mettilo in una pentola con 4 cucchiai di olio e un peperoncino tagliato a metà.
Quando l’aglio inizia a soffriggere, aggiungi la zucca tagliata a cubetti e lascia rosolare qualche minuto, mescolando.
Togli l’aglio, aggiungi 200 ml di acqua e cuoci con il coperchio a fuoco lento per 15 minuti. Quando è cotta e morbida, schiacciala leggermente con un mestolo o una forchetta.
Aggiungi altri 200 g di acqua e quando torna a bollore, butta la pasta nel condimento. Porta a cottura, mescolando, e aggiungendo altra acqua se necessario.
Servi la pasta e cocozza calda con un filo d’olio a crudo, abbondante prezzemolo fresco tritato e pepe.

#goodfoodlab #plantbased #dispensavegetale #ricettadadispensa #distagione #buonoechefabene #onepotmeal
Qui ci aspetta un weekend di pioggia: noi ci cocco Qui ci aspetta un weekend di pioggia: noi ci coccoliamo con qualche piatto comfort come questo dhal di lenticchie, una delle ricette preferite da tutta la famiglia che trovi nel mio libro Semplicemente Green per @red_edizioni

Come tutte le ricette del libro, anche questa è una ricetta "modulare", adattabile ai gusti di tutta la famiglia. Quindi, se per i bimbi lo preparo in versione easy, per noi è arricchito dal tadka, un soffritto speziato gustosissimo.

Come lo preparo? Trito finemente la cipolla e l'aglio, grattugio lo zenzero spelato e riunisco il tutto in un pentolino con 3 cucchiai di olio extravergine di oliva. Cuocio a fuoco lento finché la cipolla risulta lucida e morbida. Aggiungo peperoncino, curry e un pizzico di sale. Dopo un minuto, aggiungo la passata di pomodoro e proseguo la cottura per altri 5 minuti.
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#goodfoodlab #semplicementegreen #plantbased #dispensavegetale #buonoechefabene
[in collaborazione con @sojasun_vegetalepositivo ] [in collaborazione con @sojasun_vegetalepositivo ]
È autunno e non ho ancora sfornato una torta di mele: rimedio subito! E lo faccio con una torta semplicissima, che si prepara in una ciotola e con pochi ingredienti, e perfetta per la colazione o la merenda.

Ciò che la rende super sofficissima è Greek Style Sojasun, l’alternativa vegetale a base di soia fermentata, ricco di proteine e senza zuccheri. È buono al naturale, per preparare salsine e dip, ma - appunto - anche per sfornare ricette dolci e salate senza usare uova e burro.

Ecco la ricetta. Ingredienti:
- 270 g di farina
- 170 g di Sojasun Greek Style
- 200 g di bevanda soia Sojasun
- 125 g di zucchero
- 60 g di burro vegetale (o 50 g di olio)
- 14 g di lievito in polvere
- cannella e/o altre spezie come pumpkin spice mix
- 3 mele
- mandorle a lamelle
- zucchero a velo
Spennella la tortiera di olio e spolvera con farina. Preriscalda il forno a 180°.
Taglia le mele in 4 parti, togli il torsolo, sbucciale e tagliale a fettine. Condisci con succo di limone per evitare che anneriscano.
In una ciotola versa 150 g di bevanda di soia, il burro vegetale sciolto, lo zucchero e il Greek Style, e mescola bene.
Setaccia farina e lievito, aggiungi la cannella, e sbatti con le fruste per qualche secondo. Non mescolare troppo, o la torta non risulterà più soffice e ariosa. Se l’impasto ti sembra troppo compatto, aggiungi il resto della bevanda di soia (può dipendere dal grado di assorbimento della farina che usi).
Versa l’impasto nella tortiera, poi disponi le fette di mela. Completa con le mandorle a lamelle. Cuoci in forno caldo a 180° statico per 50 minuti circa. Prova la cottura con uno stecchino. Lascia raffreddare e cospargi con zucchero a velo.
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#goodfoodlab #piaceresojasun #momentidisojasun #sojasunvegetalepositivo #plantbased
Una settimana fa ero lì, nel cuore del @parcoabru Una settimana fa ero lì, nel cuore del @parcoabruzzo, ad ammirarne tutta la sua bellezza. 

Conosci la sua storia? 100 anni fa queste montagne uniche si trasformavano da terreno di svago per la nobiltà a territorio da proteggere. 100 anni sono solo un soffio nella storia della Terra, ma hanno permesso a tre generazioni umane di comprendere che il potenziale dell’Italia - il suo vero patrimonio - si esprime nel dialogo tra natura e cultura.

E ora, un po’ di informazioni utili per vivere questo patrimonio.

Il Parco Nazionale d’Abruzzo è visitabile sempre. Sul sito ufficiale trovi tutte le indicazioni per raggiungerlo. Contatta una guida o scarica la app per tutti i percorsi della rete sentieristica.

I miei preferiti:
- Boschi della Difesa, con possibilità di escursioni a cavallo 
- il percorso Arteparco, un progetto di arte sostenibile (la scultura in foto è “Un tempo è stato”, di Alessandro Pavone, e proviene dal tronco di un grande larice abbattuto dalla tempesta Vaia, in Trentino)
- Val Fondillo, ricca di sorgenti (e di colori magnifici)
- Camosciara, il primo nucleo del parco, splendido anfiteatro naturale.

L’orso bruno marsicano è l’animale simbolo del PNALM: è una presenza preziosa, che va rispettata - così come tutti gli altri ospiti tra cui cervi, camosci e lupi. Trovi info e consigli al Centro Visitatori e nei musei del Parco.

Il PNALM è fatto anche di borghi e piccoli paesi. Io ho dormito a Pescasseroli, capitale storica del parco, ma ce ne sono altri 23, tutti da visitare, tra cui Opi (uno dei Borghi più belli d’Italia) e Picinisco, nel Lazio. 

Si può gustare la cucina di tre regioni - Abruzzo, Lazio e Molise. I miei tips:
- @ilducadegliabruzzi per una cena a base di piatti tipici. Stratosferici gli gnocchi con zafferano dell’Aquila, la zuppa di fagioli di Atina DOP, le patate maritate, i dolci
- vai a caccia degli gnocchetti acqua e farina con gli orapi (spinaci selvatici)
- dimora storica @casalawrence dove si produce il pecorino di Picinisco DOP (si può anche pernottare!)
- la tenuta @iciacca per una degustazione di vini bio, in una cornice stupenda.
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#parcoabruzzo #viaggiaregreen #viaggisostenibili
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